"Chi ha caratteristiche come l¡¯obesit¨¤ e l¡¯ipertensione deve stare pi¨´ attento", sottolinea a Gazzetta Active il professor Lorenzo Dagna
I dati sul contagio da coronavirus che arrivano dagli Stati Uniti mostrano come il virus, oltreoceano, colpisca molto anche i giovani. Un?report dei CDC americani (i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie) segnala che circa il 40 per cento dei pazienti ricoverati in ospedali per Covid-19 hanno meno di 55 anni. E qualcuno ha ipotizzato un legame proprio con l¡¯obesit¨¤.
Pu¨° essere cos¨¬? "E¡¯ una teoria che tiene. Spesso i pazienti ricoverati sono sovrappeso. Ma ¨¨ difficile dimostrarlo", spiega a Gazzetta Active il professor Lorenzo Dagna, primario di Immunologia, reumatologia, allergologia e malattie rare dell¡¯IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano. "Diciamo che c¡¯¨¨ una disproporzione, ma va ricordato che ci sono anche persone non in sovrappeso ricoverate con sintomi gravi. Inoltre c¡¯¨¨ un'ampia letteratura scientifica che dice che le persone sovrappeso con grasso addominale tendono ad essere infiammate, e questo potrebbe forse, da un punto di vista teorico, spingerle di pi¨´ verso la seconda fase dell¡¯infezione da coronavirus. Quella che sembra dipendere molto meno dal virus e assai pi¨´ dalla risposta immunitaria nei confronti del virus, la fase della polmonite grave che pu¨° portare al decesso del paziente per insufficienza respiratoria".
Quindi avere il BMI (body mass index, l'indice di massa corporea) alto ¨¨ un fattore di rischio?
"Probabilmente s¨¬. Anche se va detto che l¡¯obesit¨¤ non ¨¨ una patologia cos¨¬ frequente in Cina, dove l'epidemia ¨¨ nata. Per questo sar¨¤ interessante studiare i dati sui contagi nei Paesi occidentali come gli Stati Uniti. Il primo report formale uscito sugli Usa arriva da una rianimazione di Seattle. L¨¬ ¨¨ morto il 50% dei pazienti intubati, una cifra altissima. E¡¯ perch¨¦ sono obesi? Non si sa. Al momento ¨¨ solo un'ipotesi, per dirlo bisogna avere dei dati e comunque anche in quel caso si genererebbero solo ipotesi".
Anche il diabete, che ¨¨ un altro fattore di rischio, come l¡¯obesit¨¤ ¨¨ legato all¡¯infiammazione¡
"E¡¯ noto che i pazienti ricoverati molto spesso, purtroppo, al di l¨¤ delle complicanze infettive della polmonite e dell'infiammazione, muoiono di trombosi ed embolie polmonari, tutti disturbi favoriti, tra l¡¯altro, dall¡¯ipertensione e dall¡¯obesit¨¤. E¡¯ difficile capire quanto valga l'uno e l¡¯altro, ma ¨¨ chiaro che esistono queste situazioni che al momento ¨¨ corretto valutare come situazioni di particolare pericolo e preoccupazione. Quindi chi presenta queste patologie deve stare pi¨´ attento degli altri".
Un indice glicemico alto pu¨° essere un fattore di rischio?
"Lo stiamo valutando. E¡¯ plausibile".
Il microbiota, la cosiddetta flora batterica intestinale, ha un ruolo nell'infezione, o nel proteggere dall'infezione?
"Un microbiota pro infiammatorio pu¨° innescare paradossalmente pi¨´ facilmente talune risposte. Ma in una malattia che se non trattata uccide in pochi giorni, onestamente penso che per manipolare il microbioma sia un po¡¯ tardi. Casomai lo si pu¨° fare prima e vedere se si hanno poi forme meno gravi. Non certo, per¨°, quando uno ¨¨ in dispnea".
Ci sono dei consigli che pu¨° dare a livello di prevenzione?
"Sicuramente chi ha caratteristiche come l¡¯obesit¨¤ e l¡¯ipertensione deve stare pi¨´ attento, perch¨¦ queste patologie in qualche modo sembrano favorire forme pi¨´ gravi di malattia. Prenda spunto da tutto questo per iniziare ad avere un'alimentazione pi¨´ sana, a fare, nei limiti del possibile, un po¡¯ di attivit¨¤ fisica, per predisporre, in generale, il suo corpo a reagire meglio".
Quando finir¨¤ tutto questo?
"Quando qualcuno trover¨¤ un vaccino efficace ed espandibile su larga scala. Altrimenti il coronavirus ci accompagner¨¤ per un po¡¯ di tempo, magari in forma pi¨´ mitigata, magari con meno malati, ma tutto questo andr¨¤ avanti".
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