Aumenta l'incidenza di questa neoplasia nei pi¨´ giovani. Gli screening diventano sempre pi¨´ importanti
Il cancro al colon?rappresenta una delle principali sfide per la salute pubblica, con oltre 43.700 nuovi casi stimati ogni anno in Italia. Sebbene la malattia sia pi¨´ frequente tra i 60 e i 75 anni, negli ultimi anni si ¨¨ osservato un preoccupante aumento di diagnosi nei soggetti pi¨´ giovani, sotto i 50 anni. Si tratta di una crescita anomala, in controtendenza con il calo generale dell'incidenza osservato nella popolazione tra i 50 e i 69 anni grazie ai programmi di screening. Le cause di questo fenomeno non sono ancora del tutto chiare e sono oggetto di attive ricerche da parte degli scienziati, ma la buona notizia ¨¨ che la mortalit¨¤ legata al tumore del colon-retto ¨¨ in costante diminuzione, grazie ai progressi nella diagnosi precoce e nelle terapie.
Cancro al colon: i fattori di rischio
¡ª ?I fattori di rischio per lo sviluppo del tumore del colon-retto spaziano da quelli nutrizionali a quelli genetici e non ereditari, e comprendono:
- fattori nutrizionali:?dieta ad alto contenuto di grassi e proteine animali, e con poche fibre, ¨¨ associata a un aumento dei tumori intestinali. Al contrario, diete ricche di fibre, con abbondante consumo di frutta e vegetali, possono offrire una protezione. L'obesit¨¤ e il sovrappeso rappresentano ulteriori fattori di rischio, spesso correlati a uno stile di vita poco salutare;
- fattori genetici:?una predisposizione ereditaria al tumore del colon-retto pu¨° derivare da malattie come le poliposi adenomatose ereditarie e il carcinoma ereditario del colon-retto su base non poliposica. Queste condizioni, trasmesse geneticamente, costituiscono circa il 10% di tutti i tumori del colon-retto;
- fattori esterni:?et¨¤ avanzata, fumo, sedentariet¨¤, malattie infiammatorie croniche intestinali, ma anche pregressa storia di polipi o tumori del colon-retto sono fattori non ereditari che aumentano il rischio.
La presenza di uno o pi¨´ di questi fattori non implica l'inevitabilit¨¤ di sviluppare il tumore. Tuttavia, conoscere i fattori di rischio e adottare strategie correttive rappresenta un'arma fondamentale per la prevenzione.
Tumore al colon: i test da fare
¡ª ?Esistono diversi test di screening per il cancro al colon, ognuno con i suoi vantaggi e limitazioni. La scelta dell'uno o dell'altro dipende da diversi fattori, tra cui l'et¨¤, la storia familiare, le condizioni di salute generali e, non ultimo, le indicazioni del medico. Vediamo quali sono:
- colonscopia:?considerata il "gold standard" per la diagnosi precoce, ¨¨ un esame invasivo che permette di visualizzare direttamente l'interno del colon e del retto. Durante la procedura, il medico inserisce un sottile strumento flessibile dotato di telecamera per individuare eventuali polipi o anomalie. Se vengono scoperti dei polipi, ¨¨ possibile rimuoverli direttamente durante l'esame, riducendo cos¨¬ il rischio che possano evolvere in tumore. Tuttavia, la preparazione per la colonscopia richiede una pulizia intestinale completa che spesso risulta fastidiosa per il paziente;
- rest del DNA fecale: questo test si pu¨° effettuare comodamente a casa. Si raccoglie un campione di feci che viene poi analizzato in laboratorio per la presenza di sangue e mutazioni del DNA associate al cancro al colon-retto o a polipi precancerosi. Sebbene meno invasivo rispetto alla colonscopia, il test non permette di visualizzare direttamente l'interno del colon e potrebbe richiedere ulteriori accertamenti in caso di risultati positivi;
- test immunochimico fecale (FIT):?simile al test del DNA nelle feci, il FIT ¨¨ un esame non invasivo che si esegue a casa. Attraverso un kit, si raccoglie un campione di feci che viene analizzato in laboratorio alla ricerca di sangue occulto. Sebbene facile da eseguire (in pi¨´ non richiede prescrizione medica), il FIT ha una minore accuratezza rispetto al test del DNA nelle feci e pu¨° presentare falsi positivi;
- altri test di screening:?esistono altri esami diagnostici come la sigmoidoscopia, che permette di esplorare la parte inferiore del colon, o la colonscopia virtuale, che utilizza la TAC per ottenere immagini del colon. Tuttavia, questi test sono generalmente meno accurati della colonscopia o del test del DNA nelle feci e possono essere utilizzati in casi specifici o per pazienti che non possono sottoporsi a una colonscopia tradizionale.
quando sottoporsi ai test di screening
¡ª ?La tempestivit¨¤ nella diagnosi ¨¨ fondamentale per combattere efficacemente il cancro al colon-retto. Per questo motivo, sottoporsi regolarmente a test di screening ¨¨ cruciale, soprattutto a partire dai 45 anni per gli individui a rischio medio.
Chi ha una familiarit¨¤ con la malattia, una storia personale di polipi o malattie infiammatorie intestinali croniche, dovrebbe parlare con il proprio medico per stabilire un programma di screening personalizzato che potrebbe prevedere l'inizio dei test anche prima dei 45 anni, dai 35.
Non bisogna trascurare inoltre eventuali sintomi che destino allarme, come sangue nelle feci, diarrea o stitichezza persistenti, e cambiamenti nelle abitudini intestinali. In questi casi ¨¨ fondamentale rivolgersi tempestivamente al proprio medico per accertamenti approfonditi.
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