Una ricerca ha messo in fila i tentativi riusciti dell'AI nel riconoscere le condizioni che affiggono l¡¯intestino. E in futuro...
Ammettiamolo: nell'era dell'intelligenza artificiale (AI), non ¨¨ difficile immaginare un futuro in cui un computer sar¨¤ in grado di scrutare il nostro organismo, fornendo ai medici una diagnosi ancor prima che si manifestino i sintomi di eventuali patologie. Ma in pochi immaginerebbero che -?a quanto afferma uno studio - l'AI potrebbe gi¨¤ aiutare i medici a individuare e trattare meglio malattie infiammatorie intestinali (IBD) come il morbo di Crohn e la colite ulcerosa.?
l'intelligenza artificiale in medicina
¡ª ?Secondo una revisione pubblicata sulla rivista eGastroenterology?gli algoritmi stanno gi¨¤ rimodellando le prospettive della cura di malattie come la sindrome del colon irritabile. In Giappone, per esempio, un modello AI ha analizzato i video della colonscopia di 590 pazienti con colite ulcerosa, raggiungendo una sorprendente sensibilit¨¤ del 98% e una specificit¨¤ del 95% nell'identificazione della remissione istologica, un indicatore chiave del controllo della malattia.?
l'approccio
¡ª ?Ma il potenziale dell'AI applicata alla salute va ben oltre la semplice osservazione delle immagini: l'intelligenza artificiale ha la capacit¨¤ di integrare varie fonti di dati, tra cui informazioni genetiche, analisi del sangue e persino profili del microbioma intestinale, per offrire al medico una comprensione pi¨´ completa delle condizioni di ogni paziente. Questo approccio a 360 gradi, nell'immediato futuro, potrebbe portare a strategie di trattamento pi¨´ personalizzate, migliorando potenzialmente i risultati e la qualit¨¤ della vita per chi soffre di malattie infiammatorie intestinali (circa 250 mila adulti in Italia), che possono portare a gravi complicazioni se non curate.
Tradizionalmente, la diagnosi e il monitoraggio dele IBD sono basate su procedure invasive come la colonscopia e sulle interpretazioni soggettive dei medici. Ma cosa accadrebbe se un computer potesse svolgere questo lavoro in modo pi¨´ accurato e coerente? Qui, secondo gli autori, dello studio entra in gioco l'endoscopia assistita dall'intelligenza artificiale che utilizza algoritmi complessi per analizzare immagini e video dall'interno dell'intestino, identificando segni di infiammazione e attivit¨¤ della malattia che potrebbero non essere percepiti dall'occhio umano.
algoritmi e medicina
¡ª ?Non ¨¨ tutto: una delle applicazioni pi¨´ interessanti degli algoritmi nella cura delle IBD ¨¨ la capacit¨¤ di prevedere future riacutizzazioni della malattia. La revisione ha messo, infatti, in evidenza diversi casi in cui l'AI ¨¨ stata in grado di prevedere la necessit¨¤ di una terapia biologica o il rischio di ricaduta entro un anno. Per i pazienti, questo potrebbe significare meno procedure invasive, trattamenti pi¨´ mirati e migliori risultati sanitari a lungo termine. Con una notevole riduzione dei costi per i sistemi sanitari. Tuttavia, la strada verso l'adozione diffusa dell'intelligenza artificiale nella cura delle IBD non ¨¨ priva di sfide: gli stessi autori dello studio avvertono che la maggior parte dei sistemi analizzati sono ancora in fase di ricerca e necessitano di ulteriore convalida in contesti clinici reali. Senza contare le considerazioni etiche, come la privacy del paziente. Ma, nonostante questi ostacoli, il tono della revisione ¨¨ di cauto ottimismo. I ricercatori immaginano un futuro in cui l'intelligenza artificiale diventi uno strumento in pi¨´ per la cura dei disturbi intestinali, lavorando con i medici per fornire la migliore assistenza possibile ai pazienti. E potrebbe avvenire prima del previsto.?
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