Nella giornata mondiale dell'obesit¨¤, il Ministro della Salute Orazio Schillaci illustra a Gazzetta i dati della situazione italiana e spiega perch¨Ś la prevenzione deve cominciare a scuola
Medico, ricercatore, gi¨¤ Preside della facolt¨¤ di medicina di Tor Vergata a Roma e componente del Comitato scientifico dell'Istituto superiore della Sanit¨¤, da ottobre 2022 Orazio Schillaci ¨¨ il Ministro della Salute del Governo presieduto da Giorgia Meloni. Tra i dossier sulla sua scrivania cĄŻ¨¨ anche quello sullĄŻobesit¨¤, che in Italia riguarda ben 6 milioni di adulti. Ą°Per questo - spiega a Gazzetta - stiamo lavorando per inserire la prevenzione nei programmi didattici delle scuoleĄą.
Ministro Schillaci, qual ¨¨ la situazione italiana in merito alla diffusione dellĄŻobesit¨¤?
"LĄŻobesit¨¤ rappresenta oggi uno dei maggiori problemi di salute pubblica a livello globale. Colpisce cuore, fegato, reni, articolazioni e, insieme al sovrappeso, costituisce un importante fattore di rischio per malattie croniche non trasmissibili come il diabete mellito di tipo 2, le malattie cardiovascolari - infarto e ictus -, lĄŻipertensione ed ¨¨ anche tra i principali fattori di rischio oncologico.? In Italia lĄŻeccesso di peso riguarda pi¨´ del 46% per cento degli adulti e il 26,3% tra bambini e adolescenti di 3-17 anni (persone 2 milioni e 200mila). Gli obesi tra gli adulti sono circa 6 milioni. Molte persone in sovrappeso non si rendono conto che il proprio peso non rientra nei parametri salutari. Basta questa fotografia per capire quanto lĄŻobesit¨¤ e le sue conseguenze gravino sul servizio sanitario, anche sul piano economico. Il sovrappeso rappresenta il 9% della spesa sanitaria, superiore alla media degli altri paesi. ? inoltre dimostrato, anche in ambito europeo, come le persone con un reddito pi¨´ basso e socialmente vulnerabili siano pi¨´ colpite dallĄŻobesit¨¤, accrescendo cos¨Ź ulteriormente le diseguaglianze legate alla salute".?
In che modo il Ministero della Salute pu¨° e intende agire per contrastare un problema che, secondo lĄŻOMS, ¨¨ cresciuto fino a raggiungere proporzioni epidemiche, con oltre 4 milioni di persone che muoiono ogni anno a causa del sovrappeso o dell'obesit¨¤?
"Occorre intervenire sui fattori di rischio, nel caso specifico scorretta alimentazione e sedentariet¨¤. LĄŻeducazione alla prevenzione deve iniziare fin da piccoli e per questo insieme al ministero dellĄŻIstruzione, dellĄŻAgricoltura e dello Sport stiamo lavorando per inserire la prevenzione, dalla corretta alimentazione allĄŻattivit¨¤ fisica e agli altri stili di vita salutari, nei programmi didattici delle scuole primarie e secondarie. Bambini obesi saranno adulti obesi, ¨¨ fondamentale aiutarli a comprendere il valore del prendersi cura di s¨Ś".
Ma l'Italia con la sua tradizione alimentare quanto pu¨° difendersi dalla diffusione di abitudini alimentari sbagliate?
"La dieta mediterranea italiana ¨¨ la carta vincente in questa strategia di prevenzione: contribuisce a ridurre fino al 10% la mortalit¨¤ complessiva. Eppure il 20% degli italiani non la segue. LĄŻItalia vanta una tradizione alimentare di eccellenza che fa bene alla salute, dobbiamo diffondere la consapevolezza. Da questo punto di vista ¨¨ importante anche una corretta comunicazione sullĄŻalimentazione per contrastare false informazioni".
I diabetologi italiani chiedono che malattie sociali dai costi enormi come il diabete e lĄŻobesit¨¤ diventino priorit¨¤ sanitarie. Si potranno fare dei passi avanti in questa legislatura?
"Sono gi¨¤ una priorit¨¤. La Conferenza Nazionale della Nutrizione che si ¨¨ svolta al ministero della Salute a febbraio ha voluto accendere i riflettori proprio su queste malattie. Nel Regno Unito ¨¨ stato adottato un piano di reversione del diabete lavorando sulla perdita di peso efficace con un piano alimentare e i risultati sono davvero significativi. Attraverso la personalizzazione delle cure oggi possiamo rendere gli interventi anche pi¨´ efficaci dei farmaci".?
Da tempo in alcuni paesi si ragiona sulla possibilit¨¤ che il medico possa prescrivere un'attivit¨¤ fisica precisa ai pazienti, per aiutarli a combattere malattie come il diabete e l'obesit¨¤. La ritiene una strada percorribile?
"Il supporto dei medici ¨¨ essenziale per aiutare il paziente a svolgere una attivit¨¤ fisica adeguata in base allĄŻet¨¤, a eventuali patologie, al livello di inattivit¨¤ fisica. La sedentariet¨¤ ¨¨ uno dei fattori di rischio che dobbiamo contrastare e che i cittadini possono modificare. NellĄŻambito delle iniziative per promuovere stili di vita salutari cĄŻ¨¨ anche la definizione di un Programma Nazionale di Promozione dellĄŻattivit¨¤ fisica, da condividere con istituzioni e associazioni, che comprenda anche la definizione delle modalit¨¤ di prescrizione dellĄŻesercizio fisico e di erogazione sul territorio nazionale".
Da medico, prima ancora che da Ministro, quale consiglio darebbe a chi legge per aiutarlo ad avere maggiore consapevolezza in fatto di salute?
"Non rinunciare a prendersi cura della propria salute. Stili di vita non salutari si possono cambiare e la comunicazione, attraverso i diversi canali, ¨¨ un alleato prezioso per fare prevenzione e promuovere la salute. Il Ministero ¨¨ impegnato costantemente in campagne comunicative anche sui social. I lettori della Gazzetta con questo speciale hanno a disposizione ulteriori spazi di informazione utili a comprendere che stili di vita sani aiutano a diminuire il numero di malati in futuro con benefici per la salute e meno costi per la sanit¨¤".
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