L'alimentazione pu¨° giocare un ruolo importante non solo sulla nostra salute fisica, ma anche su quella mentale, agire in modo diretto sulla sfera cognitiva, influenzare memoria, lucidit¨¤, concentrazione
In una societ¨¤ in cui si aspira a uno stile di vita sempre pi¨´?sano la nostra alimentazione ¨¨ sotto osservazione. ¡°Alcune categorie alimentari emergono per le loro capacit¨¤ di mantenerci ?non solo fisicamente in forma, ma anche mentalmente lucidi e attivi ¨C spiega Flavia Bernini, biologa, nutrizionista -. Ecco i consigli dell¡¯esperto su come arricchire la nostra dieta per rendere al massimo.
Pesce azzurro, noci e semi di lino
¡ª ?¡°Sono un vero e proprio concentrato di omega-3, un tipo di acidi grassi fortemente implicati nei processi cognitivi e nel mantenimento della plasticit¨¤ dei neuroni. Vengono anche definiti grassi essenziali in quanto il nostro organismo non ¨¨ in grado di produrli e, pertanto, devono essere introdotti con la dieta. Una carenza di omega-3 pu¨° influenzare i ?processi cerebrali, compromettere la trasmissione dei segnali nervosi e l¡¯elaborazione cognitiva. Via libera a sgombri, alici, tonno e sardine, e per chi non mangia pesce, semi oleosi e frutta secca ne rappresentano una buona fonte¡±. ?
Frutta e verdura
¡ª ?Un vero toccasana per il cervello. ¡°Oltre alle altre riconosciute qualit¨¤, queste due categorie alimentari sono fondamentali anche per le nostre prestazioni mentali.?La ragione risiede nei micronutrienti contenuti in frutta e verdura, dalle vitamine, ai sali minerali agli antiossidanti. Diversi studi concentrano la loro attenzione sui polifenoli, una classe di antiossidanti, contenuti in diversi frutti tra cui i mirtilli, evidenziando come una loro maggior assunzione sia legata a un miglioramento delle prestazioni cognitive, in particolare della memoria a breve e lungo termine e della memoria spaziale. In attesa che la ricerca ci dia indicazioni pi¨´ specifiche non facciamo mai mancare sulla nostra tavola, carote, zucca, pomodori, arance, peperoni, frutti di bosco, in particolare more, mirtilli e?lamponi.?E per la cottura? La scelta migliore ¨¨ al vapore per conservarne tutte le virt¨´".?
Caff¨¨, ginseng, t¨¨ mate e t¨¨ verde
¡ª ?¡°Si tratta di sostanze nervine capaci di agire sul sistema nervoso centrale, migliorando non solo le prestazioni cognitive, ma anche la concentrazione e la memoria. In particolare sono molto interessanti gli studi sul caff¨¨, la cui assunzione sembra essere legata alla prevenzione di patologie neuro-degenerative come Parkinson e Alzheimer¡±.?
L¡¯importanza della colazione
¡ª ?¡°Sono sempre pi¨´ numerosi gli studi che attribuiscono alla colazione un ruolo da protagonista nel miglioramento delle prestazioni cognitive. Memoria, lucidit¨¤ e performance lavorativa sono migliori, durante tutta la mattinata, in chi effettua una buona colazione. Attenzione per¨°: non tutte le colazioni sono uguali. Una recente revisione scientifica ha evidenziato come questi benefici arrivino in seguito a un primo pasto della giornata a basso carico glicemico, ossia con un livello di zuccheri non eccessivo. Alcuni esempi? Yogurt intero, frutta e frutta secca; oppure latte e cereali integrali; oppure spremuta con pane nero e un uovo. Da limitare il pi¨´ possibile biscotti, brioches e merendine".
Dieta mediterranea
¡ª ?¡°Se vogliamo vedere le cose in modo pi¨´ ampio, il modello dietetico che pi¨´ di ogni altro sembra avere un ruolo benefico nel promuovere la salute del nostro cervello, ¨¨ quello mediterraneo. Gi¨¤ nota per la sue propriet¨¤ di prevenzione cardiovascolare e metabolica, la dieta mediterranea ¨¨ oggi al centro di diversi studi come regime alimentare in grado di rallentare l¡¯invecchiamento cerebrale, preservando lucidit¨¤ e memoria. Il segreto che si cela nella sua forza non risiede in un singolo alimento, bens¨¬ nell¡¯insieme dei cibi che la caratterizzano: olio extravergine, pesce, frutta, verdura, cereali integrali, carni bianche, frutta secca e legumi. Tutto questo, nel complesso, la rende un¡¯alimentazione anti-infiammatoria e come tale, capace di rallentare i processi neurodegenerativi legati al declino cognitivo¡±.
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