Qualche giorno dopo la condanna per l¡¯ex produttore di Hollywood, Harvey Weinstein, l¡¯attrice ha pubblicato un lungo sfogo su Instagram parlando del ¡°victim blaming¡±, subito nei mesi dopo aver raccontato il suo coinvolgimento nella vicenda
¡°Nel 2017, dopo che io ed altre donne liberammo la parola rendendo pubbliche le violenze sessuali subite da Weinstein, ci fu un vero e proprio tsunami mediatico, e subii da parte dei media e degli haters quello che viene chiamato ¡°victim blaming¡±. Inizia cos¨¬ il lungo post su Instagram pubblicato da Asia Argento, l¡¯attrice oggi 47enne che ormai pi¨´ di 5 anni fa denunci¨° pubblicamente gli abusi da parte dell¡¯ex produttore di Hollywood, Harvey Weinstein, avvenuti nel 1997. Ieri, per la seconda volta, Weinstein ha perso una delle cause intentate contro di lui proprio da queste vittime, confermando la possibilit¨¤ di queste ultime di liberarsi del mostro.
lo sfogo
¡ª ?Nel suo lungo sfogo, la Argento racconta cosa le ¨¨ accaduto dopo quel 2017, anno chiave per il Me Too e per tutte le denunce nei confronti di Weinstein. ¡°Vennero dette e scritte frasi come 'se l¡¯era cercata, poteva dire no, l¡¯ha fatto per farsi pubblicit¨¤' - dice la Argento -¡ perch¨¦ la colpa del predatore in qualche strana maniera ricade sempre sulla donna, sulla vittima, anche se detesto questa parola. La vittima di stupro, di molestie, viene sempre, prima di tutto, giudicata. Prima ancora dello stupratore. E purtroppo anche la vittima per prima cosa interroga se stessa. Questo dovrebbe far capire com¡¯¨¨ tutt¡¯ora montata la nostra societ¨¤".
"continuavo a ripetermi che ero una puttana"
¡ª ?Continuando, l¡¯attrice, figlia del maestro dell¡¯orrore, Dario Argento, racconta che tante delle sue difficolt¨¤ erano legate anche a una sorta di delusione nei confronti di se stessa. "Anch¡¯io mi chiesi come mai non fossi riuscita a scappare, perch¨¦ non gli avessi dato un calcio nelle palle come mi aveva insegnato mia madre, perch¨¦ non avessi urlato e chiamato le forze dell¡¯ordine. M¡¯incolpavo dicendomi che davo troppa confidenza agli uomini. O che forse era colpa dei ruoli che interpretavo, le pose sexy sulle copertine dei giornali. Se qualcosa di irrisolto dentro di me non mi aveva mai permesso di amarmi completamente, dopo essere stata violentata iniziai a disprezzarmi. Continuavo a ripetermi che ero una puttana e che me l¡¯ero cercata. Non riuscivo a fuggire da questi pensieri. Allora ero ventenne, non avevo gli strumenti per capire cosa mi era successo".
16 anni di analisi
¡ª ?L¡¯attrice, recente interprete del film su Padre Pio firmato da Abel Ferrara, racconta di aver avuto bisogno di ¡°due decadi e 16 anni di analisi¡± per liberarsi di questo ¡°critico interiore, e per imparare a farmi scivolare sopra le insinuazioni dei detrattori, che facevano ancora pi¨´ male perch¨¦ ero stata io la prima a incolparmi¡±. ¡°Oggi sono una donna serena, una sopravvissuta, amo la vita, amo me stessa, ho trasformato il veleno in medicina, e so che la mia esperienza ha aiutato innumerevoli donne in tutto il mondo ad uscire dallo stigma delle violenze sessuali, a liberarsi di questo enorme fardello. E per questo sono e sar¨° sempre profondamente grata¡±.
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