Sembra che intestino e sistema nervoso centrale si influenzino reciprocamente. La professoressa Ogliari ci spiega come
? fin dai tempi dell¡¯antica Grecia che si suppone che esista uno stretto legame fra l¡¯intestino e il cervello. Medici e filosofi pensavano infatti che i disturbi d¡¯origine mentale, come per esempio ansia e depressione, fossero riconducibili a una disfunzionalit¨¤ della bile nera nel sistema gastroenterico. Negli ultimi anni la ricerca scientifica si ¨¨ concentrata molto sullo studio dei microrganismi intestinali (microbiota) ed ¨¨ arrivata anche a coniare un termine, psicobioma, che indica proprio l¡¯asse formato da quest¡¯organo con il cervello.
PSICOBIOMA: ECCO COME I BATTERI COMUNICHEREBBERO COn iL CERVELLO
¡ª ?Gli studi scientifici svolti negli ultimi vent¡¯anni hanno permesso di approfondire le caratteristiche del microbiota intestinale, ossia dell¡¯insieme di microrganismi (per la maggior parte batteri) che popolano quest¡¯organo e il cui peso pu¨° raggiungere i due chili. Nell¡¯interessante articolo ¡°Meet the psicobiom¡±, pubblicato su Science nel 2020, viene descritto come alcuni batteri presenti nel tratto intestinale possono influenzare il sistema nervoso, chiamando quest¡¯asse psicobioma. Pur non essendo riusciti a comprendere del tutto i meccanismi su cui si basa la comunicazione dell¡¯intestino con il cervello e viceversa, i ricercatori hanno messo in evidenza alcune ¡°vie¡± attraverso cui i due organi si ¡°parlano¡±. I batteri intestinali producono numerose molecole simili a ormoni e neurotrasmettitori, sostanze tramite cui le cellule cerebrali comunicano fra loro e che sembra possano giungere al cervello attraverso alcuni percorsi messi in evidenza dallo studio citato¡± spiega la professoressa Anna Ogliari, associato di Psicologia Clinica all¡¯Universit¨¤ Vita-Salute San Raffaele di Milano.
LE VIE DI COMUNICAZIONE DELLO PSICOBIOMA
¡ª ?I neurotrasmettitori e gli ormoni secreti dal microbiota intestinale potrebbero arrivare fino al cervello tramite i vasi sanguigni. Oppure i segnali lanciati dai batteri dell¡¯intestino potrebbero raggiungere il cervello attraverso il nervo vago, che va dalla testa fino all¡¯addome. Inoltre, se non in equilibrio il microbiota favorisce l¡¯attivazione di meccanismi infiammatori, che hanno effetti anche sul sistema nervoso centrale. A sua volta, tramite il nervo vago il cervello potrebbe comunicare con il microbiota, confermando o modificando il segnale prodotto da quest¡¯ultimo. ¡°Dunque, da un lato le sostanze secrete dai batteri dell¡¯intestino possono arrivare al cervello e dall¡¯altro il cervello pu¨° influire sulla produzione di tali sostanze da parte del microbiota¡± sottolinea la professoressa Ogliari. Un recente studio svolto al Laureate Institute for Brain Research di Tulsa (Usa) e pubblicato su Nature Communications ha consentito di individuare, grazie all¡¯utilizzo di una capsula vibrante ingerita dai partecipanti, le aree dell¡¯intestino da cui partono la maggior parte degli stimoli che raggiungono il cervello.
GLI EFFETTI DELLA COMUNICAZIONE INTESTINO-CERVELLO
¡ª ?Lo psicobioma, ossia la relazione tra il microbiota intestinale e il cervello, ¨¨ molto importante. In base al tipo di comunicazione che si instaura tra i due organi pu¨° infatti crearsi un circolo virtuoso o un circolo vizioso. Lo psicobioma potrebbe favorire o ridurre la possibilit¨¤ di comparsa di alcune patologie piuttosto comuni, quali ansia, depressione e malattia di Alzheimer, ma anche di alcune meno diffuse, come i disturbi alimentari e quelli dello spettro autistico. Sembra infatti che problemi psicologici quali ansia e depressione siano pi¨´ frequenti in persone con alti indici infiammatori, che sono favoriti dall¡¯alterazione dell¡¯equilibrio del microbiota. ¡°Alla luce di ci¨°, una volta chiariti meglio i meccanismi su cui si fonda la comunicazione fra intestino e cervello si potrebbero studiare terapie farmacologiche per riportare in equilibrio il microbiota intestinale con l¡¯obiettivo di curare malattie psichiche¡± osserva la professoressa Ogliari. In base agli studi effettuati finora (che, occorre ribadirlo, sono ancora preliminari), per mantenersi in buona salute, prevenendo i disturbi elencati, bisognerebbe seguire stili di vita sani, in modo da abbassare gli indici infiammatori e ridurre lo stress fisico e psichico. In quest¡¯ottica, ¨¨ utile seguire una dieta varia e di stampo mediterraneo, ricca di frutta, verdura e fibre.
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