I consigli della dottoressa Catia Pelosi su come gestire un infortunio spesso sottovalutato, che potrebbe peggiorare se trascurato
Il termine ¡°strappo muscolare¡± viene spesso utilizzato genericamente. In realt¨¤ questo infortunio ¨¨ caratterizzato da livelli di gravit¨¤ molto diversi e non deve mai essere sottovalutato, dagli sportivi di tutti i livelli. Inoltre, spesso si rischia di confondere lo strappo muscolare con altri infortuni simili, come ha spiegato ad Active la dottoressa Catia Pelosi, responsabile della UO di Riabilitazione Specialistica dell¡¯IRCCS Ospedale Galeazzi-Sant¡¯Ambrogio di Milano. ¡°Spesso le persone si confondono e credono che non ci sia differenza tra uno stiramento, una distrazione e uno strappo muscolare" afferma l'esperta. "Nello stiramento c¡¯¨¨ un allungamento delle fibre muscolari, che per¨° rimangono intatte; nello strappo muscolare le fibre vengono interessate da una lesione che pu¨° essere pi¨´ o meno estesa, a seconda del numero delle fibre muscolari interessate dalla lacerazione. I pazienti tendono a banalizzare o a dare poca importanza ai piccoli strappi muscolari, tanto che gli sportivi mi chiedono di riprendere subito l¡¯attivit¨¤ sottovalutando le possibili conseguenze. Rispondo loro facendo l¡¯esempio della stoffa: quando un capo di abbigliamento ha uno strappo, anche se piccolo, e non viene riparato bene, si allarga. Parimenti a quanto succede con la stoffa dei nostri abiti, anche i nostri muscoli, se non vengono riparati a dovere, vanno incontro a un allargamento della lesione. Pertanto, i tempi di recupero, diversi a seconda del tipo di lesione muscolare, vanno sempre rispettati¡±.
Quali sono i muscoli maggiormente soggetti a strappi? E quali sono gli sport pi¨´ ¡°a rischio¡± da questo punto di vista??
¡°Tutti i muscoli possono andare incontro a strappi muscolari, soprattutto quelli pi¨´ sollecitati dal movimento, come quelli degli arti inferiori e superiori. Naturalmente possono distrarsi o anche rompersi tutti i muscoli del nostro corpo, soprattutto se correlati a un trauma. Se c¡¯¨¨ una grossa contusione anche le aree muscolari meno soggette a lesioni possono rompersi. Dipende molto dalla dinamica e dai processi che hanno portato alla lesione. Gli sport maggiormente a rischio sono quelli dove si usano prevalentemente le gambe e le braccia: per esempio,?il calcio, la pallavolo, il basket, la corsa e il ciclismo. Allo stesso modo, anche gli sport di contatto come rugby e football americano possono portare a strappi muscolari, soprattutto nella zona pettorale e dorsale¡±.?
Ci sono diversi livelli ¨C o gradi ¨C di gravit¨¤ di uno strappo muscolare??
"La gravit¨¤ di uno strappo muscolare si valuta dal numero delle fibre muscolari interessate. Fino al 5% si parla di strappo di primo grado, se le fibre lesionate in una percentuale superiore si parler¨¤ di lesione di secondo grado. Se il muscolo ¨¨ completamente rotto si parla di lesione gravissima o strappo di terzo grado. Naturalmente il trattamento varia in base alla gravit¨¤ della lesione. Riconoscere una lesione di terzo grado o totale ¨¨ semplice perch¨¦ apparir¨¤ il segno dello ¡®scalino¡¯, un avvallamento nel muscolo. Se lo strappo ¨¨ di secondo grado si riconosce, comunque,?un ematoma o un versamento ematico, la parte si gonfia subito ed ¨¨ molto dolente. Il paziente tende a non muoversi per il dolore acuto. La lesione di primo grado invece ¨¨ pi¨´ subdola: il paziente sente un dolore poco importante e prosegue nell¡¯allenamento e nell¡¯attivit¨¤. Bisogna invece fermarsi subito, perch¨¦ la lesione potrebbe ingrandirsi e diventare pi¨´ grave¡±.
A seconda della gravit¨¤, quali sono i tempi di recupero e i tipi di intervento??
¡°Nelle lesioni di terzo grado bisogna intervenire chirurgicamente, mentre negli altri due casi il trattamento ¨¨ conservativo. Se per¨° la lesione viene trascurata, come detto, pu¨° peggiorare di grado. Una lesione di primo grado, solitamente, viene trattata indicando al paziente di rimanere a riposo, applicando ghiaccio sul muscolo lesionato in modo da limitare l¡¯estensione dell¡¯ematoma; i tempi di recupero nello strappo di primo grado vanno da una a due settimane a seconda dell¡¯entit¨¤ del danno. Nelle lesioni di secondo grado i tempi di guarigione vanno da 15 a 30 giorni. Nelle lesioni di terzo grado i tempi di guarigione sono pi¨´ lunghi, perch¨¦ ¨¨ necessario un intervento chirurgico: ¨¨ pi¨´ difficile dare delle tempistiche precise, perch¨¦ dipende dall¡¯entit¨¤ del danno e dalla tipologia di intervento. In tutti i casi si consiglia una terapia farmacologica con antinfiammatori e antidolorifici, associando terapie fisiche strumentali come la tecarterapia, in modo da accorciare i tempi di recupero del paziente¡±.?
Come si capisce quando uno strappo muscolare ¨¨ guarito del tutto??
¡°Bisogna fare attenzione: anche in assenza di dolore non ¨¨ detto che lo strappo sia del tutto guarito, e spesso si tende ad anticipare troppo la ripresa dell¡¯attivit¨¤ sportiva mettendo a rischio la salute del paziente, perch¨¦ un recupero non completato espone al rischio di una rottura muscolare completa. Occorre valutare l¡¯allenamento del paziente, l¡¯eventuale comparsa di dolori, il recupero della propriocettivit¨¤, e, soprattutto, comparare il muscolo lesionato con il controlaterale. Quando si raggiunge la stessa performance dell¡¯arto non interessato dall¡¯infortunio si pu¨° ritornare a fare attivit¨¤ sportiva. Tuttavia, questa valutazione ¨¨ empirica, ma esistono dei robot che possono misurare e quantificare la potenza, l¡¯equilibrio e la propriocettivit¨¤ dei vari gruppi muscolari messi a confronto. Ottenuti gli stessi valori, documentabili, allora si potr¨¤ considerare il paziente clinicamente guarito¡±.
? RIPRODUZIONE RISERVATA