Guardare il Giro d'Italia fa venire voglia di pedalare, ma l'approccio alla bici deve essere ragionato e seguire criteri precisi. L'esperto ci spiega come rimettersi in sella dopo mesi o anni di inattivit¨¤
Partenza da Budapest, arrivo all'interno dell'Arena di Verona: ¨¨ il Giro d¡¯Italia 2022, ventuno tappe, una media di 164 chilometri per tappa da percorrere in 23 giorni. Sulla scia dell¡¯entusiasmo da Giro, alcuni potrebbero rimettersi in sella dopo anni di stop. In questi casi, ¨¨ raccomandabile frenare l¡¯entusiasmo:?preparazione e prevenzione nel ciclismo sono sinonimi. Ne parliamo con Vittorio Di Giacomo, ortopedico responsabile di traumatologia sportiva di Humanitas San Pio X, che spiega: "Lo sforzo e lo stress continui a cui ¨¨ sottoposto l¡¯apparato muscolo scheletrico di un ciclista, che per pi¨´ giorni di seguito percorre in media oltre 160 chilometri con varie difficolt¨¤ e dislivelli, non ¨¨ paragonabile a quello di un ciclista che percorre la stessa distanza in una gara singola".?
Ciclismo e infortuni
¡ª ?I ciclisti professionisti seguono una preparazione muscolare e atletica, hanno routine di allenamenti e sedute di fisioterapia che gli amatoriali difficilmente riescono a seguire. "Il ciclismo ¨¨ lo sport con il pi¨´ alto numero di infortuni all¡¯anno sia tra i professionisti che tra gli amatori: i ciclisti sono esposti a un elevato rischio di traumi ad alto impatto alla clavicola, polso e gomito a causa delle alte velocit¨¤, per il fatto di gareggiare in gruppo e in ogni condizione meteo e stradale che aumenta ancor di pi¨´ il rischio di incidenti. Inoltre, sono frequenti lesioni da sovraccarico funzionale specie al rachide lombare e cervicale, a causa della postura in bicicletta, con?mal di schiena e dolore al collo. Infine, le lesioni da overuse, specie al ginocchio, e crampi,?dolore muscolare da iperproduzione di acido lattico, sono situazioni molto comuni dovute, spesso, a un set up della bici non adatto o ad una performance non all¡¯altezza della propria preparazione fisica e atletica".?
Non solo gambe
¡ª ?Nel ciclismo non conta solo la preparazione e la ¡°gamba¡±, ma anche il set up della bici:??altezza della sella, distanza sella-manubrio, lunghezza delle pedivelle, larghezza del manubrio, oltre all¡¯alimentazione, alla forma fisica e psicologica, e alla salute generale del ciclista. Nonostante un set up eseguito a regola d¡¯arte, ¨¨ piuttosto frequente che i disturbi continuino e che la motivazione a proseguire con le uscite in bici cali. "Questo accade perch¨¦ il nostro apparato muscolo scheletrico non ¨¨ mai perfettamente simmetrico e possono essere presenti disallineamenti e lunghezze diverse degli arti che, nel ciclismo, sono responsabili di sovraccarichi all¡¯anca, alla schiena, disturbi articolari e dolore. Se il fastidio ¨¨ passeggero, cio¨¨ si risolve prima dell¡¯uscita successiva in bici e non torna, la causa pu¨° essere un sovraccarico dovuto a un percorso pi¨´ impegnativo rispetto al proprio livello di allenamento. Se non passa, ¨¨ importante valutarne la causa e trovare insieme allo specialista ortopedico la migliore strategia per tornare in sella, che sia un percorso riabilitativo, di preparazione atletica o una valutazione biomeccanica per definire un set up della bici personalizzato".
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