La federazione neozelandese sperimenter¨¤ delle norme pi¨´ restrittive per salvaguardare la sicurezza dei giocatori nelle categorie minori
Quello delle commozioni cerebrali e dai traumi alla testa ¨¨ un problema sempre pi¨´ serio e sempre pi¨´ difficile da gestire nel mondo del rugby, al punto che in Nuova Zelanda ¨C patria della palla ovale ¨C hanno pensato addirittura a un cambio di regolamento, almeno per quanto riguarda le competizioni locali. Questo perch¨¦ il problema riguarda tutte le categorie, ma pi¨´ si scende di livello e pi¨´ diventa difficile dare la giusta attenzione a tutto quello che succede in campo, se si pensa che tra i professionisti ci sono squadre di medici per ogni formazioni pi¨´ un medico indipendente che decide se un giocatore deve uscire o no. Questo, chiaramente, nelle categorie minori diventa pi¨´ difficile, e allora bisogna intervenire alla base, limitando il pi¨´ possibile i contatti con la testa.
Le nuove regole
¡ª ?La novit¨¤ pi¨´ importante riguarda l¡¯altezza dei placcaggi. Il limite massimo sar¨¤ fissato all¡¯altezza dello sterno e non pi¨´ sulla linea delle spalle, quindi si potr¨¤ placcare fino alla pancia e non oltre. La regola era stata gi¨¤ provata in alcuni tornei della scorsa stagione, e da quest¡¯anno sar¨¤ utilizzata in tutti i tornei della Nuova Zelanda. "Il riscontro che abbiamo ricevuto ¨¨ stato entusiasmante" ha detto Steve Lancaster, General Manager della Federazione neozelandese: ¡°Il gioco ¨¨ pi¨´ sicuro e anche pi¨´ divertente, con l¡¯altezza del placcaggio portata sotto lo sterno. I giocatori stessi ci avevano detto che volevano vedere dei miglioramenti nell¡¯area del placcaggio, e ci abbiamo lavorato fino a raggiungere l¡¯obiettivo¡±.
La mischia
¡ª ?Il secondo cambio di regolamento riguarder¨¤ invece le mischie, riprendendo quello che gi¨¤ avviene nelle categorie giovanili (anche in Italia fino all¡¯under 19): in caso di mischia avanzante, non si potr¨¤ spingere oltre 1,5 metri, e una volta raggiunto quel limite sar¨¤ obbligatorio giocare il pallone. ¡°Ridurre il rischio di infortunio nelle mischie ¨¨ stato a lungo tra i nostri principali obiettivi, ma abbiamo bisogno di pi¨´ tempo per capire se questa pu¨° essere la soluzione giusta per i giocatori¡± ha aggiunto Lancaster in un comunicato. Come detto, le nuove regole riguarderanno tutti i campionati neozelandesi, ad eccezione della massima serie nazionale, la NPC.
Gli allenamenti
¡ª ?Il lavoro di Lancaster e della Federazione non si ¨¨ concentrato soltanto sulle partite, ma anche sulle sessioni di allenamento, dove il numero di infortuni ¨¨ notevolmente aumentato negli ultimi anni. Nel rugby ci si pu¨° allenare con diversi tipi di impatti, dal touch (quindi senza contatto) al ¡°full contact¡±, che simula l¡¯intensit¨¤ delle partite. Proprio gli allenamenti a pieno contatto saranno ridotti ad un massimo di 15 minuti e non oltre, in modo da ridurre il numero di impatti.
Educazione e cultura
¡ª ?L¡¯ultimo provvedimento, ma non meno importante, riguarda l¡¯aspetto culturale ed educativo. Nel pacchetto pensato dalla federazione ¨¨ prevista infatti una campagna informativa nelle societ¨¤ e soprattutto nelle scuole, dopo un episodio avvenuto nel giugno del 2022: la giocatrice 17enne Ella Gomez, infatti, aveva rimediato una commozione cerebrale in un torneo scolastico, e nessuno degli insegnanti presenti se n¡¯era accorto, n¨¦ in quel momento n¨¦ nei giorni successivi. ¡°Purtroppo i nostri insegnanti sono abbastanza disinformati sul tema, e in quella circostanza non hanno capito quanto fosse grave perch¨¦ non avevano gli strumenti per riconoscere una commozione cerebrale¡± aveva detto Lancaster in quel momento, e da l¨¬ ¨¨ partita l¡¯idea di inserire anche questa campagna informativa nel nuovo pacchetto di regole.
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