Il caso
Chiara Ferragni indagata anche per le Uova di Pasqua e la bambola Trudi
Si allarga l'inchiesta che vede l'influencer e imprenditrice digitale Chiara Ferragni indagata con l'ipotesi di truffa aggravata. Se in un primo momento la 36enne di Cremona era stata iscritta nel registro degli indagati della Procura di Milano per il caso del pandoro Pink Christmas di Balocco, ora Ferragni deve rispondere di altri due episodi simili, quello delle uova di Pasqua di Dolci Preziosi e quello della bambola Trudi lanciata sul mercato dall'imprenditrice nel 2019.
Anche nei due nuovi casi all'attenzione della Procura di Milano l'ipotesi di reato ¨¨ la stessa: truffa aggravata. Lo riferisce oggi l'ANSA, citando l'atto con cui la Procura milanese gioved¨¬ scorso ha sollevato davanti al pg della Cassazione che dovr¨¤ esprimersi a breve sulla competenza ad indagare per il caso del Pandoro Balocco, tra Milano dove risiede Ferragni e Cuneo dove ha sede l'azienda?Balocco.
Il caso della bambola trudi di Ferragni
¡ª ?I due nuovi casi finiti sotto la lente dei magistrati proponevano lo stesso schema emerso coi Pandoro Balocco. Il primo in ordine di tempo ¨¨ quello della bambola Trudi con le fattezze dell'influencer da quasi 30 milioni di follower: la Trudi-Limited Edition, alta 34 centimetri, era stata lanciata sul mercato nel 2019 al prezzo di 34,99 euro. L'imprenditrice, nell'annunciare il progetto, aveva sottolineato come tutti i profitti sarebbero andati "a Stomp out bullying, un'organizzazione no profit per combattere contro il cyberbullismo, un argomento molto vicino al mio cuore".
La bambola era subito andata sold out sullo store ufficiale di Ferragni, The Blonde Salad, ma due mesi dopo dalla Tbs Crew, la societ¨¤ controllata da Chiara Ferragni, era arrivata una precisazione: "I ricavi derivanti dalle vendite di tale bambola avvenute tramite l'e-commerce The Blonde Salad, al netto delle commissioni di vendita pagate da TBS al provider esterno che gestiva la piattaforma e-commerce, sono stati donati all'associazione Stomp Out Bullying nel luglio 2019". All'associazione, in definitiva, erano andati i ricavati dalle vendite fatte sul sito di Ferragni, non quelle su altri canali gestiti da terzi.
Pandoro e Uova di Pasqua, stesso modus operandi
¡ª ?Situazione simile anche per le uova di Pasqua di Dolci Preziosi, commercializzate nel 2021 e nel 2022. Sul sito dell'influencer The Blonde Salad si leggeva che "Le uova di Pasqua Chiara Ferragni per Dolci Preziosi sosterranno il progetto benefico "I Bambini delle Fate", associazione che finanzia progetti di inclusione sociale. Proprio come col Pandoro Balocco, per¨°, non ci sarebbe stata alcuna correlazione tra i prodotti venduti e le donazioni. Lo aveva riferito la stessa Cerealitalia, proprietaria del marchio Dolci Preziosi: Ferragni aveva percepito un cachet di 500mila euro nel 2021 e di 700mila euro nel 2022 per la cessione dell'immagine a fronte di una donazione di 36mila euro all'associazione "I bambini delle Fate" fatta da Dolci Preziosi.
Ferragni su Instagram tra saldi e ADV
¡ª ?Ferragni al momento non ha commentato pubblicamente gli ultimi sviluppi dell'inchiesta che la vede indagata con l'ipotesi di truffa aggravata, ma dopo un breve periodo lontana dai social ¨¨ tornata a promuovere i saldi sul proprio sito di e-commerce, stando ben attenta a usare la formula #ADV anche nelle storie su Instagram, cos¨¬ da rendere chiaro ai suoi follower che si tratta di un'attivit¨¤ di sponsorizzazione.
Gazzetta dello Sport
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