la giornata mondiale
Parkinson, casi in aumento e pazienti sempre pi¨´ giovani. Una diagnosi precoce fa la differenza
Tremori involontari, lentezza nei movimenti, rigidit¨¤ degli arti, mancanza di equilibrio. Le manifestazioni tipiche del Parkinson rendono la vita molto difficile a circa 500mila italiani, colpiti da questa malattia progressiva e fortemente invalidante, che tende a manifestarsi con crescente frequenza anche nelle persone pi¨´ giovani, ancora in et¨¤ lavorativa, prima dei 60 anni. Diagnosi precoce, cure e ricerca scientifica per la seconda patologia neurodegenerativa pi¨´ comune dopo l¡¯Alzheimer saranno al centro della Giornata Mondiale del Parkinson, celebrata l¡¯11 aprile anche in Italia.
ESAMI PER ARRIVARE ALLA DIAGNOSI
¡ª ?¡°La diagnosi precoce per intervenire tempestivamente con una terapia mirata ¨¨ fondamentale ¨C sottolinea Alfredo Berardelli, Presidente della Societ¨¤ Italiana di Neurologia e Ordinario di Neurologia presso La Sapienza Universit¨¤ di Roma -. Iniziare il trattamento in una fase iniziale di malattia o meglio ancora nella fase pre-sintomatica ¨¨ importante sia per controllare i sintomi che per rallentare l¡¯evoluzione della malattia stessa. In queste fasi, infatti, i farmaci dopaminergici o farmaci neuroprotettivi (attualmente in studio) potrebbero davvero modificarne il decorso¡±. La diagnosi della malattia ¨¨ essenzialmente clinica e si basa sui sintomi presentati dal paziente. Gli esami come la risonanza magnetica dell¡¯encefalo possono contribuire a escludere quelle malattie che hanno sintomi analoghi al Parkinson e la conferma pu¨° arrivare da esami specifici come la SPECT (Tomografia Computerizzata ad Emissione Singola di Fotoni). Nelle fasi gi¨¤ iniziali di malattia ¨¨ possibile ora dimostrare la presenza della alfa-sinucleina, proteina che si accumula in modo abnorme, e che pu¨° essere dosata nei liquidi biologici e fra questi anche nella saliva.
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CAMPANELLI D¡¯ALLARME
¡ª ?Quali sono i campanelli d¡¯allarme che possono far pensare al Parkinson? ¡°I sintomi non-motori pi¨´ importanti nella fase pre-sintomatica sono il deficit olfattivo (ipo o anosmia), la depressione, dolori alle articolazioni, e, soprattutto, il disturbo comportamentale durante il sonno REM (Rapid eye movement Behavioural Disorder, RBD), caratterizzato da comportamenti anche violenti durante il sonno, quali urlare, scalciare, tirare pugni ¨C risponde l¡¯esperto -. L¡¯RBD rappresenta, al momento, uno dei marker predittivi i pi¨´ importanti della malattia di Parkinson: circa il 60% dei pazienti con disturbo comportamentale in sonno REM, infatti, sviluppa la malattia di Parkinson entro 10-12 anni¡±.
NUMERI IN CRESCITA (PURE FRA I GIOVANI)
¡ª ?L¡¯Organizzazione Mondiale della Sanit¨¤ conta ad oggi 5 milioni di Parkinsoniani nel mondo e prevede che si arrivi a ben 12 milioni di entro il 2040, con una prevalenza di uomini (1,5 volte superiore alle donne ). Uno degli aspetti pi¨´ preoccupanti riguarda poi l¡¯et¨¤ d¡¯esordio della malattia che si ¨¨ notevolmente abbassata, smentendo il ¡°luogo comune¡± secondo il quale la patologia colpisce prevalentemente gli anziani. Le statistiche segnalano che la met¨¤ dei casi insorge tra i 40 e i 58 anni, il 25% tra 20 e 40 anni, mentre solo il restante 25% riguarda pazienti over 80. ¡°Anche in Italia si stima una crescita importante dei malati, con circa 6mila nuovi casi annui nei prossimi 15 anni, la met¨¤ dei quali ancora in et¨¤ lavorativa¡± dice il presidente SIN.
LE TERAPIE
¡ª ?Nonostante i molti sforzi fatti dalla ricerca scientifica, che continua a fare progressi, il Parkison ad oggi resta difficile da curare e la malattia viene affrontata con un insieme di strumenti soprattutto finalizzati a migliorare i sintomi: monitoraggio, trattamenti farmacologici, interventi chirurgici, supporti psico-sociali, esercizio fisico, dieta bilanciata aiutano a convivere con una quotidianit¨¤ faticosa. Per alcuni pazienti con tremore ¨¨ possibile utilizzare oggi gli ultrasuoni focalizzati sotto guida della risonanza magnetica in grado di determinare una lesione di una piccolissima parte di tessuto cerebrale (il talamo) riducendo da subito i tremori e con una efficacia che si mantiene a lungo. La durata del trattamento ¨¨ di circa tre ore e si caratterizza per una scarsa invasivit¨¤. Le terapie farmacologiche puntano a mantenere situazioni di ¡°equilibrio¡± per lunghi periodi,.
Stimolazione Cerebrale Profonda
¡ª ?? per¨° sul fronte della ¡°neurochirurgia funzionale¡± che la scienza ha fatto i passi pi¨´ significativi, soprattutto con la Stimolazione Cerebrale Profonda (in inglese Deep Brain Stimulation o DBS), procedura chirurgica pi¨´ evoluta per ridurre i sintomi legati ai disturbi del movimento, che prevede l¡¯introduzione di un sottilissimo elettrodo nella zona del cervello responsabile dei tremori, collegato a un piccolo stimolatore impiantato sottocute, all¡¯altezza della clavicola. Gli impulsi elettrici arrivano a stimolare il ¡°centro nervoso¡± individuato come bersaglio e favoriscono la migliore trasmissione dei segnali dal cervello, riducendo drasticamente i sintomi motori. Recenti studi scientifici hanno confermato la sua grande efficacia in associazione ai farmaci, una combinazione che ¨¨ superiore ai farmaci da soli. ¡°Peraltro le ultime linee guida hanno anticipato l¡¯impiego della Deep Brain Stimulation in pazienti pi¨´ giovani ¨C conclude Berardelli-. Nuove metodiche di stimolazione profonda sono inoltre all¡¯orizzonte (ad esempio la DBS adattativa). Infine, un adeguato stile di vita ¨¨ importante per rallentare la progressione di malattia¡±.
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