L'attore si ¨¨ confrontato in prima persona con produttori e sindacato per cercare di risolvere la situazione
Lo sciopero degli attori di Hollywood iniziato lo scorso 14 luglio, insieme a quello degli sceneggiatori che ha superato i 70 giorni, sta paralizzando le produzioni di film e serie tv americane. Tom Cruise, reduce dal successo del primo weekend di Mission: Impossible Dead Reckoning Part One, sarebbe intervenuto in prima persona per cercare di superare le divergenze tra le parti.
Tom Cruise ha provato a fermare lo sciopero
¡ª ?Secondo quanto raccontato da The Hollywood Reporter, l'Ethan Hunt del cinema avrebbe tentato una "Mission Impossible" prima dell'avvio ufficiale dello sciopero, cercando di trovare un punto di intesa. Tom Cruise ¨¨ intervenuto in un incontro via zoom tra l'associazione dei produttori e il sindacato SAG-AFTRA per parlare dell'uso dell'Intelligenza Artificiale e del ruolo degli stuntman nelle produzioni. Un tema che gli sta particolarmente a cuore visto che in prima persona realizza quasi tutte le scene pi¨´ pericolose e sa bene cosa significa lavorare in sicurezza. Cruise avrebbe condiviso la preoccupazione degli attori di cedere la propria immagine all'Intelligenza Artificiale. Sembra, infatti, che uno dei punti centrali ¨¨ la possibilit¨¤ paventata dai produttori di pagare le comparse per un solo giorno di lavoro replicando la loro immagine per poi usarla nel resto della produzione quando serve. Ovviamente gli attori temono di essere sostituiti e che una volta acquisita, quell'immagine possa essere usata in qualsiasi altra produzione senza che loro ricevano alcuna retribuzione.?
le ipotesi
¡ª ?Tom Cruise, in parallelo, avrebbe chiesto al sindacato di consentire agli attori di promuove i film e le serie tv, partecipare agli eventi, ai festival. Un'attivit¨¤ che al momento ¨¨ proibita in quando considerata parte del lavoro dell'attore. Secondo Cruise, che, come ha dichiarato Steven Spielberg, ha salvato il cinema con il successo planetario di Top Gun: Maverick ridando ossigeno alle sale dopo la pandemia, l'attivit¨¤ di promozione degli attori ¨¨ cruciale per il successo di un film o di una serie tv. Ma nemmeno l'intervento di Tom Cruise ha portato a un compromesso tra le parti. Lo sciopero ¨¨ stato proclamato, gli attori sono tutti per le strade a manifestare davanti agli studios. Le produzioni americane intanto sono ferme. Il sindacato ha consentito solo a studi indipendenti che non fanno parte dei grossi nomi produttivi di continuare a lavorare negli USA, tra questi ha ricevuto una dispensa la quarta stagione di Chosen, la serie che racconta la vita di Ges¨´ diventata un fenomeno mondiale partendo dal basso, senza grossi nomi coinvolti. Al tempo stesso proseguono anche produzioni che si svolgono all'estero, l'importante ¨¨ che non vi lavorino attori iscritti al sindacato americano.?
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le richieste degli attori
¡ª ?Mentre ¨¨ in corso lo sciopero, emergono alcune storie che sembrano incredibili, raccontate dagli attori. Alcuni di loro hanno mostrato sui social gli assegni ricevuti da quelli che vengono chiamati "residuals" e che potremmo semplificare come diritto d'autore. In pratica un tempo quando la tv viveva di repliche, il grosso dello stipendio di un attore era formato da questa quota che veniva versata accumulando le diverse repliche, le rivendite e le ritrasmissioni di una serie tv. Oggi questi prodotti stanno fermi nei cataloghi e gli attori non ricevono nulla, alcuni hanno raccontato di aver ottenuto pochi dollari anche da produzioni importanti. Questo a fronte del fatto che per avere la fondamentale assicurazione sanitaria, gli attori iscritti al sindacato devono guadagnare almeno 25 mila dollari in un anno. Il sindacato sostiene che il 75% degli iscritti fatica a raggiungerla.?
Il New Yorker ha raccontato che?Emma Myles riceve ancora migliaia di dollari di residuals per aver fatto da guest star in una puntata di Law & Order: Special Victims Unit, ma che riceve solo 20 dollari l'anno da Orange is the New Black in cui ha recitato per sei anni.?Matt McGorry ha raccontato che durante le riprese di quella stessa serie, doveva fare un altro lavoro per mantenersi. Dietro le star che guadagnano migliaia di dollari a episodio ci sono quindi un mondo di attori e attrici fondamentali per la riuscita di un film o di una serie che fatica a sopravvivere. E lo stesso succede per gli sceneggiatori dove dietro i grandi nomi ce ne sono altri sottopagati. In questo contesto trovare un'intesa sar¨¤ ovviamente necessario ma sar¨¤ sicuramente complesso. Secondo svariate ipotesi prima di settembre non ci sar¨¤ alcun accordo tra i produttori e i sindacati di attori e sceneggiatori.?
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