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Pericoli in vacanza: dalle vipere ai mirtilli velenosi, il vademecum per non correre rischi
Estate, tempo di vacanze. Ma al mare o in montagna quando si prova a staccare la spina dalle difficolt¨¤ della vita di tutti i giorni, ¨¨ necessario prestare attenzione ai tanti pericoli che si nascondono nella natura. Basta un gesto incauto per rovinarsi la vacanza e trascorrere in ospedale i giorni di riposo.
i rischi in vacanza
¡ª ?Durante un'escursione ¨¨ fin troppo facile incontrare una vipera e compiere un gesto sbagliato finendo per esser morsi dall'animale. Oppure si pu¨° incontrare un cespuglio con quelli che sembrano dei mirtilli ma in realt¨¤ sono bacche di piante velenose come stramonio o belladonna. Al mare, invece, ci si pu¨° imbattere in animali mai visti prima e trasportati dalle piante come vermi di fuoco barbuti, meduse gonfie e colorate simili a palloncini o giocattoli galleggianti. Il consiglio principale ¨¨ quindi quello di prestare sempre attenzione e non toccare (e ancora di pi¨´ non ingerire) quello che non si conosce.
le parole dell'esperto
¡ª ?Carlo Locatelli, direttore del Centro Antiveleni e Tossicologia Maugeri di Pavia, ha preparato una guida ai principali rischi delle vacanze: ¡°Le piante causano oltre 650 casi in un anno e per lo pi¨´ sono coinvolti bambini sotto i 14 anni; il morso di vipera fa registrare 180 casi ogni anni e in questo caso gli under 14 sono la minoranza¡±. Locatelli ha anche spiegato come ci siano circa 500 casi ogni anno legati ai ragni, ma ha anche detto che si tratta di un dato sottostimato, visto che il centro antiveleno viene chiamato solo nei casi di complicazioni. Il direttore del centro ha inoltre sottolineato come per loro sia importante avere immagini anche amatoriali della pianta o degli animali che hanno causato il problema per poter chiedere la consulenza di esperti.
Il finto mirtillo
¡ª ?Ma Carlo Locatelli mentre in guardia anche dai pericoli casalinghi. Infatti dopo la chiusura delle scuole e prima delle partenze per le vacanze, assistono a un'impennata di casi di bambini vittime di intossicazioni causati da prodotti che si trovano in casa come detersivi e saponi. I bambini sono i pi¨´ a rischio nelle passeggiate in montagna o in campagna perch¨¦ sono attratti dai colori e finiscono per ingerire bacche di stramonio ma anche i petali dei fiori che fortunatamente sono poco pericolosi. Locatelli rassicura, per¨°, come per le intossicazioni da stramonio, che crea una sindrome anticolinergica centrale, c'¨¨ un antidoto ed ¨¨ facilmente identificabile dai medici. Ci sono per¨° anche specifiche regionali per esempio in Sicilia si verificano intossicazioni da mandragora che viene scambiata per borragine.
le vipere
¡ª ?Le vipere sono un pericolo diffuso praticamente in tutta Italia tranne in Sardegna. La vipera, che ormai ha iniziato a mordere gi¨¤ da febbraio visti i cambiamenti climatici, attacca per¨° solo se disturbata. Per non farsi colpire quindi ¨¨ importante fare rumore e usare un bastone mentre si cammina. Il morso si riconosce per i due puntini che corrispondono alle zanne ma non sempre inietta il veleno ¡°secondo la statistica che abbiamo, il 50% dei morsi non sono avvelenati¡± ha spiegato Locatelli.
pochissimi ragni velenosi
¡ª ?La vipera ¨¨ il pericolo tossicologico numero uno in Italia fra gli animali. Locatelli ricorda come in Italia i ragni velenosi sono pochissimi, il pi¨´ pericoloso ¨¨ il Latrodectus, chiamato volgarmente malmignatta, ma in molti casi non ¨¨ frequente e in ogni caso si riconosce facilmente, ha 13 gocce rosse sulla schiena e colpisce per lo pi¨´ chi sta in ginocchio nei campi ma ¡°¨¨ rarissimo, uno o due casi l'anno¡±. L'Italia ¨¨ un Paese in cui la rabbia non ¨¨ diffusa ma l'arrivo di animali dall'estero come le volpi che valicano le montagne, pu¨° portare qualche caso. Quando si viene morsi l'importante ¨¨ fare il vaccino e trattare i pazienti con immunoglobine.
il vermocane
¡ª ?Diversi invece i pericoli del mare, soprattutto quelli non autoctoni e che sono portati dai cambiamenti climatici come il vermocane o verme di fuoco barbuto che finisce nelle reti dei pescatori e ha minacciosi aculei urticanti. Quando si viene in contatto con questo animale ¨¨ importante rimuovere gli aghetti e ¡°come primo trattamento usiamo l'acqua calda perch¨¦ riesce a inattivare alcune delle proteine e fa passare l'edema¡± spiega Locatelli. Nel Mediterraneo sono arrivate delle meduse, chiamate caravelle portoghesi, tipiche dei mari tropicali, che se si viene punti dai suoi tentacoli pu¨° provocare anche cardiotossicit¨¤. Sembrano oggetti carini e colorati ma in realt¨¤ sono pericolosissimi. Ci sono poi le tracine e in questo caso per evitare che il veleno si attivi basta gettare sulla parte acqua calda a 40-45 gradi.
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