Per ora ¨¨ stato approvato dalla Food and Drug Administration (FDA) americana. E presto arriver¨¤ anche in Europa, con un carico di speranze: il lecanemab ¨¨ un nuovo farmaco per l'Alzheimer che ha dimostrato negli studi clinici di essere in grado di rallentare il declino cognitivo nei pazienti nelle prime fasi della malattia. 
Il farmaco, che sar¨¤ venduto con il nome Leqembi, ¨¨ un'infusione di anticorpi monoclonali da somministrare ogni due settimane. Ed ¨¨ stato approvato in un percorso accelerato, che consente l'approvazione anticipata di nuovi farmaci che "riempiono un'esigenza medica insoddisfatta". Saranno le aziende produttrici ora a condurre ulteriori studi clinici per confermare i benefici del farmaco o rischiare la rimozione dal mercato. Ma l¡¯approvazione FDA non scontata offre una rinnovata speranza dopo ripetuti fallimenti nel trovare trattamenti efficaci. ?Questa opzione terapeutica ¨C si legge nella nota dell¡¯ente ¨C ¨¨ l¡¯ultima terapia per mirare e influenzare il processo patologico alla base dell¡¯Alzheimer, invece di trattare solo i sintomi della malattia?. Si prevede che il farmaco sar¨¤ all¡¯attenzione dei regolatori europei a partire da marzo. 

Nuovo farmaco per l¡¯Alzheimer: lo studio. Alla fine di settembre, Eisai e Biogen, le societ¨¤ che hanno sviluppato il farmaco, hanno annunciato che  uno studio clinico  di fase 3 su 1.795 pazienti ha scoperto che Leqembi ha  rallentato il declino cognitivo nelle persone che lo hanno ricevuto del 27%  dopo 18 mesi. La FDA ha detto venerd¨¬ che prevede di rivedere presto i dati della fase 3. Sebbene non sia una cura, il farmaco mira a rallentare la progressione della malattia rimuovendo dal cervello i grumi di beta-amiloide, a lungo ritenuti dagli scienziati una delle principali cause della malattia. Un piccolo vantaggio, a detta degli esperti, ma prezioso perch¨¦ permetterebbe di dare ai pazienti pi¨´ tempo per stare con la famiglia e altri cari. 

Le attese. Ma prima di cantar vittoria, il Leqembi deve ancora superare lo scoglio degli effetti collaterali, non trascurabili: almeno 3 decessi possono essere collegati al farmaco dopo che i pazienti hanno manifestato gonfiore o emorragia cerebrale (ma l¡¯azienda lo ha smentito). Secondo i dati dello studio di fase 3 dell'azienda, circa il 12,6% dei pazienti che hanno ricevuto il farmaco ha manifestato edema cerebrale, rispetto a solo l'1,7% di quelli del gruppo placebo. In un rapporto pubblicato sul New England Journal of Medicine, la produttrice del farmaco ha ribadito la necessit¨¤ ?di studi pi¨´ lunghi per determinare l¡¯efficacia e la sicurezza del farmaco in caso di Alzheimer precoce?. E nel foglietto illustrativo del farmaco vengono riportati i possibili effetti avversi grave come edema e emorragia celebrale, in particolare per chi utilizza farmaci fluidificanti per il sangue. Ma Ivan Cheung, CEO di Eisai, ¨¨ "fiducioso¡± che i benefici del farmaco superino i suoi rischi.

Alzheimer: dagli USA un farmaco che rallenta la malattia

Alzheimer: dagli USA un farmaco che rallenta la malattia

La FDA americana ha approvato un farmaco che sembra rallentare la comparsa dei sintomi di Alzheimer nelle prime fasi della malattia. Presto anche in Europa.?

Eugenio Spagnuolo

? appena stato approvato dalla Food and Drug Administration (FDA) americana. E presto arriver¨¤ anche in Europa, con un carico di speranze: il Lecanemab ¨¨ un nuovo farmaco per l'Alzheimer che, negli studi clinici, ha dimostrato di essere in grado di rallentare il declino cognitivo nei pazienti nelle prime fasi della malattia. Il farmaco, che sar¨¤ venduto con il nome Leqembi, ¨¨ un'infusione di anticorpi monoclonali da somministrare ogni due settimane ed ¨¨ stato validato in un percorso accelerato, che consente l'approvazione anticipata di nuovi farmaci che "assolvono a un'esigenza medica insoddisfatta".?

Saranno le aziende produttrici, ora, a dover condurre ulteriori studi clinici per confermare i benefici del farmaco o rischiare la rimozione dal mercato. Ma l¡¯approvazione FDA, non scontata, offre una speranza dopo ripetuti fallimenti nel trovare trattamenti efficaci. ?Questa opzione terapeutica ¨C si legge nella nota dell¡¯ente ¨C ¨¨ l¡¯ultima terapia per mirare e influenzare il processo patologico alla base dell¡¯Alzheimer, invece di trattare solo i sintomi della malattia?.?Si prevede che il Leqembi sar¨¤ all¡¯attenzione dei regolatori europei a partire da marzo.?

alzheimer nuovo farmaco

Nuovo farmaco per l¡¯Alzheimer: lo studio

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Alla fine di settembre, Eisai e Biogen, le societ¨¤ che hanno sviluppato il Leqembi, hanno annunciato che secondo uno studio clinico di fase 3 su 1.795 pazienti il farmaco rallenterebbe il declino cognitivo nelle persone del 27% dopo 18 mesi.

Lungi dall'essere una cura, il farmaco mira infatti a rallentare la progressione della malattia rimuovendo dal cervello i grumi di beta-amiloide, a lungo ritenuti dagli scienziati una delle principali cause della malattia. Un piccolo vantaggio, a detta degli esperti, ma prezioso perch¨¦ permetterebbe di dare ai pazienti pi¨´ tempo per stare con i loro cari.?

Le attese

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Prima di cantar vittoria, il Leqembi deve comunque superare lo scoglio degli effetti collaterali, non trascurabili: secondo i dati dello studio di fase 3, circa il 12,6% dei pazienti che hanno ricevuto il farmaco ha manifestato edema cerebrale, rispetto a solo l'1,7% di quelli del gruppo placebo. E almeno 3 decessi sembrerebbero collegati al farmaco, dopo che i pazienti hanno manifestato gonfiore o emorragia cerebrale. L'azienda produttrice lo ha smentito, ma in un rapporto pubblicato sul New England Journal of Medicine, ha ribadito in ogni caso la necessit¨¤ "di studi pi¨´ lunghi per determinare l¡¯efficacia e la sicurezza del farmaco in caso di Alzheimer precoce". E nel foglietto illustrativo del farmaco vengono riportati i possibili effetti avversi grave come edema e emorragia celebrale, in particolare per chi utilizza farmaci fluidificanti per il sangue.

Un altro limite riguarda gli effetti nel tempo del Leqembi: gli esperti affermano che il farmaco non ferma la malattia, ma potrebbe ritardare il tasso di progressione. Anche per questo motivo ¨¨ stato approvato solo per i pazienti con lieve declino cognitivo o che si trovano nelle prime fasi dell'Alzheimer. Ma Ivan Cheung, CEO di Eisai, ¨¨ comunque "fiducioso¡± sui benefici del farmaco:?"La malattia ¨¨ devastante - spiega - e provoca grandi tumulti emotivi su tutte le famiglie coinvolte".

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