Massimiliano Caiazzo: "Io, Carmine di "Mare Fuori", l'Nba, il canottaggio, la corsa e la parmigiana"

? uno degli attori più quotati della nuova generazione e ci racconta il suo rapporto con l'allenamento: "Per me va di pari passo con la recitazione: devi dare il massimo in tutto quello che fai". E sulla dieta...

? uno degli attori più quotati della nuova generazione: ha compiuto, un mese fa, 26 anni, Massimiliano Caiazzo, e si trova alle prese con il ruolo che potrebbe imprigionarlo per sempre oppure svoltargli vita e carriera. Sentendolo parlare sembra più che vada verso la seconda ipotesi - e che non voglia accontentarsi e limitarsi - per quanto, poi dice: "? chiaro che un personaggio come Carmine di Mare Fuori?è importantissimo per me. Il mestiere dell'attore è tanto altro, è un po' come lo sportivo: ci vuole dedizione in tutto quello che si fa".

Partiamo proprio da Mare Fuori: avete da poco terminato la terza stagione, le prime due sono state protagoniste di un boom incredibile su Netflix questa estate: spoiler?

"Nessuno, nessuno (ride, ndr). Se non che sarà bella e emozionate come le altre. Scherzi a parte, non ci aspettavamo neppure noi tutto questo successo anche se, dopo che le prime due stagioni andate in chiaro sulla Rai, su RaiPlay erano stati registrati numeri pazzeschi. Li abbiamo capito che stava cambiando qualcosa".

Il suo personaggio, uno dei protagonisti principali, cambia molto da una stagione all'altra. Fisicamente e non. ? stata dura prepararsi?

"? stato duro a tratti, ma è anche la bellezza di questo lavoro. ? un po' come lo sportivo che per giocare una partita deve prepararsi meticolosamente e fare attenzione anche al minimo dettaglio. Per noi è lo stesso. Carmine doveva avere, e avrà ancora, una sua evoluzione, anche fisica. Semplicemente perché cresce. E io con lui".

Lei, non a caso, segue i consigli di un grande sportivo.

"? vero, sono di Castellammare e vengo dal canottaggio. Conosco Giovanni Abagnale, medaglia di bronzo a Rio, e quindi seguo molto la disciplina dello sport.?Io studio con degli insegnanti ma non potendo vederli sempre metto in atto una disciplina mia che viene dal canottaggio. Mi sono confrontato con lui, allora, e gli ho chiesto la frequenza degli allenamenti per poter trarre ispirazione per il mio allenamento da attore".

Segue una dieta?

"Non nello specifico, sto attento quando serve. E poi cucino. Solo alla parmigiana di melanzane non dico mai di no".

"Mi alleno, certamente. Intanto vivo in una grande città come Roma, in un quartiere abbastanza centrale anche se non centro storico. Poi non sono un fanatico, ma mi alleno in palestra e a seconda dei personaggi che devo interpretare metto su più o meno massa. Se non è strettamente legato alla recitazione il mio allenamento prevede anche la corsa".

Altre passioni sportive?

"Lo sport mi piace molto, ma più le grandi manifestazioni in generale. Non sono un tifoso di calcio ecco, quello no, e amo l'Nba. Oltre al canottaggio di cui parlavo prima".

Originario di Castellammare, a Roma come si trova?

"Benissimo. All'inizio è stata dura, poi mi sono ambientato, ho iniziato a girarla a piedi e in motorino e oggi la considero la mia città".

Roma le ha dato un po' di tranquillità?

"Questo non lo so, da piccolo ero un terremoto e per questo mia mamma mi portò a una scuola di teatro. Ma me ne sono andato presto e solo dopo ho iniziato a fare questo percorso. Di lavoro e di vita, anche per questo lo paragono a quello degli sportivi".

A Vanity Fair ha detto che le piacerebbe interpretare un Supereroe.

"Confermo e come dicevo prima non avrei problemi anche a fare un allenamento durissimo per interpretarlo. Così come se dovessi interpretare un nuotatore farei di tutto per imparare a nuotare come un professionista: ho fatto i lavori più diversi per realizzare i miei sogni e non è certo lo sport o la trasformazione fisica che mi fermerebbe".

In Mare Fuori i ragazzi dell'IPM giocano spesso a calcio.

"Giocano a calcio e, quando possibile, vanno in mare o fanno altre attività. Lo sport è fondamentale, io credo che, così come l'arte e la recitazione, andrebbe incrementato nello scuole per il valore sociale che ha. Però ci sono altri attori e colleghi?che nella serie e nella vita giocano meglio di me (ride, ndr)".