Parliamo oggi con Fisiorunning del muscolo che regola l'arco plantare: il tibiale posteriore. Scopriamone l'influenza durante la corsa
Abbiamo gi¨¤ considerato, le settimane passate, i muscoli peronieri che governano l'esterno della caviglia dei runners stabilizzandola. Oggi ci occuperemo della stabilizzazione della caviglia interna grazie al muscolo tibiale posteriore. Esso ¨¨ il principale responsabile del piede piatto o del piede cavo, che? hanno una fondamentale importanza nell'appoggio del runner. Il suo benessere favorisce l'ammortizzazione in appoggio e la successiva potenza di spinta.
Dove si trova il muscolo tibiale posteriore?
¡ª ?? un muscolo molto profondo della gamba posteriore. Origina dalla tibia e dal perone posteriormente, sotto il muscolo Soleo. Si dirige profondamente verso la caviglia passando con un forte tendine dietro al malleolo mediale della caviglia. Si va infine ad inserire sugli ossicini del piede che rappresentano la chiave della volta plantare (navicolare e cuneiformi). La sua azione ¨¨ di raddrizzare, supinare e ruotare internamente la caviglia. Ma soprattutto un suo accorciamento eccessivo provoca il piede cavo e una sua debolezza o lassit¨¤ un piede piatto.
Come agisce durante la corsa?
¡ª ?Durante l'appoggio di mesopiede ¨¨ il grande protagonista dell'ammortizzamento della volta plantare. Praticamente rallenta gradualmente la discesa della volta plantare al suolo. Contemporaneamente il suo allungamento fa s¨¬ che si carichi di energia cinetica elastica che viene scaricata nella fase immediatamente successiva di spinta. Qui si aziona come una vera e propria fionda che ha la sua massima potenza distalmente, cio¨¨ sulla punta dei piedi. ? per questo che chi attacca il piede di tallone non usufruisce di questa ulteriore spinta ma utilizza il tibiale posteriore per irrigidire la struttura della caviglia. E anche per questo si ¨¨ a maggior rischio d'infortunio.?
Quali lesioni pu¨° subire il tibiale posteriore quando si corre?
¡ª ?Durante la fase d'appoggio e di stacco della corsa viene parecchio sollecitato creando contratture e dolenzie muscolari se non ben allenato. Il risultato ¨¨ che una contrattura provoca maggior tensioni sul tendine. Le ipertensioni e le lassit¨¤ della componente muscolare si riversano qundi sul tendine nella zona di passaggio dietro al malleolo. Dove le forze incidenti sono maggiori. Quindi un muscolo corto e affaticato pu¨° sollecitare una tendinopatia. ? di questo che soffrono maggiormente i runner a causa del tibiale posteriore. Anche il tessuto muscolare viene normalmente molto sollecitato nel runner che, come abbiamo visto, lo usa sia per spingere che per ammortizzare. Spesso infatti i dolori che sembrerebbero da sovraccarico del polpaccio sono dovuti invece al Tibiale Posteriore. Sono quindi frequenti stiramenti e contratture di questo muscolo che consigliamo di potenziare molto bene e allungare altrettanto meglio sul suo scarico. Vedremo con Fisiorunning, nelle prossime settimane, come trattarlo per accentuarne le performance e ridurre gli infortuni. Non mancate.
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