Non solo sport e sonno: i dispositivi indossabili potranno presto individuare la malattia fino a 7 anni prima della comparsa dei sintomi
La malattia di Parkinson ¨¨ una patologia neurodegenerativa che colpisce sempre pi¨´ persone nel mondo. Si tratta di un¡¯affezione difficile da diagnosticare tempestivamente a causa della mancanza di sintomi chiari, soprattutto nelle fasi iniziali. La tecnologia per¨° pu¨° venirci in aiuto grazie agli accelerometri contenuti negli smartwatch, che possono intercettare i disturbi del sonno e del movimento potenzialmente associati alla malattia. Un recente studio pubblicato su Nature Medicine dimostra che i dati registrati dagli smartwatch possono fornire indicazioni preziose per la diagnosi precoce del Parkinson.
Che cos'¨¨ il parkinson
¡ª ?Il Parkinson ¨¨ una malattia?che colpisce il sistema nervoso centrale, causando una progressiva perdita di controllo dei movimenti e altre funzioni vitali. Si stima che in Italia ci siano circa 300.000 persone affette da questa patologia, che si manifesta prevalentemente dopo i 60 anni, ma pu¨° anche colpire soggetti pi¨´ giovani. Le cause non sono ancora del tutto note, ma si ritiene che siano legate a una combinazione di fattori genetici, ambientali e stili di vita. La malattia si sviluppa quando le cellule nervose che producono la dopamina, un neurotrasmettitore essenziale per la regolazione dei movimenti, iniziano a morire. La carenza di dopamina nel cervello altera il normale funzionamento dei circuiti nervosi responsabili della coordinazione motoria.
la malattia oggi
¡ª ?La diagnosi della malattia di Parkinson avviene attraverso l'osservazione dei sintomi e l'esclusione di altre patologie che potrebbero causare problemi simili. Tuttavia, la diagnosi precoce della malattia di Parkinson ¨¨ spesso difficile a causa della mancanza di indicatori chiari nella sua fase iniziale. I sintomi tra l'altro possono anche cambiare nel tempo e da persona a persona. I pi¨´ comuni sono il tremore a riposo, la rigidit¨¤ muscolare, la lentezza dei movimenti e la difficolt¨¤ a mantenere l'equilibrio. Altri possono riguardare la sfera cognitiva, emotiva, comportamentale e autonoma, come la depressione, l'ansia, l'insonnia, la stipsi, la disfunzione erettile e la perdita di olfatto. Non esiste una cura definitiva per il Parkinson: i trattamenti farmacologici e non farmacologici puntano a controllare i sintomi e a?migliorare la qualit¨¤ di vita dei pazienti. Tra i farmaci pi¨´ usati ci sono quelli che aumentano i livelli di dopamina nel cervello o che ne mimano gli effetti. Tra inon farmacologici, invece, trovano largo impiego la fisioterapia, la logopedia, la terapia occupazionale e la stimolazione cerebrale profonda.
una malattia progressiva
¡ª ?Si tratta purtroppo di una malattia cronica e progressiva, che richiede un'assistenza continua e personalizzata da parte di un'¨¦quipe multidisciplinare di specialisti. In questo senso, il ruolo dei familiari e dei caregiver ¨¨ fondamentale per sostenere i pazienti nel loro percorso terapeutico e nella gestione delle sfide quotidiane. In questo quadro, la diagnosi precoce della malattia di Parkinson pu¨° offrire numerosi benefici per coloro che ne sono affetti, tra cui una migliore gestione della malattia, una prognosi migliore, e la partecipazione a studi clinici mirati.
la diagnosi precoce ¨¨ importante
¡ª ?La diagnosi del Parkinson avviene spesso quando la malattia ¨¨ gi¨¤ in fase avanzata e il 50-70% dei neuroni legati alle funzioni motorie ¨¨ compromesso. Identificare in fase iniziale i sintomi della malattia potrebbe invece consentire ai pazienti di essere inseriti in studi clinici finalizzati alla definizione di protocolli di terapia pi¨´ mirati e, si spera, efficaci. L'Universit¨¤ di Cardiff ha condotto una ricerca su oltre 103.000 persone tra i 40 e i 49 anni, utilizzando la UK Biobank, una grande banca dati accessibile a enti e universit¨¤. La ricerca ha valutato la possibilit¨¤ di usare gli smartwatch per riconoscere i primi segnali della malattia di Parkinson. I test preclinici hanno mostrato che i metodi basati sul machine learning applicati a questi dati sono stati pi¨´ affidabili nel diagnosticare la malattia rispetto ai metodi tradizionali, come le analisi del sangue, i fattori genetici e i sintomi riportati dai pazienti. Alcuni dei segnali registrati dagli smartwatch sono infatti risultati correlati alla presenza o alla futura comparsa della malattia di Parkinson, come alcuni problemi motori e del sonno. Con molti anni di anticipo sulla malattia conclamata.
quando sar¨¤ disponibile?
¡ª ?Lo studio ha dimostrato che basta letteralmente una settimana di dati per rivelare le alterazioni motorie tipiche della malattia di Parkinson fino a sette anni prima che i sintomi diventino evidenti. Ci¨° potrebbe permettere di intervenire con terapie appropriate e tempestive, e di rallentare in modo significativo la progressione della malattia. Le potenzialit¨¤, insomma, ci sono tutte, ma ci vorr¨¤ ancora del tempo. Gli smartwatch non sono ancora uno strumento diagnostico definitivo e richiedono ulteriori approfondimenti per verificare la loro accuratezza e affidabilit¨¤. Nonostante questo, la tecnologia degli smartwatch si conferma come un potenziale alleato nella prevenzione e nel monitoraggio della malattia di Parkinson.
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