Le linee guida dell'Istituto Superiore di Sanit¨¤ e i consigli del dottor Paganotti per affrontare il percorso verso la nascita di un figlio
? l'atto pi¨´ naturale che ci sia, ma dare alla luce un figlio pu¨° non essere semplice, complici anche l'et¨¤ sempre pi¨´ alta degli aspiranti genitori e i ritmi stressanti della vita di oggi. Il percorso verso la gravidanza prima e verso il parto poi ¨¨ fatto anche di tappe dal ginecologo, di esami e corretti abitudini di vita. Vediamo quali sono insieme al dottor Claudio Paganotti, ginecologo e consulente in sessuologia dell'Istituto Clinico Citt¨¤ di Brescia.
gli esami preconcezionali
¡ª ?Se si sta pensando di avere un figlio ci sono alcuni esami e controlli che sarebbe consigliabile fare. "Innanzitutto con un semplice prelievo ematico si valuta l'emocromo, per la presenza di un¡¯eventuale anemia. Sempre dall'esame del sangue ¨¨ bene vedere qual ¨¨ il gruppo sanguigno di entrambi i genitori - spiega il dottor Paganotti -. Quindi si fanno anche esami per diagnosticare eventuali malattie infettive come l'Hiv, l'epatite e la sifilide, ma anche la positivit¨¤ o meno alla rosolia e alla toxoplasmosi. Nel caso la mamma non abbia mai fatto la rosolia si valuter¨¤ se fare il vaccino, dal momento che questa malattia pu¨° mettere a rischio la salute del feto, mentre nel caso della toxoplasmosi una negativit¨¤ della mamma significher¨¤ particolari precauzioni nel consumo di carne cruda, insaccati, frutta e verdura cruda".
Gli esami da fare per avere un figlio
¡ª ??Se dopo qualche mese di tentativi non si resta incinta l'ultima cosa utile da fare ¨¨ preoccuparsi, perch¨¦ lo stress di certo non aiuter¨¤. "Sotto i 35 anni ulteriori esami sono previsti almeno dopo un anno di tentativi vani. Sopra i 35 anni ¨¨ opportuno iniziare anche dopo sei mesi", specifica il dottor Paganotti. "In questi casi, dunque, la donna si sottopone ai dosaggi ormonali per verificare l'ovulazione, mentre l'uomo si sottopone all'esame del liquido seminale. Si fa poi l'isterosalpingografia,?per vedere se le tube sono aperte oppure no. Nel caso di aborti spontanei ripetuti, ovvero di difficolt¨¤ non a raggiungere la gravidanza ma a portarla avanti, si fa l'analisi citogenetica o cromosomica, detta anche del cariotipo, esame che permette di visualizzare il corredo?cromosomico?e di individuarne eventuali anomalie di numero o di struttura. Eventualmente si pu¨° fare anche una isteroscopia?per controllare la presenza eventuale di setti, fibromi o polipi a livello della cavit¨¤ dell'utero. In seguito si valuter¨¤ con la donna la possibilit¨¤ di ricorrere alla fecondazione medicalmente assistita in centri specializzati".
Gli esami e i controlli da fare in gravidanza
¡ª ?Gli esami continuano anche durante la gravidanza. Entro la decima settimana, suggeriscono le linee guida dell'Istituto Superiore di Sanit¨¤, si fa una visita dal ginecologo per pianificare l'assistenza alla gravidanza. Tra l'ottava e la decima settimana un'ecografia ¨¨ necessaria per identificare la regolare evoluzione della gravidanza e appurare la vitalit¨¤ del feto. Tra la nona e la decima settimana sono consigliati degli esami del sangue analoghi a quelli suggeriti prima della gravidanza stessa, ovvero "emocromo completo per escludere presenza di anemia, glicemia per escludere la presenza di diabete, transaminasi per valutare la funzionalit¨¤ epatica. Si fanno poi screening per valutare l'immunit¨¤ a patologie infettive per il feto (toxoplasmosi, rosolia, epatite C e B, sifilide, Hiv)". Tra l'undicesima e la tredicesima settimana ¨¨ previsto il BiTest, test facoltativo e non invasivo che comprende un esame ecografico che misura la transulcenza nucale del feto (lo spazio presente dietro alla nuca) e un esame del sangue materno che misura due ormoni. Gli esiti dei due esami insieme stimano il rischio che il feto possa essere affetto da un'anomalia cromosomica come la sindrome di Down, di Edwards o di Patau. Tra la diciannovesima e la ventunesima settimana un'ecografia morfologica valuter¨¤ gli organi fetali e la dimensione del feto, mentre tra la ventottesima e la trentaduesima settimana ¨¨ prevista una ecografia della crescita o dell'accrescimento, che "monitora l'evoluzione delle dimensioni e il benessere del feto, la quantit¨¤ del liquido amniotico e la posizione placenta".
Verso la gravidanza, le abitudini di vita che possono aiutare
¡ª ?Anche alcune abitudini di vita possono aiutare la futura mamma e il nascituro. "Una dieta equilibrata, ricca di frutta e verdura e povera di sale insieme ad un'attivit¨¤ fisica aerobica leggera ma costante sicuramente aiutano a proteggere la donna dal rischio di diabete gestazionale e ipertensione durante la gravidanza - ricorda il dottor Paganotti -. L¡¯integrazione di acido folico protegge il feto dal rischio di spina bifida. E se il caff¨¨ pu¨° essere consumato, un buon sonno ¨¨ molto importante per la?futura mamma. E attenzione non solo a quelle malattie che possono mettere a rischio il feto: se la mamma si ammala e si debilita l'impatto arriver¨¤ inevitabilmente anche al feto. La salute della mamma ¨¨ la salute del piccolo che nascer¨¤".
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