I risvegli notturni sono frequenti soprattutto dopo i 40 anni. Ma da cosa dipendono? E come possiamo venirne a capo? Lo abbiamo chiesto a un'esperta
La sigla SMI forse non vi dir¨¤ nulla. Ma se soffrite di risvegli notturni, allora vi diventer¨¤ familiare. SMI ¨¨ l¡¯acronimo usato dalla scienza per definire l'insonnia da mantenimento del sonno (SMI), uno dei disturbi del sonno pi¨´ frequenti e diffusi, soprattutto dopo i 40 anni. Ma da cosa dipendono i risvegli notturni e il sonno interrotto e come possiamo evitarli??
La ricerca sembra suggerire che stati di iper-eccitazione, tratti della personalit¨¤ e i cambiamenti di natura fisiologica possano contribuire all'insonnia. ¡°Il sonno svolge un ruolo fondamentale per la crescita e la maturazione del nostro corpo e del nostro cervello. Nel corso del sonno consolidiamo la memoria e i processi di apprendimento oltre a far crescere ossa e muscoli. ? facile quindi immaginare il perch¨¦ col tempo, man mano che il nostro cervello e il nostro corpo completano la loro maturazione, tali funzioni diventino meno necessarie e di conseguenza il nostro sonno possa diventare sempre meno profondo e possa ospitare sempre pi¨´ risvegli notturni¡±, spiega Giulia Milioli, specialista in neurologia, esperta in medicina del sonno e autrice del libro Il manuale del sonno. Come imparare a dormire per vivere meglio?(assieme ad Antonio Gracco e Francesca Milano, editore LSWR).??
Sonno interrotto nella mezza et¨¤: colpa delle preoccupazioni?
¡ª ?¡°Accanto a questo fisiologico cambiamento del sonno che in genere non provoca conseguenze sulla salute del nostro organismo - continua l¡¯esperta - si possono poi sviluppare delle alterazioni patologiche della sua qualit¨¤ e quantit¨¤, che si trascinano dietro pesanti conseguenze sulla nostra salute e sulle nostre performance diurne. Spesso ci portiamo a letto i pensieri della giornata che talora ci impediscono di addormentarci o ci risvegliano nel corso della notte¡±.
L¡¯ipereccitazione, dovuta a fattori psicologici o innati ¨¨ ritenuta una delle maggiori cause di risvegli notturni, secondo diversi studi. Studi di neuroimaging mostrano che livelli pi¨´ elevati di metabolismo cerebrale, a causa di stati di eccitazione persistenti, sono spesso collegati ai disturbi del sonno. Cos¨¬ come i marcatori di stress come la noradrenalina e i metaboliti dei corticosteroidi sono elevati negli insonni, forse riflettendo l'attivazione indotta dallo stress dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA) e del sistema nervoso simpatico. E la mezza et¨¤ pu¨° rendere gli individui pi¨´ suscettibili agli effetti di eccitazione dello stress, spiegando la maggiore prevalenza di insonnia in questa fascia di et¨¤.??
Insonnia risvegli notturni: quando dipende dai nostri comportamenti
¡ª ?"A volte per¨° sono i nostri comportamenti sbagliati a favorire la frammentazione del sonno notturno dopo una certa et¨¤¡±, ribatte Milioli. ¡°Esporsi, per esempio, alla luce brillante di PC, smartphone e tablet prima di coricarsi abbatte il livello di melatonina, l¡¯ormone che prepara il nostro cervello al sonno, e lo predispone quindi ad avere un sonno pi¨´ discontinuo e meno ristoratore. Se a questo aggiungiamo poi la tendenza a fare poca attivit¨¤ fisica durante la giornata, che ci porta a stancare meno il nostro fisico e ad accumulare meno propensione al sonno possiamo contribuire ancora di pi¨´ alla perdita di profondit¨¤ del nostro sonno. Ma attenzione: anche svolgere attivit¨¤ fisica intensa nelle ore serali per¨° pu¨° scontrarsi con la capacit¨¤ del nostro cervello di mantenere un sonno riposante, questo perch¨¦, per resistere alla fatica, il nostro organismo produce delle sostanze stimolanti che riducono la capacit¨¤ del nostro cervello di rilassarsi. Lo sforzo fisico determina inoltre un incremento della nostra temperatura corporea basale che inibisce la partenza del sonno notturno".
E l'alimentazione? "S¨¬, anche la dieta pu¨° influenzare negativamente il sonno notturno, l¡¯assunzione di alcolici serali o sostanze eccitanti come caffeina e nicotina pu¨° facilitare la comparsa di un sonno disturbato, anche cenare troppo o troppo tardi condiziona l¡¯attivit¨¤ del nostro sonno¡±.
Insonnia e risvegli notturni: cosa fare per evitarli?
¡ª ??¡°Per cercare di migliorare tali aspetti - raccomanda la dottoressa Milioli - risulta fondamentale prima di tutto attenersi alle buone regole d¡¯igiene del sonno cercando di rispettare i giusti comportamenti alimentari durante la giornata e soprattutto prima di coricarsi, evitare tutti quei comportamenti che ostacolano la partenza del sonno notturno come cenare tardi la sera, assumere sostanze psico-stimolanti o alcolici nelle ore antecedenti l¡¯addormentamento, ed evitare di esporsi alla luce brillante nelle ore pre-addormentamento. Se poi nonostante una corretta igiene del sonno il problema dovesse persistere, ¨¨ molto probabile che si possa essere sviluppata una patologia del sonno che sta condizionando tali risvegli e che quindi necessita di essere inquadrata e trattata in ambito specialistico, rivolgendosi ad un centro o ad un ambulatorio di medicina del sonno¡±.
Molteplici possono essere infatti le cause di risvegli notturni: la valutazione dei pazienti che si risvegliano durante il sonno potrebbe rivelare un disturbo respiratorio di cui il paziente stesso non ¨¨ a conoscenza come l'apnea ostruttiva del sonno e la sindrome da resistenza delle vie aeree superiori. Ma solo un esame approfondito potr¨¤ dire se ¨¨ cos¨¬ e stabilire una cura.?
Risvegli notturni: da cosa dipendono secondo le sta
tistiche
¡ª ?Una curiosit¨¤: secondo?uno studio sul sonno, le principali cause auto-riferite dei risvegli notturni sono 4 e includono:
- Necessit¨¤ di svuotamento vescicale (75%). Risveglio spontaneo, sensazione di sete, sentire un rumore (30-40%).
- Disturbo da parte di bambini, co-dormienti o dolori (10-20%).
- Fame o problemi respiratori (5%).
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