Le calcificazioni tendinee, articolari e muscolari possono colpire gli sportivi soprattutto in alcune sedi, come il tendine d'Achille. Ecco come riconoscerle e trattarle
Calcificazioni tendinee, muscolari, articolari: una parola che potrebbe spaventare. Ma che potrebbe designare una situazione meno grave di quanto si pensi. ¡°La calcificazione ¨¨ una deposizione di sali di calcio, solitamente ossalato di calcio, che si pu¨° avere in corrispondenza della struttura tendinea o del punto di inserzione del tendine: nel primo caso si parla di calcificazioni tendinee, nel secondo di calcificazioni peritendinee o articolari - spiega a Gazzetta Active il dottor Roberto Pozzoni, chirurgo ortopedico e medico dello sport, primario di Traumatologia dello sport e Chirurgia artroscopica all¡¯Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano - . Ci sono infine le calcificazioni muscolari, che si verificano, appunto, a livello dei muscoli¡±.
Calcificazioni tendinee, muscolari, articolari: la differenza
¡ª ?Diverse possono essere le localizzazioni delle calcificazioni. ¡°Le sedi pi¨´ frequenti sono le strutture tendinee all¡¯interno delle articolazioni, in particolare alla spalla - ci dice Pozzoni -. Sono infatti molto frequenti le calcificazioni nella cuffia dei rotatori, quell¡¯insieme di muscoli che partecipano ai movimenti di abduzione ed extrarotazione dell¡¯omero. Queste calcificazioni possono essere anche molto dolorose e possono portare alla lesione del tendine della cuffia dei rotatori. Non sono infatti infrequenti lesioni in associazione alle calcificazioni, soprattutto nel caso di calcificazioni che riguardano i tendini¡±. Sono invece meno gravi la calcificazioni articolari: ¡°In questo caso si tratta di depositi di calcio all¡¯esterno? del contesto del tendine, che dunque resta integro¡±. Ci sono poi le calcificazioni muscolari: ¡°Nella stragrande maggioranza dei casi sono legate ad un evento traumatico significativo del muscolo, ad una lacerazione della fibra muscolare, a cui consegue la deposizione di sali di calcio nella fibra e la formazione della calcificazione, ovvero di un ponte osseo che si interpone tra le fibre stesse", spiega l'ortopedico.
Calcificazioni muscolari e tendinee: i sintomi
¡ª ?Sia le calcificazioni muscolari sia quelle tendinee danno una sintomatologia solitamente evidente, dolorosa, e spesso riducono anche la funzionalit¨¤ del muscolo o del tendine: ¡°Nel caso delle calcificazioni muscolari, in particolare, nel punto in? cui vi ¨¨ il deposito di calcio il muscolo non riesce pi¨´ a contrarsi, ¨¨ rigido, calcificato - chiarisce Pozzoni -. In rari casi le calcificazioni sono talmente voluminose che si possono sentire anche alla palpazione¡±. .
Calcificazioni tendinee e muscolari: la diagnosi
¡ª ?La diagnosi delle calcificazioni avviene attraverso radiografia o risonanza magnetica, ma gi¨¤ da un semplice esame clinico si pu¨° avere un primo riscontro. ¡°Un dolore ad una articolazione come la spalla che sopraggiunge in maniera improvvisa senza essere legato ad un evento traumatico, lascia sempre il sospetto che sia dovuto ad una calcificazione. E una calcificazione, se ¨¨ data da ossalato di calcio o da microcristalli calcifici, ¨¨ facilmente visibile dalla radiografia, dal momento che si tratta di osso¡±, spiega Pozzoni.
Le cause delle calcificazioni tendinee e muscolari
¡ª ?A causare una calcificazione muscolare pu¨° essere soprattutto un evento traumatico. Ma questa non ¨¨ l¡¯unica causa delle calcificazioni. ¡°Alcune persone possono avere una predisposizione a depositare ossalato di calcio nel contesto dell¡¯articolazione. Inoltre anche microtraumi ripetuti possono determinare microlesioni da cui poi si forma una calcificazione tendinea o articolare¡±. Una differenza non da poco: ¡°La calcificazione intratendinea pu¨° portare alla lesione del tendine, quella peritendinea, vicino al tendine, o articolare, invece, non necessariamente va a lesionare il tendine¡±, sottolinea il chirurgo.
Calcificazioni: il trattamento
¡ª ?Il trattamento per le calcificazioni ¨¨ inizialmente di tipo conservativo: ¡°Consiste in fisioterapia, onde d¡¯urto focalizzate per ridurre il volume della calcificazione, oppure infiltrazioni ecoguidate che vanno a rompere la calcificazione¡±, spiega il dottor Pozzoni. Nel caso in cui non si ottengano risultati, si procede a livello chirurgico: ¡°In casi estremi, se la calcificazione ¨¨ dolorosa, d¨¤ limitazione funzionale e non si hanno benefici con il trattamento conservativo pu¨° essere necessario un intervento di asportazione della calcificazione. Se questa ha prodotto anche una lesione tendinea pu¨° seguire la riparazione del tendine¡±. Anche in questo caso diverso ¨¨ il trattamento delle calcificazioni muscolari: ¡°Raramente si interviene chirurgicamente, a meno che la calcificazione non sia in una posizione tale da essere molto dolorosa¡±, dice Pozzoni, che rassicura: ¡°Una calcificazione non ¨¨ grave ma pu¨° essere molto noiosa, limitare la funzionalit¨¤ dell¡¯arto e dare dolore. Molti sportivi ne soffrono, soprattutto di quella all¡¯inserzione del tendine di Achille. Ma con l¡¯adeguato trattamento si torna alla funzionalit¨¤ precedente¡±.
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