I consigli dello pneumologo per tenere "puliti" i polmoni con lo sport

Tra fumo, smog e altri fattori, non è sempre facile salvaguardare la salute dei nostri polmoni, che spesso vengono sottoposti a un notevole stress che porta tutto l’apparato respiratorio a risentirne. Quali sono le linee guida per tenere “puliti” i polmoni? Lo ha spiegato a Gazzetta Active il dottor George Cremona, responsabile del Servizio di Pneumologia e Fisiopatologia Respiratoria all'IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano.

crescita e declino dei polmoni

“Noi sappiamo che ci sono dei fattori che condizionano lo sviluppo dei nostri polmoni” spiega il dottor Cremona nella sua introduzione: “Normalmente continuano a svilupparsi anche dopo la nascita e raggiungono il loro massimo volume verso i 20 anni, dopo i 25 comincia un lento declino, per cui a 90 anni avremo la metà di quello che avevamo da giovani. Fortunatamente, madre natura ci ha dato due polmoni anche se ne basterebbero di meno, ma se si parte già a un volume ridotto il rischio è che dei peggioramenti inficino la nostra qualità della vita”.

Sport: occhio al fumo, ma non solo

Fare sport è chiaramente importante, ma per farlo bisogna tenere sotto controllo alcuni importanti aspetti: “Ovviamente il primo nemico per chi pratica sport è il fumo di sigaretta, ma bisogna stare attenti anche ad altre cose. Le persone che fanno attività sportiva all’aperto e hanno problemi di asma bronchiale dovrebbero controllare i valori di PN10, di ozono e di polline presenti nell’ambiente, e quando sono troppo alti sarebbe meglio fare sport in casa o comunque al chiuso. Per quanto riguarda gli adolescenti, praticare attività sportiva nell’età della crescita favorisce l’espansione del volume polmonare”.

gli sport che aiutano i nostri polmoni

“In generale l’attività fisica è sempre utile, ma in particolare il nuoto aiuta molto ad ottenere il massimo che si può avere dalla funzione polmonare” spiega il dottor Cremona: “Ci sono poi alcuni esercizi che possiamo introdurre per ottimizzare la muscolatura della gabbia toracica, quindi i muscoli respiratori. Il power breathe, ad esempio, prevede la respirazione contro una resistenza. In particolare noi medici li usiamo in pazienti che hanno dei deficit muscolari e respiratori dopo una patologia o un intervento, mentre se le condizioni di partenza sono buone basta una buona e regolare attività fisica per ottenere un buon valore di funzione polmonare. Chiaramente, sarebbe importante non iniziare a fumare già dall’adolescenza, perché poi durante il corso della vita il declino polmonare sarà accelerato”.

i controlli da fare

Ci sono dei controlli che, fatti periodicamente, possono aiutare a tenere sotto controllo la salute dei nostri polmoni: “La spirometria è molto importante per capire quali sono i valori respiratori, si può fare una volta all’anno per avere un’idea di come si stanno evolvendo i nostri polmoni, in particolare per quanto riguarda i ragazzi che da bambini hanno avuto una crescita polmonare più lenta” conclude il dottore.