Un appoggio scorretto pu¨° essere causa di fastidi, soprattutto per chi pratica spesso sport. Ecco i tipi e i consigli del professor Serafin
Un corretto appoggio del piede ¨¨ fondamentale per preservare l¡¯equilibrio dell¡¯intero apparato muscolo-scheletrico. ? dunque opportuno porre rimedio a eventuali difetti, quali il piede cavo (o supinato) e il piede pronato (o valgo). Ci¨° ¨¨ valido anche per chi pratica sport perch¨¦ tali condizioni, oltre a provocare dolore, hanno effetti negativi sulle performance atletiche, soprattutto in discipline quali il running e quelle che prevedono tante corse e molti salti. Per correggere queste imperfezioni sono particolarmente utili i plantari.
i tipi di plantari
¡ª ?Esistono 4 famiglie di plantari, che per essere definiti tali devono essere realizzati su misura: correttivi, compensativi, adattativi e palliativi. I primi consentono un¡¯effettiva correzione di una deformit¨¤ o di una deviazione del piede, ma sono utilizzabili solo dai bambini dai 4 agli 8 anni circa, et¨¤ in cui la struttura ossea ¨¨ ancora in fase di assestamento. Si ricorre invece a plantari palliativi in caso di patologie traumatiche o degenerative, di cui sono vittima soprattutto gli anziani. L¡¯esempio tipico ¨¨ quello dell¡¯artrite reumatoide, che comporta la perdita di grasso sottocutaneo, che nel piede fa da ammortizzatore ed evita lo schiacciamento dei nervi che si trovano sulla pianta. ¡°I plantari palliativi fungono da ammortizzatori esterni, in quanto evitano la compressione delle strutture nervose che si trovano fra la pelle e le ossa e che sarebbe causa di dolore¡± spiega il professor Antonio Serafin*. La funzione dei plantari adattativi consiste, invece, nel rendere l¡¯appoggio del piede il pi¨´ normale possibile.
I MIGLIORI: supporti leggeri, ma rigidi
¡ª ?Contribuendo a modificare il movimento che porta ad appoggiare il piede in modo scorretto, i plantari compensativi sono invece dispositivi funzionali. ¡°I plantari adattativi si limitano a controllare i movimenti senza indurre a modificarli, fermando a un certo punto l¡¯azione del piede, cos¨¬ da prevenire fastidi. Invece, quelli compensativi?bilanciano il movimento anomalo dell¡¯arto alla base dello scorretto appoggio del piede, che pu¨° essere favorito da problemi quali la deviazione della colonna vertebrale o del bacino¡± precisa il professor Serafin. ? proprio questo tipo di plantare quello pi¨´ indicato per chi pratica sport. Sono varie le tecniche a cui ricorrere per la loro realizzazione. Li si pu¨° per esempio produrre a partire dall¡¯impronta in calco gessato, sulla base di cui si costruisce un plantare leggero ma al tempo stesso rigido, che non consente al piede di appoggiare eccessivamente verso l¡¯interno (piede pronato o valgo) oppure verso l¡¯esterno (piede cavo o supinato). Tali plantari possono essere realizzati anche attraverso una stampa 3D: con un particolare apparecchio si rileva l¡¯impronta del piede, quindi un software elabora la forma del plantare in resina, che viene infine prodotto da una stampante 3D.
LEGGI ANCHE
azione mirata PER L'ATTIVIT¨¤ FISICA
¡ª ?A prescindere dal proprio livello di abilit¨¤, nello sport deviazioni nell¡¯appoggio del piede hanno ripercussioni negative sulle prestazioni. In questi casi, il ricorso a plantari compensativi permette di correggere i movimenti sbagliati che portano a un appoggio scorretto, prevenendo cos¨¬ anche?sovraccarichi e infortuni. ¡°In commercio esistono scarpe appositamente studiate per certe deformit¨¤ del piede, come quelle anti-pronazione. Soprattutto per chi svolge spesso attivit¨¤ fisica ¨¨ per¨° indicato l¡¯utilizzo di plantari, che sono studiati su misura per correggere lo specifico difetto del proprio piede¡± sottolinea il professor Serafin. Chi ha il piede pronato o cavo dovrebbe usare i plantari non soltanto mentre svolge attivit¨¤ fisica, ma in ogni momento della giornata. A chi pratica sport ad alto livello potrebbero servire due paia di plantari, perch¨¦ si allena a lungo e le scarpe che si calzano durante l¡¯esercizio fisico di solito sono un po¡¯ pi¨´ strette di quelle che si indossano negli altri momenti.
* Il professor Antonio Serafin ¨¨ responsabile del Servizio di Podologia dell¡¯Irccs Ospedale Galeazzi-Sant¡¯Ambrogio di Milano e professore a contratto di Podologia, direttore didattico e coordinatore di tirocinio del Corso di Laurea in Podologia dell¡¯Universit¨¤ degli Studi di Milano.
? RIPRODUZIONE RISERVATA