Un recente studio pubblicato su "Neurology" ha dimostrato un importante collegamento tra il pi¨´ comune disturbo respiratorio notturno e alcune malattie cerebrovascolari e non solo
L¡¯apnea ostruttiva del sonno ¨¨ il pi¨´ comune disturbo respiratorio notturno, nel quale possono verificarsi diversi episodi di ostruzione parziale o completa delle alte vie respiratorie, disturbando la ventilazione notturna. Un recente studio pubblicato su Neurology ha collegato questi disturbi a un aumento del rischio di malattie cerebrovascolari, ictus, deterioramento cognitivo e Alzheimer.
Lo studio
¡ª ?I ricercatori hanno notato che forme pi¨´ gravi di apnea ostruttiva notturna e la riduzione del sonno profondo si associano ad anomalie della sostanza bianca, correlate a malattie cerebrovascolari e aumentando anche il rischio di declino cognitivo e ictus. ¡°Le anomalie della sostanza bianca aumentano con l¡¯invecchiamento e possono contribuire al declino cognitivo, alla demenza e all¡¯ictus. Poich¨¦ non esiste alcun trattamento per rallentare questo processo oltre alla prevenzione dei fattori di rischio, ¨¨ importante capire cosa pu¨° contribuire al loro sviluppo prima che esso avvenga¡± ha spiegato a Medical News Today il dottor Diego Carvalho, neurologo della Mayo Clinic di Rochester, Minnesota, e autore principale dello studio.
Il collegamento
¡ª ?¡°Nel nostro studio ¨C prosegue Carvalho - abbiamo scoperto che l'apnea notturna grave e la diminuzione del sonno profondo erano associate a pi¨´ anomalie della sostanza bianca. I risultati della ricerca sollevano la possibilit¨¤ che gli interventi sulla qualit¨¤ del sonno possano prevenire la progressione dei problemi della sostanza bianca. Sebbene esistano gi¨¤ prove convincenti che l'apnea notturna sia coinvolta nelle anomalie della sostanza bianca, bisogna ulteriormente lavorare per capire il ruolo potenziale del sonno a onde lente (quello che definiamo ¡°sonno profondo¡±) nella salute della sostanza bianca¡± conclude il dottore.
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