Il carcinoma mammario ¨¨ molto diffuso e per curarlo al meglio ¨¨ fondamentale diagnosticarlo precocemente. I consigli della dottoressa Antonietta Ancona
In Italia, il tumore al seno (o carcinoma mammario) rappresenta il primo tumore sia per incidenza sia per mortalit¨¤ fra le donne. Nel nostro Paese lo scorso anno erano circa in 800mila a convivere con questa malattia e solo nel 2022 le nuove diagnosi sono state 55.700. Anche per via dei sempre maggiori controlli, la diffusione di tale carcinoma ¨¨ in crescita. Parallelamente, per¨°, si sta riducendo la mortalit¨¤ legata a questa patologia. Da un lato ci¨° ¨¨ dovuto ai progressi nelle terapie e dall¡¯altro all¡¯aumento delle diagnosi precoci. In occasione del Mese della Prevenzione del Tumore al Seno vediamo quali sono le misure pi¨´ efficaci per ridurre i rischi di comparsa della malattia.
tumore al seno e prevenzione
¡ª ?In tema di prevenzione ¨¨ importante distinguere tra primaria e secondaria. La prima fa riferimento ad azioni utili a evitare lo sviluppo della malattia, mentre la seconda consiste sostanzialmente nella diagnosi precoce. Per quel che riguarda il tumore al seno, ¨¨ possibile una prevenzione primaria solo per i casi su base genetica, che per¨° rappresentano circa il 7% del totale. ¡°Su pazienti ben selezionate, con numerosi casi di carcinoma mammario in famiglia e che si sono sottoposte a un test che evidenzia una determinata mutazione genetica si pu¨° optare per una sorveglianza personalizzata, che prevede controlli con una cadenza minima di 6 mesi, o per una mastectomia profilattica, procedura che abbatte le possibilit¨¤ di comparsa della malattia del 95%¡± sottolinea la dottoressa Antonietta Ancona, responsabile della Senologia dell¡¯Ospedale Santa Maria di Bari. Per quanto le mutazioni genetiche rappresentino un fattore di rischio molto elevato, interessano per¨° un numero limitato di donne.
l'et¨¤ e i fattori di rischio
¡ª ?Il principale fattore di rischio per il tumore al seno ¨¨ l¡¯invecchiamento: l¡¯incidenza massima si registra infatti nella fascia d¡¯et¨¤ fra i 50 e i 69 anni, con un recente aumento considerevole di casi fra i 40 e i 50 anni. Altri elementi predisponenti sono l¡¯obesit¨¤, stili di vita scorretti (fumo, sedentariet¨¤, dieta non equilibrata), terapie ormonali protratte e lesioni precancerose della mammella. ? importante dunque modificare le abitudini che possono favorirne lo sviluppo, ma anche una prevenzione secondaria, che dovrebbe iniziare fin da ragazze con l¡¯autopalpazione delle mammelle, cos¨¬ da prendere confidenza con il proprio seno. ¡°I controlli programmati dovrebbero cominciare ai 35 anni con la visita di un senologo e un¡¯ecografia al seno, mentre a partire dai 40 anni ci si dovrebbe sottoporre a una mammografia. A seconda della conformazione della mammella questo esame va ripetuto ogni anno o ogni due¡± spiega la dottoressa Ancona. Fin da adolescenti e nel periodo fra un controllo e l¡¯altro ¨¨ opportuno monitorare con l¡¯autopalpazione le condizioni del seno, rivolgendosi a un medico in presenza di addensamenti, noduli, retrazioni o sanguinamenti dal capezzolo. Va inoltre prestata attenzione anche all¡¯eventuale ingrossamento di linfonodi all¡¯altezza dell¡¯ascella. Per quanto non vadano trascurati, dolori alla mammella raramente sono causati da tumori.
aspettativa di vita
¡ª ?Grazie alla diagnosi precoce e a terapie sempre pi¨´ efficaci nei confronti del tumore al seno, oggi la sopravvivenza a 5 anni ¨¨ dell¡¯88%, mentre quella a 10 anni ¨¨ di circa l¡¯80%. Dopo la diagnosi di carcinoma mammario ¨¨ importante rivolgersi a strutture specializzate quali le breast unit. In questi centri si ¨¨ seguiti da un team multidisciplinare e c¡¯¨¨ un¡¯attenzione verso le pazienti che non si limita alla guarigione clinica. Per esempio, nei casi in cui sia necessaria una mastectomia oggi si interviene con la ricostruzione della mammella, con protesi e l¡¯eventuale rimodellamento della mammella controlaterale. Il supporto psicologico e l¡¯umanizzazione delle cure?sono altri due aspetti fondamentali nel percorso di queste donne. In alcuni centri sono presenti laboratori di ¡°bellezza¡±, dove estetiste insegnano alle donne come valorizzare la propria femminilit¨¤ durante la chemioterapia. ¡°Sotto l¡¯aspetto psicologico aiuta molto anche la medicina narrativa: raccontando il proprio vissuto, le donne operate di tumore al seno riducono la propria ansia e si riappropriano della loro vita, mentre quelle che leggono o ascoltano le loro storie trovano la forza per affrontare il percorso terapeutico che le attende¡± conclude la dottoressa Ancona.
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