Kevin Spacey a Torino per ritirare il premio del Museo del Cinema: è polemica

Mentre nel mondo continua a collezionare capi d’accusa per molestie sessuali (12 solo nel Regno Unito), Kevin Spacey è finito a Torino per ritirare il premio “Stella della Mole” del Museo del Cinema.

le polemiche

Una scelta che - com’era facile ipotizzare - ha creato tantissime polemiche in giro per il mondo. La discussione, infatti, è tornata sulla necessità (forse) di separare l’attore, interprete tra gli altri di un capolavoro come American Beauty e della serie House of Cards, dall’uomo, sotto processo nel mondo per molestie e abusi. Lunedì pomeriggio, infatti, il Premio Oscar terrà una masterclass con alcuni studenti, appena prima di ricevere il premio, gettando benzina sul fuoco della polemica.

il direttore del museo

Repubblica riporta che quando al direttore del Museo del Cinema?Enzo Ghigo viene chiesto se, proprio a causa della polemica scatenata, ha qualche ripensamento, lui afferma: "Neanche per idea, premiamo la vita artistica di Kevin Spacey, siamo il Museo del Cinema, la casa del cinema e di cinema stiamo parlando. Le polemiche sono legittime, ognuno può rappresentare le istanze che crede e non esprimo giudizi ma non mi sposto di un millimetro". E sui processi in corso aggiunge: "Sono culturalmente e politicamente garantista, non a corrente alternata come alcuni".

i capi d'accusa

Solo nel novembre scorso, Spacey era stato assolto nella causa civile intentata nei suoi confronti da Anthony Rapp, che accusava il collega di averlo molestato quando era ancora adolescente. Nel Regno Unito, poi, Spacey è a processo per altri 12 capi d’accusa, tra cui la violenza sessuale ai danni di quattro uomini che si presume siano avvenute tra il 2001 e il 2013, rispetto alle quali l’attore si è dichiarato non colpevole.

le parole di vittorio sgarbi

Alla premiazione del prossimo lunedì, poi, potrebbe essere presente anche Vittorio Sgarbi, oggi sottosegretario alla Cultura. Commentando la vicenda, Sgarbi ha detto che Spacey è la vera vittima della vicenda, perché “a causa di quello che è successo ha perso contratti e subìto un lungo periodo di interruzione professionale. Tutto questo a fronte dell’accusa di essere un maniaco sessuale, cosa che nessun tribunale ha mai giudicato vera”.

il #metoo

A chi invece tira in ballo il #meetoo, Sgarbi risponde che non c’entra nulla, perché in questo caso le accuse nei confronti di Spacey arrivano da uomini. “E non è che in cambio della propria disponibilità sessuale l’accusatore volesse una parte in un film di Spacey, non c’era servitù di potere per fare carriera. Questo cambia di molto le cose. E i quesiti che questa vicenda apre sono tanti”. Per questo motivo, è necessario difenderlo “da questi attacchi”, perché “è intollerabile che il mondo omofobico lo prenda come pietra dello scandalo. Invoco tutta la comunità omosessuale affinché prenda posizione a suo favore”.