Oltre 200 colonie di batteri negli zaini termici usati dai rider per le consegne a domicilio: ¨¨ quello che emerge da uno studio condotto dal Gambero Rosso
Gordon Ramsey negli USA e Antonino Cannavacciuolo in Italia girano per i ristoranti per salvare delle vere e proprie Cucine da Incubo e nelle due versioni del format abbiamo visto spesso situazioni igieniche a limite del consentito. Il Gambero Rosso ha provato a guardare alla consegne a domicilio con una sorta di Delivery da Incubo e il risultato fa impressione: nei box del trasporto proliferano i batteri.?
analisi dei box del delivery
¡ª ?La rivista specializzata di enogastronomia Gambero Rosso, ha realizzato un'inchiesta dal titolo ¡°Batteri a Domicilio¡± in cui ha analizzato lo stato dei contenitori con cui ci arriva il cibo a casa. Sulla base dello studio condotto dal laboratorio SiLa di Roma, quei box che i rider trasportano sulle loro spalle spesso in bicicletta, monopattino o motorini, ospitano colonie di batteri. La rivista specializzata non esita a definire questa situazione un ¡°buco nella filiera del delivery¡± pensando alla sicurezza alimentare e all'igiene dei contenitori dove viene trasportato il cibo. Gambero Rosso sottolinea che ¡°le norme ci sono e anche stringenti, purtroppo per¨° le aziende di fatto non rispettano¡±.?
200 colonie di batteri
¡ª ?Il giornalista del Gambero Rosso spiega come anche se alla vista e all'olfatto tutto sembrasse perfettamente pulito, l'analisi del box ha portato alla luce la presenza di 200 colonie di batteri?sulle pareti e sul fondo del box. Maurizio Gaddi, che ha realizzato l'inchiesta, ha spiegato che per legge i diversi operatori del delivery devono far frequentare un corso su igiene e sicurezza alimentare ai propri rider. L'assenza di controlli favorisce problematiche come quelle riscontrate. Da contratto il rider deve mantenere i contenitori puliti operando la pulizia in modo quotidiano del proprio box attraverso l'uso di sapone e disinfettante.?
il controllo affidato agli stessi rider
¡ª ?Il problema ¨¨ che questa spesa finisce a carico dei rider, cos¨¬ come il controllo stesso del box. Cos¨¬ gli stessi rider ammettono di pulire il box una volta alla settimana, in media, ma anche di aver ricevuto dei corsi sommari e per lo pi¨´ virtuali. Senza considerare che ci sono spesso rider stranieri che comprendono poco l'italiano. Naturalmente questi batteri si annidano nel box in cui il cibo viene trasportato e potrebbero, eventualmente finire sui contenitori all'interno dei quali ci viene consegnato, ma non a contatto con il cibo, se, ovviamente, il contenitore ¨¨ chiuso in modo corretto e non ¨¨ improvvisato.?
lo studio del 2019
¡ª ?Nel 2019 fu la procura di Torino ad analizzare questi box con le ispezioni che furono effettuate il 16 febbraio 2020 a pochi giorni dal lockdown per il Covid-19. Gli ispettori trovarono confezioni ben sigillate ma altre aperte e quindi a rischio di contaminazioni. Non a caso il modo in cui il cibo ¨¨ conservato e arriva al cliente, rientra nei parametri di valutazione che vengono proposti agli utenti che possono cos¨¬ evidenziare delle problematiche riscontrate con una consegna.
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