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Psicologia positiva: cos¡¯¨¨, quali sono i benefici per gli sportivi e perch¨¦ migliora le performance
La dottoressa Elena Campanini spiega l'importanza di questa branca relativamente giovane della psicologia sportiva, ma sempre pi¨´ importante
Quando si parla di ¡°Psicologia Positiva¡± si tende spesso a equivocare, pensando magari a qualcosa di particolarmente leggero e legato alla positivit¨¤ a tutti i costi: non ¨¨ cos¨¬. Questa branca abbastanza giovane della psicologia scava dentro gli sportivi e permette loro di venirne fuori con una migliora capacit¨¤ di autovalutarsi e di comprendere quali sono davvero i momenti negativi e positivi. Lo ha spiegato a Gazzetta Active la dottoressa Elena Campanini, psicologa di Humanitas PsicoCare esperta in Psicologia dello Sport: ¡°Gi¨¤ negli anni ¡¯90 la Psicologia Positiva ha avuto buoni risultati nel trattamento delle sindromi depressive, quindi soggetti che tendono a vedere ¡®nero¡¯ anche ci¨° che nero non ¨¨. La Psicologia Positiva pone l¡¯accento sugli aspetti positivi dell¡¯esistenza, sul senso del piacere e pu¨° essere certamente una strategia d¡¯intervento utile anche negli sportivi: non ¨¨ necessario essere depressi, ma anche quando si ¨¨ semplicemente gi¨´ di tono si tende a porre l¡¯accento sugli aspetti negativi che percepiamo nella vita che sulle potenzialit¨¤ e le risorse a disposizione. Attenzione per¨° a non cadere nella banalizzazione del ¡®penso positivo¡¯, che pu¨° invece essere molto dannoso: quando le cose non vanno bene non si risolvono con una pacca sulla spalla e ¡®pensando positivo¡¯, ma chiedendosi perch¨¦ non hanno funzionato, capire dove si ¨¨ ¡®guastato¡¯ il sistema¡±.
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