Un riposo notturno poco soddisfacente ha ripercussioni anche sulle attivit¨¤ diurne. Due gli approcci per migliorare la situazione: la spiegazione?
Fino a qualche tempo fa l¡¯insonnia era ritenuta un semplice sintomo di alcune malattie. Oggi invece ¨¨ considerata una patologia a tutti gli effetti, da affrontare - laddove ve ne sia la necessit¨¤ - con trattamenti specifici a prescindere dalla causa che ne ¨¨ all¡¯origine, senza ovviamente trascurare quest¡¯ultima. Vediamo quali sono le principali forme di insonnia e come curarle.
conseguenze dell'insonnia
¡ª ?Fino ai 45 anni, l¡¯insonnia ¨¨ un problema che interessa donne e uomini pi¨´ o meno nella stessa misura. Oltre questa et¨¤, l¡¯incidenza della malattia aumenta in entrambi i sessi, ma in particolar modo in quello femminile. Per diagnosticare la patologia non ¨¨ sufficiente avere uno o pi¨´ dei seguenti sintomi notturni: difficolt¨¤ di addormentamento (rimanendo svegli pi¨´ di mezz¡¯ora prima di prender sonno), pi¨´ di due risvegli nel corso della notte e risveglio mattutino precoce. ¡°Viene diagnosticata insonnia soltanto se questi sintomi il giorno successivo hanno conseguenze quali stanchezza, sonnolenza, irritabilit¨¤, riduzione delle capacit¨¤ mnemoniche e difficolt¨¤ di attenzione e concentrazione¡±, precisa il professor Fabio Cirignotta, neurologo coordinatore della Sleep Clinic della Clinica Privata Villalba di Bologna.
cause
¡ª ?Le cause alla base dell¡¯insonnia sono molteplici. A volte, a determinarla sono problemi di carattere respiratorio, quali la sindrome delle apnee notturne o la Bpco (broncopneumopatia cronica ostruttiva), altre volte ormonali, riconducibili per esempio all¡¯ipertiroidismo; altre volte ancora ¨¨ provocata da dolori, come quelli causati dall¡¯artrosi. Inoltre, in alcuni casi l¡¯insonnia ¨¨ conseguenza della sindrome delle gambe senza riposo, malattia che consiste in un fastidio agli arti inferiori che si manifesta di notte quando si ¨¨ sdraiati e che obbliga ad alzarsi dal letto per farlo cessare. Soprattutto quando i fastidi sono frequenti, il riposo ¨¨ molto disturbato. In altre circostanze, sono problemi di carattere psichiatrico, in particolare ansia e depressione, a essere all¡¯origine dei problemi di sonno. Infine, c¡¯¨¨ una forma di insonnia definita in passato ¡°psicofisiologica¡±. Chi ne soffre inizia a dormire male a causa di un evento stressante, che pu¨° essere sia negativo sia positivo. Di solito la situazione torna alla normalit¨¤ in pochi giorni, ma pu¨° anche capitare che, se la persona si preoccupa eccessivamente, proprio questo stato emotivo renda pi¨´ difficile addormentarsi e pi¨´ facile svegliarsi durante la notte. ¡°In questi casi l¡¯individuo entra in un circolo vizioso in cui le preoccupazioni per la cattiva qualit¨¤ del sonno e per le sue conseguenze rappresentano condizionamenti negativi che non fanno che peggiorare l¡¯insonnia¡± osserva il professor Cirignotta.
i farmaci
¡ª ?Una volta individuata la causa scatenante del problema, bisogna curare sia la malattia da cui ha origine l¡¯insonnia, sia quest¡¯ultima con un trattamento specifico. In presenza di insonnia ¡°psicofisologica¡± ¨¨ particolarmente indicata la terapia cognitivo-comportamentale per abbassare i livelli d¡¯ansia legati a un riposo poco soddisfacente e correggere i condizionamenti negativi. Incontrando uno psicologo una volta alla settimana per due o tre mesi si ottengono significativi miglioramenti in circa sei casi ogni dieci. L¡¯alternativa terapeutica ¨¨ rappresentata dai farmaci ipnoinducenti. Si utilizzano principi attivi appositamente studiati non solo per facilitare l¡¯addormentamento e per ridurre le possibilit¨¤ di risvegli notturni, ma anche per evitare effetti collaterali diurni, quali sonnolenza e difficolt¨¤ di concentrazione. ¡°? fondamentale che sia il medico a indicare il farmaco e la posologia pi¨´ adatti al soggetto che ha di fronte. La durata del trattamento dipende da caso a caso: per alcuni pazienti ¨¨ sufficiente un mese, mentre per altri ¨¨ necessario assumere la terapia per 2-3 mesi o anche pi¨´ a lungo. L¡¯importante ¨¨ che l¡¯insonne sia sempre sotto il controllo del medico, che decider¨¤ il momento giusto per la sospensione, sempre graduale, del farmaco¡± spiega il professor Cirignotta. Se dopo averne sospeso l¡¯uso l¡¯insonnia si ripresenta, il medico pu¨° prescrivere nuovamente lo stesso farmaco.
consigli
¡ª ?Per favorire un buon riposo notturno, a prescindere dal fatto che si soffra di insonnia o meno, ¨¨ importante seguire alcune buone abitudini. Per esempio, quando possibile bisognerebbe andare a letto sempre allo stesso orario e dormire un numero di ore (in genere 7-8) tale da recuperare le energie psicofisiche per l¡¯indomani. Alla sera andrebbero poi evitate le bevande eccitanti, come quelle che contengono caffeina, perch¨¦ ostacolano il riposo. ¡°Lo stesso vale per gli alcolici: infatti, il loro effetto soporifero ha una durata ridotta e rendono il sonno molto frammentato, pregiudicandone la qualit¨¤¡± sottolinea il professor Cirignotta. Infine, il sonnellino pomeridiano non ¨¨ vietato ma, anche se la notte prima si ¨¨ dormito male, non dovrebbe prolungarsi oltre il quarto d¡¯ora, altrimenti si arriva al momento di andare a letto senza aver sonno.?
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