Il talco senza amianto finisce al secondo livello pi¨´ alto di certezza che una sostanza possa provocare tumori
I prodotti a base di polvere di talco, commercializzati a fini cosmetici a partire dagli ultimi anni del 1800 e rimasti in voga per un secolo per la loro capacit¨¤ di rendere la pelle pi¨´ liscia e profumata, sono finiti al centro di un enorme scandalo dopo una serie di cause che hanno visto legare il borotalco di Johnson & Johnson a una serie di casi di cancro alle ovaie negli Stati Uniti.
Solo di recente il colosso statunitense ha annunciato il pagamento di 6,5 miliardi di dollari per risolvere la maggior parte delle cause legali intentate da donne che si sono ammalate di cancro alle ovaie collegato all¡¯uso di prodotti a base di talco. Di fronte a questa risoluzione il possibile binomio talco e rischio cancro ¨¨ tornato al centro del dibattito e l'Organizzazione Mondiale della Sanit¨¤ ¨¨ nuovamente intervenuta sulla questione, provando a mettere un punto.
Il talco ¨¨ un probabile cancerogeno per l'uomo?
¡ª ?Il talco, commercializzato in cosmesi sotto forma di polvere e a lungo inserito in ciprie e fondotinta per la sua capacit¨¤ di assorbire sudore e sebo, ¨¨ stato oggetto di una lunga analisi da parte degli esperti della Iarc, l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell'Organizzazione mondiale della sanit¨¤, e la conclusione ¨¨ stata chiara e concisa: il talco che non contiene amianto ¨¨ da considerare come un "probabile cancerogeno per l'uomo".
Le novit¨¤ emerse dalle analisi dell'OMS
¡ª ?La valutazione della Iarc, condotta da 29 esperti inclusi gli italiani Sara De Matteis, Dario Consonni, Alessandro Gualtieri, Simona Panzacchi, Caterina Facchin e Federica Madia, ha portato a un cambiamento non di poco conto: il talco non contenente amianto, precedentemente inserito nel Gruppo 2B della classificazione IARC delle sostanze cancerogene, quello in cui sono presenti gli agenti e le sostanze possibilmente cancerogene per l'uomo, ¨¨ stato spostato nel Gruppo 2A, quello delle sostanze probabilmente cancerogene. Il talco che contiene amianto, invece, resta nel Gruppo 1 delle sostanze cancerogene insieme, tra gli altri, al plutonio e al catrame di carbone, cos¨¬ come i fumi della saldatura, il tabacco, gli oli minerali non trattati, la polvere di legno e le emissioni diesel.
Il talco senza amianto finisce cos¨¬ al secondo livello pi¨´ alto di certezza che una sostanza possa provocare tumori insieme a sostanze come il diazinone, il dimetilsolfato e gli steroidi anabolizzanti, virus come quello del papilloma umano e circostanze espositive come il consumo della carne rossa, le emissioni della frittura ad alte temperature, il consumo di bevande con temperatura oltre i 65 gradi e la lavorazione del vetro.
¡°Dopo aver esaminato attentamente la letteratura scientifica disponibile, il gruppo di lavoro ha classificato il talco come probabilmente cancerogeno per l'uomo (gruppo 2A) sulla base di una combinazione di evidenze limitate per il cancro negli esseri umani (ovaie), sufficienti per il cancro negli animali da esperimento e forti prove meccanicistiche che il talco presenta caratteristiche chiave degli agenti cancerogeni nelle cellule primarie umane e nei sistemi sperimentali", spiega l'Iarc.
Numerosi studi, si legge nelle conclusioni dell'agenzia dell'OMS, "hanno dimostrato costantemente un aumento dell'incidenza del cancro ovarico in chi auto-segnala l'uso di polveri per il corpo nella regione perineale". Occorre per¨° sottolineare che "nella maggior parte degli studi non ¨¨ stato possibile escludere la contaminazione del talco con amianto" e per questo motivo gli esperti dell'Iarc puntualizzano che "non ¨¨ stato possibile stabilire pienamente un ruolo causale per il talco nell'associazione con i tumori".
? RIPRODUZIONE RISERVATA