I risultati hanno dimostrato l¡¯efficacia dell¡¯acido bempedoico, sia da solo che in combinazione con altre terapie ipolipemizzanti
Arriva dalla Germania una importante conferma che potrebbe cambiare per sempre il modo in cui trattiamo i casi di persone col colesterolo alto, specificatamente il colesterolo LDL (Lipoproteine a bassa densit¨¤) a cui ci riferiamo comunemente come "colesterolo cattivo" per distinguerlo dal colesterolo Hdl (lipoproteine ad alta densit¨¤), il cosiddetto colesterolo ¡°buono¡±. Se finora le persone con ipercolesterolemia hanno potuto contare sulle statine, le molecole che agiscono bloccando l¡¯HMG-CoA reduttasi, l'enzima coinvolto nella sintesi epatica del colesterolo, presto si potr¨¤ contare sull'acido bempedoico, un farmaco messo a punto negli ultimi due anni.
acido bempedoico e Colesterolo, cosa dice lo studio
¡ª ?La conferma arriva dai risultati finali di follow-up a 2 anni della coorte tedesca dello studio MILOS, uno studio osservazionale europeo, multinazionale, attualmente in corso su pazienti adulti con diagnosi di ipercolesterolemia primaria o dislipidemia mista. I pazienti della coorte tedesca, 973 persone arruolate in 125 centri della Germania tra gennaio 2021 e gennaio 2022, sono stati seguiti per 2 anni dopo le valutazioni al basale: i livelli di C-LDL sono stati valutati prima di iniziare il trattamento, a un anno e a due anni.
638 dei 973 pazienti, pari al 65,6% del totale, hanno completato il follow-up a 2 anni e a quel punto i ricercatori si sono ritrovati con i valori completi di C-LDL prima del trattamento, al 1¡ã e al 2¡ã anno disponibili per 451 pazienti. Questi 451 pazienti hanno dimostrato una riduzione media dei livelli di C-LDL da 121,4 mg/dL (3,14 mmol/L) al basale a 77,2 mg/dL (2,0 mmol/L), che rappresenta una riduzione relativa media del 30,3% nella popolazione complessiva.
¡°Riducendo significativamente i livelli di C-LDL verso gli obiettivi delle linee guida, stiamo compiendo un passo fondamentale per ridurre il rischio di eventi cardiovascolari, che possono avere un profondo impatto sulla salute a lungo termine e sulla qualit¨¤ di vita di una persona¡±, ha affermato Ioanna Gouni-Berthold del Centro di Endocrinologia, Diabetologia e Medicina Preventiva dell'Universit¨¤ di Colonia e membro del Consiglio Direttivo della Societ¨¤ Internazionale di Aterosclerosi.?I risultati hanno dimostrato l¡¯efficacia e il profilo di sicurezza dell¡¯acido bempedoico, sia da solo che in combinazione con altre terapie ipolipemizzanti, in un contesto di real-life.
Come funziona l'acido bempedoico
¡ª ?L'acido bempedoico ¨¨ una molecola first-in-class a somministrazione orale che riduce il colesterolo LDL e pu¨° essere associata ad altri trattamenti orali per abbassarne ulteriormente i livelli. Questo molecola agisce inibendo l'ATP citrato-liasi (ACL), un enzima coinvolto nella biosintesi del colesterolo nel fegato, a monte del bersaglio delle statine nel fegato, consentendo un ulteriore abbassamento del C-LDL se aggiunto alle statine e/o ad altre terapie ipolipemizzanti.
"I risultati di questa coorte rafforzano le evidenze sui benefici offerti dall¡¯acido bempedoico per la riduzione dei livelli di C-LDL", ha concluso Stefan Seyfried, Vice Presidente Medical Affairs, Specialty Medicines, di Daiichi Sankyo Europe: "Il nostro obiettivo a lungo termine ¨¨ quello di fornire alla comunit¨¤ medica informazioni concrete per migliorare la prevenzione delle malattie cardiovascolari e, in ultima analisi, migliorare la cura dei pazienti".
Ad oggi l'acido bempedoico viene commercializzato in Italia col nome di Nilemdo, da assumere dietro ricetta medico e consiglio di un professionista. Generalmente la dose suggerita ¨¨ pari a una compressa da 180 mg, assunta una volta al giorno indipendentemente dai pasti.
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