l'allarme
Febbre dengue nel Torinese: l¡¯allerta sanitaria dopo un caso d¡¯infezione
Un possibile caso di febbre dengue ¨¨ stato segnalato dal Servizio di riferimento regionale di Epidemiologia al Comune di Moncalieri, nel torinese, riguardo una persona di ritorno dal Sudamerica. Dopo aver presentato sintomi sospetti, l¡¯uomo ¨¨ stato visitato e le analisi hanno riscontrato tracce compatibili con il virus trasmesso dalle zanzare. Immediato l¡¯intervento dei sanitari che si sono attivati per ulteriori esami precauzionali; le sue condizioni sono buone. Sono state inoltre avviate le procedure di disinfestazione nel raggio di 200 metri dal luogo di residenza dell¡¯uomo, incluso l'ospedale Santa Croce. Non sono stati riscontrati altri casi ma i trattamenti continueranno fino a domani. Durante gli accertamenti, ¨¨ stata trovata un'infestazione di zanzare in un orto, gi¨¤ trattata dai tecnici dell¡¯Istituto per le Piante da Legno e l¡¯Ambiente (IPLA), ma non vettori della malattia.
cos'¨¨ il dengue
¡ª ?Il dengue ¨¨ una malattia infettiva causata da un virus trasmesso dalle zanzare. Si manifesta con febbre alta, mal di testa, dolori muscolari e articolari, eruzioni cutanee e talvolta sanguinamenti. Il decorso pu¨° essere lieve o grave, a seconda della forma clinica e della presenza o meno di eventuali complicazioni. Il problema principale ¨¨ che non esiste un trattamento specifico, n¨¦ vaccini; si pu¨° solo tentare di alleviare i sintomi con farmaci antipiretici e analgesici, idratazione e molto riposo. La prevenzione si basa sul controllo delle zanzare vettori e sulla protezione personale dalle punture. Il dengue ¨¨ una malattia endemica in molte regioni tropicali e subtropicali del mondo, dove contagia circa 390 milioni di persone ogni anno. L'Organizzazione Mondiale della Sanit¨¤ (OMS) stima che circa la met¨¤ della popolazione mondiale sia a rischio di contrarre il dengue, il che ha un enorme impatto sulla salute pubblica, sull'economia e sullo sviluppo sociale. Per questo motivo, l'OMS ha varato una strategia globale per ridurre la mortalit¨¤ e la morbilit¨¤ causate dal dengue entro il 2030. In Italia, spiega IPLA, il ¡°vettore potenzialmente pi¨´ competente per il DENV ¨¨?Aedes albopictus, meglio conosciuta come ¡®zanzara tigre¡¯¡±. Introdotta nel 1990 e attualmente stabile e diffusa in tutto il paese fino a quote collinari, soprattutto nei centri abitati, stagionalmente pu¨° raggiungere densit¨¤ molto elevate tali da consentire la trasmissione locale del virus laddove introdotto nella stagione propizia. In Italia c¡¯¨¨ finora stato un solo focolaio di trasmissione autoctona del virus, avvenuta nel 2020 in Veneto (comune di Montecchio Maggiore) con una decina di casi.¡±
zanzare triplicate nel 2023
¡ª ?Nel 2022, solo in Europa, sono stati segnalati 1.133 casi e 92 decessi causati da infezione da virus del Nilo occidentale, di cui 1.112 contratte in territorio UE. ? il numero pi¨´ alto di casi dall'anno del picco dell¡¯epidemia, nel 2018. Solo in Italia, si sono registrati oltre 700 casi di infezione e 51 decessi. Il problema ¨¨ che la quantit¨¤ di zanzare in circolazione continua ad aumentare. Secondo?Gioia Capelli, direttrice dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, il loro numero quest'anno ¨¨ triplicato rispetto al 2022. La proliferazione delle zanzare pu¨° causare gravi malattie come la Chikungunya, il?Dengue e la febbre del Nilo. La zanzara tigre e quella egiziana sono le pi¨´ pericolose, con la seconda diventata una presenza fissa anche in Italia. La direttrice dell'Ecdc, Andrea Ammon, afferma che "ci aspettiamo pi¨´ casi, ed eventualmente decessi, da malattie come Dengue, Chikungunya e febbre del Nilo occidentale". L'aumento delle temperature medie e il clima caldo umido?possono incidere sulla proliferazione delle zanzare e accelerare il ciclo vitale degli insetti e dei patogeni. L¡¯unica strada per contenere il fenomeno ¨¨ dunque la prevenzione: ¡°Gli sforzi devono concentrarsi sui modi per controllare le popolazioni di zanzare, migliorare la sorveglianza e applicare misure di protezione individuale¡±.
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