Il tennis italiano vola alto: boom di iscrizioni alle scuole!

Grazie ai risultati di Jannik Sinner e di tutti i giocatori e le giocatrici italiani, l'interesse verso la racchetta è sempre più forte

Quanto splende il tennis italiano. C'è chi lo chiama "effetto Sinner", ma il segreto dei successi del nostro movimento è da ricercare in un sistema che funziona e che lavora al meglio da anni. Lo dimostrano i grandi risultati di questo periodo in tutti i fronti: i doppisti e le doppiste (Bolelli-Vavassori, Errani-Paolini), il 1000 di Dubai vinto da Jasmine, Luciano Darderi campione a Cordoba. Tanti successi, con i picchi di trionfi storici come la Coppa Davis e gli Australian Open. Risultati straordinari che non fanno che alimentare l'entusiasmo intorno alla racchetta, anche per quanto riguarda la pratica sportiva.

AUMENTO DEGLI ISCRITTI

I dati, in questo senso, sono chiarissimi: nelle scuole tennis si registra un incremento del 20% degli scritti, con picchi del 25% in alcune regioni. "Tutti i risultati sportivi sono figli del Sistema Italia" sottolinea Michelangelo Dell'Edera,?direttore dell'Istituto Superiore di Formazione Roberto Lombardi e Team Manager della Nazionale italiana. "Tutti i? traguardi sono la palese dimostrazione che i progetti federali degli ultimi anni, da quello sui campi veloci a quello sulle strutture coperte, hanno dato frutti importanti". Interessante questo aspetto sulle strutture, con un conseguente adeguamento dello stile di gioco: "Hanno dato frutti i dettami dell'ISF in merito all'attenzione particolare da mettere sui colpi di inizio gioco – servizio e risposta – che sul veloce risultano ancor più determinanti. Tutto questo ha portato a un cambiamento prima di tutto di ordine culturale, facendo sì che oggi il tennis stia diventando uno sport sempre più popolare, dal Nord al Sud Italia".

L'IMPORTANZA DELLE SCUOLE

Un tennis per tutti: per i più giovani - grazie a progetti come "Racchette in classe" - ma anche per gli adulti. Con le famiglie al centro: "La centralità nel nostro Paese è proprio sulla famiglia, e questo suo modo di essere sta portando a far parlare di tennis chiunque. Mi è capitato di vedere di persona due bambini di 4 anni che provavano a simulare il diritto e rovescio di Sinner: ebbene, questo è un valore aggiunto ineguagliabile per il movimento". Famiglie che guardano alle scuole tennis, "che rispettano precisi parametri quantitativi e qualitativi, tanto che ovunque ci sono delle liste di attesa per entrare. Ora abbiamo 2000 scuole tennis che in teoria sono 2000 centri tecnici: oggi puntiamo sul decentramento, pertanto sull'idea di costruire ambienti virtuosi a casa di questi ragazzi. Lo stesso Andrea Vavassori, che si sta mettendo in luce in singolare e in doppio, ha cominciato a giocare a Pinerolo, con il padre ma pure con l'aiuto della FITP. Ora è più semplice arrivare all'alto livello, perché tutte queste scuole sono coordinate dall'attività di Tirrenia e di Formia, nonché dall'ISF. Il nostro compito, nell'età giovanile, è quello di indirizzare il talento, poi ognuno riuscirà a esprimerlo nel modo migliore arrivando a cogliere i risultati che merita". Sinner è il traino dietro al quale c'è un movimento fortissimo. E l'espansione è ancora in corso.