Quanto caldo possiamo sopportare? La risposta della scienza
Nei giorni in cui l'Italia ¨¨ avvolta dal caldo torrido di El Nino, con temperature sopra la media, la domanda su quanto caldo possa sopportare un essere umano non ¨¨ affatto peregrina. E quest'anno forse abbiamo anche la risposta, grazie ad alcuni scienziati inglesi che hanno scoperto qual ¨¨ il nostro limite massimo di sopportazione del calore. O, per dirla in termini scientifici, la nostra "temperatura critica superiore" (UCT).?Una questione che va ben oltre l'estate: capire a quali temperature il metabolismo umano inizia ad aumentare e come varia tra le persone pu¨° avere implicazioni per il lavoro, lo sport, la medicina e i viaggi.
Quanto caldo possiamo sopportare?
ˇŞ ?La ricerca in corso presso l'Universit¨¤ di Roehampton (UK), basandosi su uno studio precedente, ha rivelato che la temperatura critica superiore per gli esseri umani, si attesta tra 40ˇăC e 50ˇăC. Dove il gap di ben 10 gradi nasconderebbe la differente capacit¨¤ degli individui a reagire ad ambienti "non ottimali", come hanno spiegato i ricercatori alla conferenza del centenario SEB 2023 della Society for Experimental Biology.?
Quanto caldo possiamo sopportare: lo studio
ˇŞ ?Analizzando le reazioni di un gruppo di volontari, con un elettrocardiografo, il professor Lewis Halsey e il suo team hanno scoperto che il tasso metabolico a riposo, una misura di quanta energia consuma il corpo umano, si alza e di molto quando siamo esposti al caldo e all'umidit¨¤. E quando raggiungiamo temperature al di sopra dell'UCT comincia a risentirne la funzione cardiaca, sebbene gli effetti varino a seconda dell'et¨¤ e della forma fisica. "Abbiamo riscontrato alcuni notevoli cambiamenti nelle risposte della funzione cardiaca al calore tra categorie di persone, soprattutto tra i sessi", spiega Halsey. "Vale a dire che uomini e donne mostrano alcune differenze fondamentali nelle loro risposte cardiovascolari al caldo".?Lo studio precisa che a 40ˇă c'¨¨ una variazione di ben il 35% del tasso metabolico rispetto al riposo nella zona termoneutrale - la temperatura in cui il corpo non deve lavorare per generare o disperdere calore - che ¨¨ compresa tra 28 e 32ˇăC.
In pratica, secondo Halsey e il suo team, quando il nostro corpo ¨¨ sottoposto a una temperatura tra 40ˇă e 50ˇă, avremo bisogno di una maggiore quantit¨¤ di energia per "funzionare", e l'effetto di questo dispendio potrebbe manifestarsi attraverso sintomi come il respiro pi¨´ affannoso e l'aumento della frequenza cardiaca. E se il corpo non riesce a liberarsi del calore in eccesso - una condizione nota come?stress da calore?- la temperatura interna aumenta, il che potrebbe provocare confusione, nausea, vertigini, mal di testa o svenimenti.?
conclusioni
ˇŞ ?Il prossimo passo degli scienziati inglesi sar¨¤ capire in che modo le differenze tra persone possono rendere pi¨´ o meno resistenti a temperature critiche. "Stiamo costruendo costantemente un quadro su come il corpo risponde allo stress da calore, quanto pu¨° essere adattabile, i limiti di tali adattamenti e, soprattutto, quanto sono diverse le risposte tra gli individui", conclude Halley. "In un mondo che si riscalda, questa conoscenza diventa sempre pi¨´ preziosa".
? RIPRODUZIONE RISERVATA