post covid
Obesit¨¤ e disturbi alimentari, tra body shaming e body positivity: il 'peso' della pandemia
Obesit¨¤, sovrappeso, patologie metaboliche, disturbi del comportamento alimentare: tra le eredit¨¤ lasciate dalla pandemia di Covid e dalle misure con cui ¨¨ stata gestita troviamo anche queste. ¡°Ci sono molti dati disponibili, pubblicati, a riguardo - dice a Gazzetta Active la professoressa Simona Bertoli, docente di Nutrizione Umana e Dietoterapia presso l¡¯Universit¨¤ degli Studi di Milano e responsabile clinico dei Centri Obesit¨¤ Lombardi e del Servizio Day Hospital e Mac Obesit¨¤ di Auxologico Ariosto, oltre che coordinatrice dell¡¯unit¨¤ operativa di Nutrizione clinica dell¡¯Auxologico Citt¨¤ Studi ICANS (Poliambulatorio Nutrizionale del Centro Internazionale per lo Studio della Composizione Corpore), un poliambulatorio di alta specializzazione per i problemi di sovrappeso, obesit¨¤, sindrome metabolica e in generale per tutti gli aspetti nutrizionali nato dalla collaborazione tra Istituto Auxologico IRCCS e Universit¨¤ degli Studi di Milano.
Covid, obesit¨¤ e mortalit¨¤
¡ª ?¡°Durante la pandemia di Covid ¨¨ emerso da subito che i soggetti obesi avevano un maggior rischio di contagio ma soprattutto di complicanze respiratorie gravi. Questo ha anche portato alla luce un aspetto dell¡¯obesit¨¤ non solo come malattia cronica ma anche come malattia con un impatto diretto sulla mortalit¨¤ e non solo nel lunghissimo periodo, dal momento che aumenta il rischio di diabete e patologie cardiovascolari. Proprio questo aspetto prima sottovalutato ha aumentato l¡¯attenzione dei pazienti obesi nei confronti della loro malattia. Cosa non da poco, se si considera che solo il 20% circa dei pazienti obesi si cura¡±. E se con il Covid l¡¯obesit¨¤ si ¨¨ palesata per quella che realmente ¨¨, ovvero una malattia e un fattore di rischio discriminante, proprio durante la pandemia il?cibo ¨¨ stato visto come uno dei pochi 'mezzi' di conforto, con il conseguente aumento di peso generalizzato. ¡°Durante la pandemia ed in particolare durante le fasi acute del lockdown c¡¯¨¨ stato un incremento del peso della popolazione generale anche oltre i 4 kg legato all¡¯aumento della sedentariet¨¤ ma anche dell¡¯ansia e della paura, oltre che al cambiamento di abitudini alimentari e alla maggiore possibilit¨¤ di mangiare durante il giorno¡±, ricorda la professoressa Bertoli.
La pandemia di Covid e i pazienti obesi
¡ª ?E se Covid e lockdown hanno fatto metter su peso anche a chi prima non aveva mai lottato con la bilancia, a far fronte ad aumentati problemi sono stati anche i pazienti obesi in cura, o che si erano sottoposti ad un intervento di chirurgia bariatrica, oltre a coloro che soffrivano di disturbi del comportamento alimentare. ¡°La pandemia di Covid e i lockdown che ne sono seguiti hanno portato all¡¯interruzione delle cure dei pazienti affetti da obesit¨¤ e disturbi del comportamento alimentare, che solitamente hanno visite ambulatoriali periodiche. Una delle conseguenze ¨¨ stata la mancanza di un monitoraggio costante dell¡¯andamento della terapia, oltre che la modifica della terapia stessa. L¡¯unico aspetto positivo ¨¨ stato lo sdoganamento della telemedicina nell¡¯ambito delle malattie metaboliche, dove non si era mai fatta prima telemedicina¡±.
La pandemia di Covid e i disturbi alimentari
¡ª ?I vari lockdown hanno avuto un impatto importante anche sui pazienti con disturbi del comportamento alimentare, come anoressia e bulimia: ¡°Su questi pazienti ha inciso molto anche lo stato emotivo che si ¨¨ venuto a creare in seguito all¡¯isolamento sociale e all¡¯interruzione completa di tutte le attivit¨¤ giornaliere, molto importanti in et¨¤ adolescenziale - sottolinea la professoressa Bertoli -. Anche l¡¯ansia e la paura di contagio e della malattia hanno influito. Tutta questa serie di fattori ha favorito non tanto lo sviluppo quando la slatentizzazione di disturbi in fase preclinica in adolescenti e giovani adulti, portando ad un aumento di casi. Ma ¨¨ stato un periodo molto difficile anche per chi gi¨¤ soffriva di dca, considerato anche che i percorsi semi residenziali per pazienti con anoressia o bulimia sono stati interrotti, e il ritorno a casa, in situazioni problematiche, ha creato non pochi problemi¡±.
Obesit¨¤ e disturbi alimentari, tra body shaming e body positivity
¡ª ?Una delle poche conseguenze benefiche degli ultimi due anni ¨¨ stata una certa attenzione volta alla body positivity, proponendo modelli di fisico pi¨´ 'curvy', dalle forme pi¨´ morbide. L¡¯equilibrio tra il promuovere un corpo non eccessivamente magro e il non incentivare un 'liberi tutti' che pu¨° portare a sovrappeso e obesit¨¤ ¨¨ per¨° molto delicato. ¡°Il body shaming ¨¨ la derisione della persona affetta da obesit¨¤ ed ha a che fare la visione dell¡¯obesit¨¤ come una colpa. In ambito clinico stiamo sempre pi¨´ cercando di dare seguito a quello che ¨¨ stato il primo passo in questo ambito del governo italiano, che nel 2019 ha dichiarato l'obesit¨¤ come malattia. Si ¨¨ trattato di un atto innovativo, a cui per¨° non ¨¨ stato dato seguito fino ad ora con uno specifico codice esenzione per malattia e definito specifici Lea (Livelli essenziali di assistenza). E questo non ¨¨ un dettaglio, poich¨¦ chiarire che l¡¯obesit¨¤ ¨¨ un malattia ¨¨ il primo passo per iniziare a dire che chi ne soffre non va deriso ma curato, e che esistono delle cure che possono favorire il controllo della malattia¡±, chiarisce la dietologa.
L¡¯obesit¨¤ come malattia
¡ª ?Che l¡¯obesit¨¤ sia una vera e propria malattia ¨¨ stato evidenziato da diversi studi condotti negli ultimi vent¡¯anni, sottolinea la professoressa Bertoli: ¡°In questo lasso di tempo i meccanismi fisiopatologici che spiegano l¡¯obesit¨¤ sono stati ben identificati ed ¨¨ emerso che esiste una forte predisposizione genetica che determina delle modificazioni importanti nella regolazione del circuito fame-saziet¨¤ e quindi della capacit¨¤ di regolare il proprio comportamento alimentare - spiega la dietologa -. Poi ¨¨ chiaro che tutti questi meccanismi impattano sull¡¯ambiente obesogenico: si pu¨° avere la predisposizione genetica, la disregolazione del circuito fame-saziet¨¤, ma se si vive in condizioni in cui non ha cibo a disposizione nemmeno il soggetto con predisposizione potr¨¤ mangiare. Come per il diabete?cos¨¬ per l¡¯obesit¨¤ perch¨¦ ci sia la malattia ci deve essere anche un ambiente obesogenico che la favorisce. Il paziente obeso deve difendersi da questo ambiente obesogenico, ma questo non ¨¨ sufficiente per guarire. Nella terapia di tutte le malattie cronico-degenerative il ruolo attivo del paziente nella cura ¨¨ fondamentale. Se per¨° non si spiega al paziente che si tratta di una malattia ¨¨ difficile che questi capisca che si trova in una situazione grave. D¡¯altro canto oggi non c¡¯¨¨ body shaming sulla magrezza eccessiva perch¨¦ si ¨¨ portati a pensare che molto magro non sia poi cos¨¬ male, mentre si ¨¨ portati a giudicare negativamente il soggetto obeso, ma sono entrambi soggetti malati. Anche l¡¯anoressia ¨¨ una malattia fisica, organica e psicologica¡±. Dall¡¯esperienza della pandemia e del ruolo sempre pi¨´ riconosciuto delle malattie metaboliche e dei dca ¨¨ nato il poliambulatorio Auxologico Citt¨¤ Studi ICANS: ¡°La peculiarit¨¤ del centro ¨¨ che arriva da una lunga esperienza di ricerca con lo specifico obiettivo di impostare un approccio terapeutico il pi¨´ possibile di precisione sulla base non solo di una diagnosi nutrizionale ma anche di tutti gli aspetti comportamentali legati allo stile di vita e alle complicanze metaboliche, per seguire il paziente in modo molto personalizzato - spiega la professoressa Bertoli -. Il centro ha poi sviluppato anche competenze sull¡¯elaborazione di piani dietetici speciali per pazienti con patologie rare di tipo neurologico e neurometabolico, come le epilessie farmaco resistenti e la atrofia muscolare-spinale, patologie che hanno bisogno di terapie dietetiche ad hoc, per cui fare una dietoterapia speciale diventa parte integrante del percorso di quei pazienti¡±.
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