Ipersonnia: quando dormire troppo fa male alla salute o è sintomo di una malattia

Sì sa, la mancanza di sonno può essere dannosa, o peggio un sintomo di qualche problema di salute, ma anche il sonno eccessivo – la cosiddetta ipersonnia – può rappresentare un campanello d’allarme: dormire troppo, infatti, può far male quanto il dormire troppo poco. Dormire più di 10 ore al giorno, così come dormire meno di 5, comporta gli stessi rischi per quanto riguarda le patologie cardiovascolari, l’obesità e il diabete.

Ipersonnia: dormire troppo fa male alla salute?

I ricercatori del Sax Institute, un centro di ricerca australiano, hanno spiegato in uno studio che superare le 9 ore di sonno a notte potrebbe essere nocivo per la salute se si tratta di persone che conducono una vita sedentaria, e quindi non devono “recuperare” da particolari sforzi (il discorso, per uno sportivo che deve riposare o per chi fa un lavoro pesante, è ovviamente diverso). Il rischio di morte, per chi dorme così tanto e contemporaneamente fa una vita sedentaria e con poco movimento, aumenta 4 volte tanto rispetto a chi segue uno stile di vita più sano. Il ritmo-sonno veglia va rispettato con equilibrio, altrimenti può aumentare il rischio di disturbi cognitivi, malattie del metabolismo e compromissione del sistema immunitario. Un altro studio pubblicato su Neurology nel 2017 ha inoltre dimostrato che dormire regolarmente più di 9 ore a notte aumenta il rischio di demenza, e anche le dimensioni del cervello possono variare rispetto a chi non supera le 8 ore a notte.

Quando dormire troppo è sintomo di una malattia

Ci sono dei casi, all’opposto, in cui l’ipersonnia è invece sintomo di una patologia. ? il caso delle apnee notturne, che infatti hanno tra i loro sintomi anche una costante sonnolenza diurna. Le ipersonnie inoltre fanno parte dei disturbi neurologici come narcolessia, ipersonnia idiopatica o ipersonnia post-traumatica ed è importante consultare uno specialista per capire di quale problema si tratta. L’ipersonnia può essere legata anche a dei disturbi dell’umore: in questo caso la sonnolenza è costante, unita a un sonno che non è mai profondo e che risulta non essere davvero riposante. Inoltre, tra i sintomi dei disturbi dell’umore vi è anche la clinofilia: anche se la durata e la qualità del sonno sono normali, una volta svegli si tende a rimanere nel letto anche senza dormire.