Se si ¨¨ motivati e non si hanno problemi di salute, si pu¨° essere dimessi anche il giorno stesso dell¡¯operazione. La riabilitazione va iniziata subito
L¡¯innesto di una protesi d¡¯anca ¨¨ un intervento chirurgico dopo il quale molto spesso si riesce a tornare a condurre la stessa vita che si conduceva prima. Un esempio lampante ¨¨ quello di Andy Murray, che ¨¨ tornato a praticare tennis ad alto livello dopo essersi sottoposto a questa operazione. Proprio pochi giorni fa in Italia ¨¨ stato eseguito il primo impianto di tale protesi in regime di day surgery.
Quando serve una protesi d'anca
¡ª ?L¡¯intervento per il posizionamento di una protesi d¡¯anca si rende necessario quando i disturbi accusati dalla persona trovano corrispondenza negli esami strumentali. ¡°I pazienti che si sottopongono a questa operazione lamentano spesso difficolt¨¤ di deambulazione associata a un dolore all¡¯altezza dell¡¯inguine e, pi¨´ raramente, del gluteo. In molti casi problemi a tale articolazione complicano notevolmente semplici azioni quotidiane, come indossare le calze e le scarpe¡± spiega il dottor Tommaso Vetrugno, responsabile dell¡¯Unit¨¤ Operativa di Ortopedia e Traumatologia - Sezione X dell¡¯Istituto Clinico Citt¨¤ di Brescia, che in questo centro ha eseguito il primo innesto di protesi d¡¯anca in day surgery in Italia. Fino a qualche decennio fa, erano usate protesi cementate, da incollare con una resina speciale all¡¯osso. Successivamente si ¨¨ passati a protesi biologiche, che si ancorano direttamente allo scheletro. Adesso invece si ricorre a protesi di dimensioni ridotte e di una forma pi¨´ funzionale, meno aggressive sull¡¯osso anche grazie al materiale di cui sono costituite (titanio e tantalio, che assicura un ancoraggio ancora migliore). Oltre alle protesi, si sono evolute le tecniche chirurgiche, che sono diventate meno invasive. ¡°Nel tempo si ¨¨ cercato sempre di pi¨´ di preservare quanto pi¨´ possibile i muscoli dell¡¯articolazione, in modo da ridurre sia il sanguinamento sia il dolore. Infatti, meno l¡¯operazione coinvolge la muscolatura pi¨´ veloce sar¨¤ il recupero¡± sottolinea il dottor Vetrugno.
Protesi d'anca: il nuovo intervento
¡ª ?¡°Per gli interventi di posizionamento di protesi d¡¯anca, nel 2017 all¡¯Istituto Clinico Citt¨¤ di Brescia abbiamo introdotto un approccio multidisciplinare mediante fast track surgery, in cui sono coinvolti il chirurgo, l¡¯anestesista, il fisiatra, gli infermieri e il fisioterapista¡± prosegue l¡¯esperto. Grazie alla collaborazione fra queste figure, la riabilitazione iniziava subito dopo l¡¯operazione e si veniva dimessi nell¡¯arco di quattro giorni al massimo. Dal punto di vista tecnico, l¡¯intervento in day surgery ¨¨ identico a quello in fast track surgery. ¡°A cambiare ¨¨ l¡¯organizzazione sul territorio del post operatorio. Infatti, preventivamente bisogna mettersi in contatto con il medico curante del paziente, che all¡¯indomani dell¡¯intervento dovr¨¤ organizzare una visita per eseguire un prelievo di sangue e controllare la ferita. Sempre il medico curante dovr¨¤ impostare la riabilitazione fisioterapica, da svolgere in appositi centri o anche al domicilio. In quest¡¯ottica ¨¨ fondamentale la volont¨¤ del paziente di rientrare a casa il giorno stesso dell¡¯operazione. Cos¨¬ facendo, ci sono anche minori rischi di contrarre infezioni in ospedale, eventualit¨¤ purtroppo non cos¨¬ rara¡± osserva il dottor Vetrugno.
Protesi d'anca: la riabilitazione
¡ª ?Per essere dimessi il giorno stesso dell¡¯intervento di posizionamento di una protesi d¡¯anca ¨¨ necessario non essere troppo in l¨¤ con l¡¯et¨¤ e non avere problemi di salute. Il percorso riabilitativo deve essere cucito addosso alle esigenze del paziente. Se a operarsi ¨¨ una persona sedentaria si inizia con esercizi isometrici, mentre se a farlo ¨¨ una persona atletica si pu¨° cominciare fin da subito con esercizi pi¨´ impegnativi per la muscolatura. In entrambi i casi l¡¯obiettivo ¨¨ di riattivare immediatamente i glutei, gli adduttori, gli abduttori, i flessori e i quadricipiti.
Protesi d'anca: i movimenti da evitare
¡ª ?¡°Se si ¨¨ intervenuti con una tecnica posterolaterale, all¡¯inizio ¨¨ bene evitare di accavallare e incrociare le gambe e di accovacciarsi con il ginocchio rivolto verso l¡¯interno. Se invece si ¨¨ optato per una tecnica anteriore, non bisogna divaricare troppo la gamba. Fin dal giorno dell¡¯operazione si pu¨° camminare senza stampelle e anche salire e scendere le scale¡± afferma il dottor Vetrugno. Premesso questo, dopo un intervento di posizionamento di una protesi d¡¯anca ¨¨ comunque opportuno essere prudenti per almeno otto settimane. Anche trascorso questo periodo sono sconsigliati gli sport da contatto. ¡°Pi¨´ che l¡¯integrit¨¤ della protesi stessa, il pericolo riguarda l¡¯eventualit¨¤ di frattura delle ossa attorno¡± precisa il dottor Vetrugno. Sono invece consigliate attivit¨¤ che prevedono movimenti fluidi, come nuoto, tennis e ciclismo. Infine, non sono vietati n¨¦ lo sci, n¨¦ il running. ¡°Le ripetute sollecitazioni che la protesi deve sopportare quando si corre possono per¨° ridurre la durata della protesi stessa che, in condizioni normali, pu¨° anche non necessitare di essere sostituita, anche quando la si inserisce in pazienti di 50 anni¡± conclude il dottor Vetrugno.
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