IL FOCUS
Riabilitazione muscolo-scheletrica: perch¨¦ donne e uomini dovrebbero seguire ¡°percorsi¡± diversi
Per alcuni versi, il futuro della medicina sembra essere gi¨¤ tracciato. Per quanto riguarda le cure, l¡¯orientamento ¨¨ quello di arrivare a fornire a ciascun individuo un trattamento personalizzato, pensato appositamente per lui, proprio come un abito cucito su misura. In pratica, l¡¯obiettivo non ¨¨ curare la malattia, bens¨¬ curare ogni singolo malato in modo specifico. Un passo importante in questa direzione ¨¨ quello che si vuol compiere con l¡¯affermazione della ¡°medicina di genere¡±. Vediamo in che cosa consiste.
MEDICINA DI GENERE: NON CONTA SOLO IL SESSO
¡ª ?Con il concetto ¡°medicina di genere¡± non si fa riferimento alla semplice differenza di sesso, perch¨¦ questa espressione ha un¡¯accezione pi¨´ ampia. ¡°Infatti, mentre il sesso ¨¨ una caratteristica codificata nel Dna, il genere si riferisce alla propria identit¨¤ fenotipica, che comprende anche fattori comportamentali, psicologici, sociali e culturali. Infatti, questi fattori potrebbero spiegare le differenze nell¡¯insorgenza di condizioni e/o lesioni muscolo-scheletriche, oltre ai fattori sessuali, biologici, ormonali e anatomici¡± chiarisce la dottoressa Silvia Gianola, fisioterapista e ricercatrice dell¡¯Unit¨¤ di Epidemiologia Clinica dell¡¯Irccs Ospedale Galeazzi-Sant¡¯Ambrogio di Milano. Per diverse ragioni, la maggior parte delle ricerche scientifiche ¨¨ svolta su uomini e ci¨° ¨¨ penalizzante per le donne, perch¨¦ non ¨¨ scontato che soluzioni valide per il sesso maschile siano altrettanto efficaci in quello femminile e viceversa. Riuscire a individuare in tutti gli ambiti della salute le cure migliori in termini di genere-specifico rappresenterebbe un primo passo verso la completa affermazione della medicina di genere.??
CROCIATO ANTERIORE E SINDROME FEMORO-ROTULEA: DUE INFORTUNI ¡°ROSA¡±
¡ª ?In ambito muscolo-scheletrico, la frequenza di lesioni al legamento crociato anteriore del ginocchio ¨¨ molto pi¨´ elevata nelle giovani donne rispetto ai coetanei uomini. Alla base di ci¨° vi sono differenze nel controllo biomeccanico e neuromuscolare di questa articolazione riconducibili non soltanto alla diversa anatomia. Secondo una revisione della letteratura scientifica che ha preso in considerazione 14 studi clinici, seguendo specifici programmi neuromuscolari per allenare la muscolatura, in modo da ottimizzare la biomeccanica del movimento, il corretto tempo di attivazione e la forza muscolare, le ragazze possono ridurre il rischio di infortunio addirittura del 67%. Un¡¯altra condizione a cui le donne sono maggiormente esposte rispetto agli uomini ¨¨ la sindrome femoro-rotulea, un disturbo che coinvolge l¡¯articolazione tra femore e rotula, causando dolore anteriore di ginocchio, con limitazioni nelle attivit¨¤ quotidiane e sportive. Tra i fattori predisponenti vi ¨¨ anche l¡¯aumentato valgismo dinamico nella donna. ¡°Nel sesso femminile, il rischio ¨¨ ancora pi¨´ alto se nel corso dell¡¯infanzia e dell¡¯adolescenza ci si ¨¨ cimentate in un solo sport. In questo caso, quindi, oltre al sesso gioca un ruolo fondamentale anche il contesto¡± osserva la dottoressa Gianola.
PREVENZIONE DI GENERE
¡ª ?Dopo aver riconosciuto gli effetti delle differenze di genere sulle condizioni e sulle lesioni, valutando la complessa interazione fra influenze biologiche, fisiologiche e sociali, ¨¨ dunque importante individuare fattori protettivi caratteristici di ogni sesso per sviluppare programmi di prevenzione specifici. ¡°Per uno stereotipo di genere, oggi alle donne sono proposti programmi di riabilitazione (e non solo) meno intensi rispetto a quelli proposti agli uomini. Anche la frequenza gioca un ruolo chiave. Infatti, alcuni studi affermano addirittura che programmi con sessioni di allenamento pi¨´ intenso (almeno 2 volte a settimana e superiori a 30 minuti) hanno fornito maggiori effetti preventivi e benefici alle giovani atlete¡± sottolinea la dottoressa Gianola. Considerando i potenziali rischi e i fattori protettivi, i programmi di prevenzione e/o riabilitazione dovrebbero essere personalizzati. Per esempio, andrebbe proposto un training differenziato nelle donne, alla luce del fatto che sono esposte a un rischio superiore, rispetto agli uomini, di andare incontro una lesione del legamento crociato anteriore per uno squilibrio fra la muscolatura anteriore e quella posteriore della coscia. Allo stesso modo, nel caso della sindrome femoro-rotulea il training potrebbe essere focalizzato maggiormente?sull'anca (in caso di debolezza della muscolatura di quest¡¯area del corpo) o sui movimenti di controllo dinamico del ginocchio come, per esempio, l¡¯atterraggio da un salto.
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