Il poliedrico attore si scaglia contro la moda di far interpretare grandi personaggi italiani ad attori stranieri
Pierfrancesco Favino ¨¨ uno degli attori italiani pi¨´ prolifici degli ultimi anni e lo dimostra anche il fatto che il poliedrico 54enne stia partecipando al Festival del Cinema di Venezia con ben due film, Comandante di Edoardo De Angelis e Adagio di Stefano Sollima. Favino, per¨°, ¨¨ giunto al Lido col dente avvelenato nei confronti della moda di Hollywood di prendere storie italiane e farle interpretare ad attori che nulla hanno a che vedere con l'Italia.?
L'ultimo film in ordine di tempo che ha spinto Pierfrancesco Favino a lanciare la polemica ¨¨ Ferrari di Michael Mann, in concorso a Venezia con l'attore statunitense Adam Driver chiamato a interpretare Enzo Ferrari in quella che ¨¨ a tutti gli effetti una biografia del fondatore della Scuderia Ferrari. Una storia tutta italiana che viene raccontata al cinema da Hollywood con un cast di attori e attrici non italiani, dal gi¨¤ citato Adam Driver a Pen¨¦lope Cruz nel ruolo di Laura Ferrari e Shailene Woodley nel ruolo di Lina Lardi, storica compagna di Ferrari.?
Le parole di Favino
¡ª ?"C'¨¨ un tema di appropriazione culturale, non si capisce perch¨¦ non io ma attori di questo livello non sono coinvolti in questo genere di film che invece affidano ad attori stranieri lontani dai protagonisti reali delle storie, a cominciare dall'accento esotico", ha detto Favino a Venezia, chiamando in causa anche House of Gucci di Ridley Scott che due anni fa ha raccontato la storia di Patrizia Reggiani e dell'omicidio di Maurizio Gucci affidando i ruoli principali ad attori non italiani, incluso Adam Driver nel ruolo di Gucci.?
Favino fa nomi e cognomi e si chiede come mai la polemica non sia partita prima: "Se un cubano non pu¨° fare un messicano perch¨¦ un americano pu¨° fare un italiano? Solo da noi. Ferrari in altre epoche lo avrebbe fatto Gassman, oggi invece lo fa Driver e nessuno dice nulla. Mi sembra un atteggiamento di disprezzo nei confronti del sistema italiano, se le leggi comuni sono queste allora partecipiamo anche noi".?
Al momento, nonostante Pierfrancesco Favino abbia sollevato la questione in ben due occasioni durante la sua permanenza a Venezia, n¨¦ il regista Michael Mann n¨¦ l'attore Adam Driver, entrambi al Lido in questi giorni per promuovere Ferrari, hanno commentato pubblicamente le parole dell'attore italiano. A rispondere a Favino ci ha pensato Andrea Iervolino, produttore di Ferrari.?
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La replica del Produttore di Ferrari
¡ª ?"Caro Favino, negli ultimi trent¡¯anni, il cinema italiano non ha creato uno star system riconoscibile nel mondo. Restando chiuso a collaborazioni internazionali che in un mondo globale ritengo al contrario utili alla crescita del settore", ha iniziato Iervolino nella sua risposta all'attore, spiegando poi come l'Italia abbia fatto ben poco negli anni per valorizzare i talenti locali e trasformarli in grandi nomi a livello internazionale come successo con?Antonio Banderas, Penelope Cruz, Vincent Cassel o Mads Mikkelsen.?
"In Italia al contrario, proprio per valorizzare e lanciare talent italiani, bisogna fare film internazionali, inserendo nel cast un mix di attori stranieri e nostrani. Per rilanciare il cinema italiano, gli artisti devono realizzare film con storie che parlano a tutto il mondo, con star internazionali che lavorano fianco a fianco con i nostri talenti", ha continuato Andrea Iervolino.
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