Parola all'urologo
Tumore alla prostata: sintomi, sopravvivenza e prevenzione. Tutto quello che c¡¯¨¨ da sapere
? per potersi dedicare con tranquillit¨¤ alla cura del tumore alla prostata di cui soffre che Louis van Gaal, 71 anni, lascer¨¤ a Ronald Koeman la panchina della nazionale olandese al termine del Mondiale in Qatar. Quello alla prostata ¨¨ un tumore molto comune fra gli over 50 (in Italia si contano 36mila nuovi casi all¡¯anno) ma per fortuna, se ci si sottopone a trattamenti adeguati, spesso si sopravvive e anche con una buona qualit¨¤ di vita.
Tumore alla prostata: sintomi? Non ne causa
¡ª ?Il tumore alla prostata ¨¨ una patologia maligna che colpisce questa ghiandola dell¡¯apparato genitale maschile, che tra le sue funzioni ha quella di contribuire alla produzione di sperma. ¡°Non ¨¨ da confondere con l¡¯ipertrofia prostatica, ossia l¡¯ingrossamento benigno di tale ghiandola, che ¨¨ una condizione parafisiologica tipica degli uomini una volta superata la soglia dei 50 anni¡± precisa il professor Luca Carmignani, direttore dell¡¯Unit¨¤ Operativa di Urologia dell¡¯Irccs Policlinico San Donato di Milano. Anche se sono state formulate diverse ipotesi sulle possibili origini di questo tumore (obesit¨¤, consumo eccessivo di grassi animali, scarsa attivit¨¤ fisica), a oggi non ¨¨ stata individuata la vera causa. Diversamente dall¡¯ipertrofia, il tumore alla prostata non ¨¨ contraddistinto da alcun sintomo. Siccome le cause del tumore alla prostata sono sconosciute, non ci sono indicazioni particolari per prevenirlo. ¡°Proprio perch¨¦ ¨¨ impossibile una prevenzione primaria ¨¨ fondamentale una prevenzione secondaria, che consiste nell¡¯eseguire controlli per diagnosticare la patologia negli stadi iniziali. Se si hanno casi di tumore alla prostata fra consanguinei ci si dovrebbe far visitare dall¡¯urologo a 45 anni, mentre se non se ne hanno il controllo va previsto a 50 anni¡±, spiega il professor Carmignani. Dopo la visita e dopo aver osservato il risultato dell¡¯esame del Psa (antigene prostatico specifico), l¡¯urologo stabilisce la cadenza delle visite successive.
I 4 stadi del tumore alla prostata
¡ª ?A seconda che sia diffuso solo all¡¯interno della ghiandola o anche al di fuori, si ¨¨ soliti distinguere quattro stadi del tumore alla prostata.
- Stadio 1: il tumore ¨¨ circoscritto alla prostata ed ¨¨ di piccole dimensioni, tanto da non essere n¨¦ rilevato alla palpazione n¨¦ visibile dall¡¯ecografia (lo si osserva solo da una biopsia eseguita a seguito di alti valori di Psa).?
- Stadio 2: il tumore interessa solo la ghiandola, ma lo si nota sia alla palpazione sia con l¡¯ecografia.?
- Stadio 3: il tumore si estende oltre la prostata, interessando le vescicole seminali.?
- Stadio 4: il tumore pu¨° aver raggiunto anche linfonodi, organi vicini e ossa (metastasi).?
¡°Altra importante classificazione del tumore alla prostata ¨¨ quella in base alla scala di Gleason, che indica la velocit¨¤ di evoluzione della malattia. Tale scala va da 1 a 10: pi¨´ il valore ¨¨ alto, pi¨´ la patologia ¨¨ aggressiva¡± prosegue il professor Carmignani.
Tumore alla prostata: metastasi e sopravvivenza
¡ª ?? a seconda dello stadio del tumore alla prostata che si decide la cura. Se la malattia non si estende oltre la ghiandola la si pu¨° curare con tecniche chirurgiche mininvasive, che prevedono l¡¯uso di robot. ¡°Grazie a questi strumenti ¨¨ possibile rimuovere il tumore con grande precisione. Cos¨¬, non ci si limita all¡¯eradicazione della malattia, ma si preservano anche la continenza urinaria e la potenza sessuale, senza impatti significativi sulla qualit¨¤ della vita¡± osserva il professor Carmignani. Se invece al tumore sono seguite metastasi, la cura iniziale consiste nell¡¯ormonoterapia, che ha come bersaglio gli ormoni sessuali maschili. Se necessario, ¨¨ solo in un secondo momento che si ricorre alla chemioterapia. ¡°Anche tumori in stadi avanzati sono ampiamente guaribili¡± prosegue l¡¯esperto. Nella scelta del centro dove farsi curare bisogna tenere in considerazione soprattutto due fattori: il numero di casi trattati e l¡¯approccio multidisciplinare alla patologia, che prevede la presenza di un urologo, di un oncologo e di un radioterapista. In pazienti con tumori alla prostata a basso rischio, infatti, a volte si ricorre alla radioterapia.
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