Stare seduti a lungo, senza pause,?fa aumentare il rischio di malattie croniche. Ma alcuni scienziati hanno scoperto ogni quanto dobbiamo alzarci in piedi per evitarlo
Brutta bestia la sedentariet¨¤: secondo l¡¯OMS fa raddoppiare il rischio di malattie cardiovascolari, diabete e obesit¨¤. E con l¡¯inattivit¨¤ fisica, specie associata al consumo di tabacco e alla cattiva alimentazione, aumentano anche i rischi di cancro al colon, ipertensione, osteoporosi, disturbi del metabolismo, depressione e ansia. Tra le attivit¨¤ sedentarie pi¨´ a rischio c¡¯¨¨ il lavoro alla scrivania: anche starsene seduti senza pause per ore pu¨° aumentare il rischio di malattie croniche. Ma c¡¯¨¨ una buona notizia: alcuni scienziati hanno scoperto ogni quanto dovremmo alzarci in piedi per alleviare i rischi che derivano dallo stare seduti per lunghi periodi.??
Scrivania: ogni quanto dobbiamo alzarci
¡ª ?Secondo uno studio pubblicato sulla rivista dell'American College of Sports Medicine per "disinnescare" 30 minuti di seduta alla scrivania bastano 5 minuti di camminata leggera a 3 km l¡¯ora, cio¨¨ molto pi¨´ lentamente di quanto camminiamo. Insomma una passeggiata per sgranchirsi le gambe.?
Sedentariet¨¤ in ufficio: lo studio
¡ª ?Un gruppo di ricercatori della Columbia University (USA) ha invitato 11 volontari a visitare un laboratorio in cui sono rimasti seduti per sessioni di 8 ore. Tutti i partecipanti sono stati autorizzati a lavorare, leggere e usare i loro telefoni cellulari e tra una sessione e l'altra alla scrivania, hanno eseguito cinque attivit¨¤ fisiche:
- ?1 minuto di camminata, ogni 30 minuti alla scrivania.?
- ?1 minuto di camminata ogni 60 minuti alla scrivania.? ? ??
- 5 minuti di camminata ogni 30 minuti alla scrivania.? ? ??
- 5 minuti di camminata ogni 60 minuti alla scrivania.? ? ??
- Nessuna camminata.
?A ciascun partecipante sono stati anche forniti pasti standard e i ricercatori ne hanno monitorato la pressione sanguigna e i livelli di zucchero nel sangue. La scoperta? I livelli di zucchero nel sangue e pressione sanguigna dei partecipanti erano pi¨´ bassi dopo 5 minuti di camminata ogni 30 minuti di seduta. ¡°Proprio come abbiamo raccomandazioni su quanta frutta e verdura dovremmo mangiare ogni giorno e quanto dovremmo esercitarci, dovremmo dare (alle persone) una guida specifica su come combattere i danni dello stare seduti¡±, spiega l¡¯autore principale dello studio Keith Diaz, docente di medicina comportamentale presso la Columbia. ¡°E finalmente abbiamo una risposta. Ci sono cos¨¬ tanti adulti con un lavoro o uno stile di vita in cui stare seduti per periodi prolungati. Ora possiamo fornire loro una guida su cosa fare per ridurre i rischi per la salute che vengono dallo stare seduti a lungo¡±.?
Perch¨¦ restare seduti a lungo fa male
¡ª ?Gli scienziati non sanno ancora esattamente perch¨¦ stare seduti per lunghi periodi sia cos¨¬ dannoso, ma l¡¯ipotesi pi¨´ accreditata ¨¨ che i muscoli giochino un ruolo importante nella regolazione della glicemia e i livelli di colesterolo. E se stiamo seduti a lungo, i muscoli non hanno l'opportunit¨¤ di contrarsi e funzionare in modo ottimale. "La postura seduta crea curve e costrizioni nei vasi sanguigni delle gambe", commenta il dott. Diaz. "In altre parole, stare seduti ¨¨ come fare un nodo ai vasi sanguigni delle gambe. Ci¨° alla fine cambia il flusso sanguigno e pu¨° portare ad aumenti della pressione¡±.
Ma una passeggiata breve pu¨° prevenire tutto questo, ripristinando regolarmente il flusso sanguigno alle gambe. Cinque minuti ogni mezz'ora a qualcuno sembrano troppi? Nessun problema: secondo il team della Columbia, il tempo ottimale ¨¨ quello, ma?anche spuntini di attivit¨¤ fisica,?come un minuto di camminata ogni ora di scrivania, possono ridurre la pressione sanguigna nei partecipanti. "Nella misura in cui possiamo interrompere la seduta con qualche tipo di movimento, otterremo comunque dei benefici", chiosa il dottor Diaz. ¡°La speranza ora ¨¨ quella di trovare la minima quantit¨¤ di movimento che ciascuno deve fare per prevenire i danni per la salute di una seduta prolungata¡±.
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