Secondo il dottor Hagar Ibrahim, specialista in oftalmologia dell¡¯Ospedale di Liverpool, ¡°l¡¯occhio ¨¨ una finestra sul resto del corpo". Ecco tutte le patologie che si possono scoprire attraverso una visita oculisitica
Si dice che gli occhi siano lo specchio dell¡¯anima, ma secondo la scienza anche della salute. Tramite una visita oculistica, infatti, ¨¨ possibile non solo verificare lo stato di salute dei propri occhi, ma anche del resto del corpo. Secondo il dottor Hagar Ibrahim, specialista in oftalmologia dell¡¯Ospedale di Liverpool, ¡°l¡¯occhio ¨¨ una finestra sul resto del corpo, poich¨¦ con una visita oculistica si possono scoprire non solo le patologie oculari, ma anche quelle sistemiche¡±.
Quali malattie si possono scoprire
¡ª ?Esaminando i vasi sanguigni della retina e del nervo ottico, il medico pu¨° scoprire molto sulla salute generale di una persona in maniera non invasiva, rilevando segnali di altre malattie delicate come ipertensione, diabete, disturbi della tiroide e malattie neurodenegerative come il morbo di Alzheimer e la sclerosi multipla: ¡°L'infiammazione oculare pu¨° colpire molte parti dell'occhio e spesso pu¨° essere il primo segno di una malattia sistemica¡± ha spiegato il dott. Ibrahim a Medical News Today. Ad esempio, recenti studi hanno dimostrato che nel 10% della popolazione adulta si possono trovare segnali di ipertensione attraverso gli occhi: ci¨° avviene tramite un restringimento delle arterie della retina e con sintomi simili a quelli della retinopatia diabetica, come spiegato sempre a MTN dal dottor Philip Storey, specialista nei disturbi della retina dell¡¯Austin Retina Health, che poi aggiunge: ¡°Un esame della retina spesso riflette la gravit¨¤ di una malattia in tutto il corpo, e sarebbe bene svolgerlo almeno una volta ogni due anni, anche se non si hanno problemi di vista. Ovviamente si tratta solo di un primo passo, non si pu¨° fare affidamento soltanto sulla visita oculistica per valutare una malattia sistemica, poich¨¦ il danno che vediamo negli occhi pu¨° richiedere anni prima che si verifichi¡±.
Diabete
¡ª ?Il dottor Storey poi si ¨¨ concentrato principalmente sul diabete: ¡°? la malattia diagnosticata con pi¨´ frequenza tramite gli occhi. Tramite un esame della retina, controllando i cambiamenti dei vasi sanguigni al suo interno infatti si possono ottenere importanti indicazioni e indirizzare il paziente verso test pi¨´ specifici come quello della glicemia¡±. Non ¨¨ un caso, infatti, che uno dei principali rischi di questa malattia sia la retinopatia diabetica, che pu¨° anche portare alla cecit¨¤: ¡°In questi casi si interviene con terapie oculari localizzate come il trattamento laser iniezioni oculari intravitreali, correggendo i livelli di zucchero nel sangue, e con un corretto trattamento farmacologico. Questi interventi, uniti a uno stile di vita sano e a una dieta adeguata, possono portare alla regressione della retinopatia diabetica¡± spiega Ibrahim.
Sclerosi multipla e alzheimer
¡ª ?Tramite un accurato esame oculistico si pu¨° arrivare anche a cogliere segnali di malattie neurodegenerative, poich¨¦ ¡°il nervo ottico collega l'occhio al cervello ed ¨¨ quindi un'estensione del sistema nervoso centrale. ? l'unica parte del cervello che pu¨° essere chiaramente visualizzata esaminando la parte posteriore dell'occhio¡± spiega il dottor Ibrahim. "Partendo dal gonfiore o dall'infiammazione del nervo ottico ¨¨ possibile diagnosticare la Sclerosi Multipla. La neurite ottica infatti ¨¨ il primo sintomo nel 20% delle persone a cui viene successivamente diagnosticata la SM, sebbene possa indicare altri disturbi o addirittura essere il risultato di un'infezione virale o carenza di vitamine¡± continua l¡¯esperto, che poi spiega come lo stesso processo di analisi sia possibile per l¡¯Alzheimer: ¡°Lo screening retinico del morbo di Alzheimer ¨¨ una prospettiva importante nell'attuale ricerca medica. La retina ¨¨ costituita da pi¨´ strati di cellule neurali specializzate e ci sono prove evidenti che gli stessi cambiamenti che avvengono nel cervello possono verificarsi nella retina, consentendo potenzialmente lo screening dei pazienti per i primi segni del morbo di Alzheimer¡±.
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