Massimiliano Caiazzo da "Mare Fuori" a "Piano piano": "A Napoli oggi c'è un'energia bellissima"

L'attore della serie tv Rai ormai cult si prepara a vestire i panni del supereroe per un progetto Disney

In?Piano Piano, film che sarà al cinema a partire da giovedì 16 marzo, vive una Napoli in totale euforia per la conquista del primo scudetto nel 1987. Nella vita di oggi Massimiliano Caiazzo vede un Napoli dominante e una città pronta a festeggiare il terzo scudetto... "anche se questa parola non si dice", sottolinea Massimiliano, che è conosciuto per aver interpretato il ruolo di Carmine Di Salvo nella serie?Mare Fuori, un successo impressionante che lo ha fatto diventare uno dei personaggi del momento. "Io non seguo molto il calcio, ma sento che a Napoli oggi c'è un'energia bellissima, ma credo che sia tutto collegato. Napoli oggi è un set a cielo aperto, una città che sta vivendo una forte rinascita sportiva, artistica e turistica. L'ambiente teatrale di Napoli oggi è il più rigoglioso in Italia, è impossibile non vedere uno spettacolo. Questo mi inorgoglisce".

La passione vera è però la Nba. Recentemente LeBron James ha raggiunto il record di punti nella lega. Hai una giocata in mente che ti porta a questo straordinario campione?
"Lui fa la differenza con la sua presenza, che fa tremare le gambe agli avversari, ma io continuo a essere sempre team Jordan. MJ è un trascinatore mai visto prima nella storia dello sport, ha reso l'Nba ciò che è oggi. Spesso ci si chiede chi è il più grande... Michael è andato oltre la stessa lega in cui giocava".

Hai dichiarato tante volte di voler interpretare un Supereroe. Sul palco di Sanremo insieme agli altri ragazzi del cast di?Mare Fuori?hai pure ascoltato la canzone Supereroi. Che esperienza è stata?
“In realtà in questo momento sto interpretando un Supereroe, per un progetto Disney, ma non aggiungo altro. L'esperienza a Sanremo è stata come finire all'interno di un tornado. All'inizio, in fase di prova, non ero troppo convinto. Poi, quando è partita la canzone di Mare Fuori suonata dall'orchestra, mi sono reso conto di dove fossimo, del megafono impressionante che è Sanremo. Ricordo sempre che Matteo Paolillo ha scritto questa canzone sotto la doccia e ora è diventata questo...”

Piano Piano?è la tua nuova sfida. Cosa hai scoperto di te artista in questo film?
"Ho avuto la possibilità di raccontare forti momenti di vulnerabilità nonostante il personaggio fosse un duro. Essere un personaggio tridimensionale rappresenta un gol per me come artista. Io sono sempre stato un ossessivo all'interno del set e spesso è stata sottolineata come una caratteristica negativa. Lavorare con professionisti come Lello Arena, Giovanni Esposito e tanti altri mi ha fatto capire che incanalando questa ossessività si possono ottenere grandi risultati. Posso dire che il Carmine Di Salvo visto nella terza stagione di Mare Fuori è figlio del personaggio che interpreto in Piano Piano".

Già, Carmine Di Salvo. Una figura da cui è difficile staccarsi per Massimiliano... può essere questa la tua più grande sfida?
"In realtà il fatto di poter essere inscindibile dal personaggio è una cosa che mi affascina. Il pensiero che Carmine Di Salvo possa essere soltanto rappresentato da me mi inorgoglisce. L'obiettivo è avvicinare i nuovi personaggi a quello che è stato Carmine. Il pubblico di oggi è intelligente e leggo messaggi in cui ora vogliono vedere Massimiliano Caiazzo che fa un altro ruolo dopo aver interpretato un personaggio che è diventato cult".

Hai determinato gli aspetti di Carmine con la tua fisicità, che è cambiata totalmente fra una stagione e l'altra...
"Diciamo che ho sempre fatto sport, dal canottaggio alla kickboxing, ma sono un attore molto fisico. I miei processi creativi partono dal corpo e ho provato ad adattare proprio questo al Carmine che dovevo essere. Ho preso 8 chili nella prima stagione perché dovevo essere un personaggio più impacciato, sono dimagrito nella seconda perché serviva far vedere un ragazzo che si prosciugava con la depressione. Il vero gap è avvenuto fra la seconda e la terza e lì non mi è bastato cambiare alimentazione e fare corsa, ho iniziato a fare palestra. In genere dopo la depressione le persone cominciano a muoversi e a fare attività sportiva. Visto che Carmine era in cella con Pino o Pazz' ho pensato che potesse aver allenato il suo corpo lì, in carcere. Ho cercato di mettere il mio corpo al servizio del personaggio".

E ci è riuscito benissimo.