Secondo un recente studio, l'infezione da Helicobacter Pylori potrebbe contribuire a causare la malattia di Alzheimer
Un batterio molto comune e purtroppo ben conosciuto,?l¡¯Helicobacter Pylori, svolge un ruolo significativo anche nell¡¯aumentare il rischio di ammalarsi di Alzheimer. Lo ha dimostrato uno studio delle Universit¨¤ di Montreal (Canada) e Berlino (Germania). Da un lato la cosa pu¨° spaventare ¨C visto che questo batterio vive in maniera silente in pi¨´ del 30% degli adulti occidentali ¨C ma dall¡¯altro rappresenta una buona notizia, perch¨¦ la sua eradicazione richiede poche settimane di trattamento e potrebbe diventare un modo di prevenire efficacemente la malattia.
Helicobacter Pylori e Alzheimer: lo studio
¡ª ?Lo studio ha seguito per 11 anni oltre 4 milioni di adulti?che non presentavano diagnosi di demenza e altre malattie neurodegenerative: i risultati della ricerca hanno dimostrato che un¡¯infezione sintomatica da Helicobacter pu¨° aumentare il rischio di ammalarsi di Alzheimer dall¡¯11 al 24% a 10 anni dall¡¯insorgenza dei primi sintomi.
Come l¡¯Helicobacter aumenta il rischio di Alzheimer
¡ª ?Come spiega lo studio, le alterazioni del microbioma intestinale possono portare a un¡¯eccessiva secrezione di amiloide e lipo-polisaccaridi, alla produzione di citochine pro-infiammatorie e a modificazioni dell¡¯intestino che si ripercuotono anche sulla barriera emato-encefalica. Inoltre, il danno strutturale alla mucosa gastrica causato dall¡¯infezione cronica di Helicobacter Pylori potrebbe influenzare negativamente la capacit¨¤ di assorbire la vitamina B12 e il ferro, i cui deficit sono associati proprio all'Alzheimer.
I sintomi dell¡¯Helicobacter Pylori
¡ª ?L¡¯infezione da Helicobacter Pylori pu¨° essere spesso asintomatica, ma pu¨° comportare dolore e bruciore allo stomaco e alla pancia, perdita di appetito, nausea, indigestione e vomito. Il batterio pu¨° attivarsi causando anche ulcere, che se non trattate adeguatamente possono evolversi in un tumore gastrico. La presenza dell¡¯Helicobacter pu¨° essere un fattore di rischio anche per le malattie cardiovascolari, per il diabete e altre patologie neurologiche come la sclerosi multipla, prima che questo studio lo collegasse anche all¡¯Alzheimer.
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