Demenza: alcuni batteri intestinali possono aiutare a trovare una cura

La Demenza a corpi di Lewy (detta anche DLB) è una delle più comuni forme di demenza, che purtroppo non ha ancora una cura. Si chiama così perché è causata da depositi anormali di alfa-sinucleina, una proteina del cervello fondamentale nella trasmissione dei segnali tra i neuroni. Questi depositi, detti appunto “corpi di Lewy” portano a un declino del pensiero, del ragionamento e della memoria. Uno studio portato avanti da un gruppo di ricercatori dell’Università di Nagoya, in Giappone, ha identificato alcuni batteri intestinali che giocano un ruolo importante nello sviluppo – e forse anche nella cura - della demenza: prima di tutto il Bifidobacterium, la cui carenza può essere una delle cause dello sviluppo di questa patologia. Anche altri batteri sono però fondamentali per lo studio di una possibile cura, come la Collinsella e il Ruminococcus. In realtà, già dei precedenti studi avevano dimostrato che i microrganismi presenti nell’intestino potevano essere coinvolti nelle malattie neurodegenerative, ma non era stato possibile capire quali.

Lo studio

I ricercatori hanno analizzato i microrganismi presenti nell’intestino dei pazienti affetti da Demenza a corpi di Lewy, e hanno riscontrato in tutti una diminuzione di Bifidobacterium rispetto ai livelli normali: questi batteri aumentano la produzione di una proteina chiave che supporta la crescita, lo sviluppo e la salute dei neuroni, quindi una loro diminuzione può essere associata al declino cognitivo?portato da questa patologia. Per questo, capire come evitare questo calo della presenza bifidobacterium potrebbe aiutare a trattare la DLB.

gli altri batteri

Tra gli altri microrganismi coinvolti bisogna considerare anche il Ruminococcus e la Collinsella: sono batteri intestinali che trasportano un enzima che regola l'infiammazione in una regione del cervello chiamata substantia nigra, che produce dopamina, la cui carenza causa – ad esempio – il morbo di Parkinson. Infatti, la dopamina è carente nel morbo di Parkison, malattia nella quale invece non viene registrato questo aumento di Ruminococcus e Collinsella e che infatti ha un decorso molto più rapido dal punto di vista dei problemi motori. I ricercatori hanno anche trovato delle somiglianze tra i batteri intestinali coinvolti nella malattia di Parkinson e la DLB. In entrambe le malattie, i batteri Akkermansia, che degradano la mucosa intestinale, sono aumentati. Inoltre, i batteri che producono acidi grassi a catena corta sono diminuiti, ed è un dato fondamentale perché questi producono delle cellule che svolgono un ruolo fondamentale nella regolazione del sistema immunitario, sopprimendo la neuroinfiammazione.

tra parkinson e dlb: un aiuto comune

"La presenza di batteri intestinali unici per la demenza a corpi di Lewy può spiegare perché alcuni pazienti sviluppano il morbo di Parkinson e altri sviluppano prima la DLB" ha spiegato il professor Kinji Ohno, uno dei principali autori dello studio: "La normalizzazione dei batteri anomali condivisi tra DLB e morbo di Parkinson può ritardare lo sviluppo di entrambe le malattie. Il miglioramento del microbiota intestinale è un trampolino di lancio nel trattamento della demenza. Le nostre scoperte potrebbero aprire la strada alla scoperta di terapie nuove e completamente diverse".