ONCOLOGIA
Tumore al cervello: sintomi iniziali, cure e probabilit¨¤ di sopravvivenza
I tumori al cervello costituiscono un insieme di neoplasie abbastanza variegato. In quest¡¯ambito ¨¨ innanzitutto importante far distinzione fra quelli che hanno origine direttamente nel sistema nervoso centrale (tumori primitivi) e quelli che invece nascono al di fuori di tale organo, che viene raggiunto successivamente (metastasi encefaliche). I primi, che nella maggior parte dei casi sono gliomi, sono molto meno frequenti dei secondi.
TUMORE AL CERVELLO: sintomi iniziali e MUTAZIONE IDH
¡ª ?Nell¡¯inquadramento dei tumori al cervello ¨¨ fondamentale anche un altro fattore: l¡¯eventuale presenza della mutazione dei geni Idh. Tale mutazione, che si osserva principalmente nei gliomi, ¨¨ caratteristica delle forme giovanili della malattia, mentre ¨¨ molto raro che si osservi nei casi che interessano adulti e anziani. Il sintomo d¡¯esordio tipico dei tumori con mutazione Idh sono le crisi epilettiche. ¡°Circa il 30% delle volte si arriva alla diagnosi prima della manifestazione di questo sintomo, spesso eseguendo Tac o risonanze magnetiche a causa di traumi o persistenti mal di testa. Prima dello sviluppo della malattia o della crisi epilettica iniziale, di frequente i pazienti mostrano disturbi del comportamento, problemi di attenzione e alterazioni delle funzioni cognitive superiori¡± spiega il professor Lorenzo Bello, responsabile dell¡¯¨¦quipe di Neurochirurgia Oncologica dell¡¯Irccs Ospedale Galeazzi - Sant¡¯Ambrogio di Milano. Questi tumori hanno una crescita lenta e spesso sono localizzati nelle strutture elettricamente pi¨´ irritabili dell¡¯encefalo. Proprio la lentezza dello sviluppo consente al sistema nervoso di riorganizzarsi dopo la comparsa della malattia fino a quando i circuiti cerebrali stressati danno origine alla crisi epilettica. Invece, nelle forme tipiche dell¡¯adulto il tumore al cervello cresce pi¨´ rapidamente e, a seguito dell¡¯effetto massa, si manifesta principalmente con deficit neurologici e mal di testa, mentre sono meno frequenti le crisi epilettiche.
TUMORE AL CERVELLO: DIAGNOSI E TRATTAMENTI
¡ª ?Oltre alla visita neurologica, per arrivare alla diagnosi di tumore al cervello sono necessari accertamenti strumentali quali la risonanza magnetica e la Pet (tomografia a emissione di positroni). Il trattamento della malattia prevede la partecipazione di un team multidisciplinare (di cui fanno parte il chirurgo, l¡¯oncologo, il radioterapista, lo psicologo e il neuropsicologo). ¡°Il primo trattamento ¨¨ chirurgico e ha due funzioni. Da un lato, l¡¯operazione consente di definire il profilo istologico molecolare che definisce diagnosi ed ¨¨ utile a impostare le successive cure. Dall¡¯altro, permette l¡¯asportazione della neoplasia, considerato che l¡¯entit¨¤ della resezione rappresenta di per s¨¦ un fattore prognostico molto importante, indipendentemente dal profilo isto-molecolare del tumore¡± prosegue il professor Bello. L¡¯asportazione del tumore va comunque bilanciata con il mantenimento dell¡¯integrit¨¤ funzionale dell¡¯encefalo, alla luce del fatto che i gliomi sono neoplasie che infiltrano il cervello, ben al di l¨¤ dei margini visibili alla risonanza magnetica. Negli ultimi tempi le metodiche di resezione, soprattutto quelle basate su tecniche di brain mapping, sono diventate sempre pi¨´ precise, ottimizzando tale bilanciamento.
LE METASTASI SONO QUASI SEMPRE LOCALI
¡ª ?La sopravvivenza varia molto in base al tipo di tumore al cervello. Se si interviene precocemente e grazie a un¡¯ampia asportazione, nelle forme Idh mutate il tempo libero dalla malattia medio supera gli 8-9 anni, con una percentuale di recidiva inferiore al 10%. A 15 anni dalla diagnosi circa il 70% dei pazienti conduce una vita normale. ¡°Purtroppo il quadro ¨¨ molto peggiore in caso di forme Idh non mutate. Intervenendo chirurgicamente e poi con cicli di chemioterapia o radioterapia ¨¨ possibile tenere la malattia sotto controllo per un paio di anni, quindi si ricorre ad altre terapie, grazie a cui una percentuale compresa fra il 30% e il 40% dei pazienti ¨¨ vivo a distanza di 3-4 anni dalla diagnosi¡± afferma il professor Bello. In genere, i tumori al cervello primitivi non danno luogo a metastasi al di fuori dell¡¯encefalo. Quelli secondari possono invece derivare da quasi tutti i tumori sistemici, principalmente da quelli alla mammella, al polmone e dal melanoma.
? RIPRODUZIONE RISERVATA