Il videomaker con la sclerosi sulla via per Santiago, il progetto InSuperAbile di Gabriele Rosa, quelli di Mollare Mai che aprono nuove strade sulla Francigena del Sud... Rendere gli itinerari accessibili a chiunque, perch¨¦ camminare ¨¨ anche un modo per ri-partire...?
Si ¨¨ messo in cammino la settimana scorsa Diego Bedeschi, sui sentieri del Cammino di Santiago. Lui, il suo zaino, le sue scarpe tecniche e la sclerosi multipla che ¨¨ entrata a far parte della sua vita nel maggio di un anno fa. Videomaker, fotografo, esperto operatore di droni, Diego ha lanciato cos¨¬ il progetto ¡°Se cammini vivi!¡±, uno slogan che lo accompagna in questa avventura che ha deciso di intraprendere come azione di sensibilizzazione verso una malattia invalidante come la sclerosi. Da quando gli ¨¨ stata diagnosticata, la sua vita ¨¨ stata stravolta, e non solo dal punto di vista fisico: ¡°Ero convinto di farcela da solo. Non pensavo che sarebbe stato necessario intraprendere un percorso psicologico per affrontare questo male. Con il tempo mi sono accorto che non riuscivo pi¨´ a impegnarmi come prima, a trovare la passione per la vita di tutti i giorni¡±. Anche a causa di una leggera paralisi della mano destra, indispensabile per scattare fotografie e manovrare il drone, Bedeschi ha iniziato a perdere la capacit¨¤ di lavorare. ¡°Ho iniziato a soffrire di depressione, non riuscivo pi¨´ a uscire di casa. Ho capito che avevo bisogno di un aiuto¡±. L¡¯aiuto ha funzionato e ora Diego con il suo progetto (sostenuto dal punto di vista tecnico da Garmont) spera di poter essere di esempio e di stimolo anche per altri malati come lui. ¡°Ho avuto il tempo per riflettere sulla mia malattia e ho deciso di fare il cammino di Santiago per portare la mia testimonianza contro la sclerosi multipla e la depressione¡±.
insuperabile
¡ª ?Il cammino come strumento di sostegno per persone con qualsiasi tipologia di disabilit¨¤, come messaggio di ri-partenza e di ri-nascita: ¨¨ una tendenza che sta prendendo sempre pi¨´ piede. Il progetto InSuperAbile, nato da un¡¯idea del gruppo di Gabriele Rosa e delle sue associazioni Libera Accademia del Movimento Utile e Rosa Running Team, ¨¨ partito lo scorso anno come staffetta dell¡¯inclusione. Quest¡¯anno ¨¨ gi¨¤ pronta la seconda edizione: dal 14 agosto al 12 settembre, un percorso di solidariet¨¤ di 700 km prender¨¤ avvio dalla Via Francigena ¨C dove si ¨¨ conclusa l¡¯edizione 2021 ¨C per poi passare da Roma e risalire la Penisola lungo la Via di Francesco. Gruppi di persone con particolari fragilit¨¤ si passeranno un simbolico testimone, portando un messaggio di inclusione e speranza. Il cammino diventa cos¨¬ un mezzo per prevenire e rallentare i sintomi di numerose patologie e come supporto psicologico insostituibile in persone con disabilit¨¤ fisiche e cognitive a cui garantisce un maggiore grado di sicurezza e di autostima.
mollare mai
¡ª ?Tanti anche gli sforzi per aumentare l¡¯accessibilit¨¤ degli itinerari italiani. Si ¨¨ da poco concluso Klick¡¯s on ways che ha portato 6 viaggiatori a mobilit¨¤ ridotta a percorrere 8 tappe da Fidenza a Montecatone di Imola: mappare i territori e ¡°costruire cammini per tutti¡± l¡¯obiettivo. Anche sulla Francigena del Sud si sta lavorando in questa direzione. Le associazioni Mollare Mai e Via Francigena Pugliese hanno presentato un progetto per assicurare alle persone con disabilit¨¤ la possibilit¨¤ di fruire del tratto salentino in linea con quanto previsto dalla Commissione Europea, che nel 2013 e nel 2015 ha lanciato l'invito a presentare proposte per la progettazione, implementazione, promozione e commercializzazione degli itinerari turistici accessibili.
la sfida di adriano
¡ª ?Adriano Bolognese, ex campione italiano di mountain bike, ¨¨ oggi costretto su una sedia a rotelle dopo un grave incidente sul lavoro. Presidente dell¡¯associazione Mollare Mai, atleta ciclistico con handbike, vive a Serrano, lungo il tratto pugliese della Francigena del Sud che da Lecce arriva a Santa Maria di Leuca. ¡°La mattina, quando mi svegliavo, vedevo gente con zaini e scarponi passare sotto casa mia e mi chiedevo chi fossero¡±: cos¨¬ ha scoperto la Francigena, e da l¨¬ ¨¨ nata l¡¯idea di percorrerla insieme ad altre persone con disabilit¨¤. ¡°Nella nostra associazione ci sono persone come me, ma anche amputati, non vedenti¡ Un paio di anni fa siamo partiti da Lecce e siamo riusciti ad arrivare alla Finibus Terrae mappando il percorso e registrando le strutture adatte ad accogliere i portatori di handicap come noi¡±. Da qui ¨¨ poi nato il progetto che hanno presentato alla Regione Puglia: ¡°Speriamo venga accolto perch¨¦ il nostro obiettivo ¨¨ quello di rendere i cammini italiani accessibili a tutti, anche a persone con disabilit¨¤. E se la Francigena ¨¨ il cammino italian pi¨´ importante dovrebbe essere il primo a dare l¡¯esempio¡¡±.
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