I chili di troppo rappresentano un importante fattore di rischio cardiovascolare
Da qualche tempo lĄŻobesit¨¤ ¨¨ considerata una vera e propria malattia ed ¨¨ ritenuta come uno dei pi¨´ seri problemi di salute pubblica, in Italia come nel resto del mondo occidentale. Infatti, pur non essendo di per s¨Ś pericolosa ha tanti effetti negativi. A risentire particolarmente dellĄŻaccumulo di numerosi chili in pi¨´ ¨¨ il motore dellĄŻorganismo, ossia il cuore. Vediamo perch¨Ś.
LĄŻOBESIT? AUMENTA IL RISCHIO DI ATEROSCLEROSI
ĄŞ ?Non soltanto lĄŻobesit¨¤, ma anche un semplice sovrappeso rappresenta un fattore di rischio cardiovascolare. In particolare, i chili in pi¨´ contribuiscono a sviluppare lĄŻaterosclerosi, ossia la formazione di placche sulle pareti delle arterie, che diventano pi¨´ dure e meno elastiche. Questa malattia pu¨° interessare non solo le coronarie (le arterie che irrorano il cuore), ma anche le carotidi, che portano il sangue alla testa, le arterie renali e quelle degli arti inferiori. Inoltre, le persone obese hanno anche una predisposizione nettamente superiore a quelle normopeso nei confronti di altri fattori di rischio cardiovascolari. Si tratta del diabete di tipo 2, quello tipico dellĄŻet¨¤ adulta, dellĄŻipertensione, dellĄŻipercolesterolemia (che interessa principalmente la frazione Ldl del colesterolo, che ¨¨ quella che ha effetti negativi sulla salute) e di altre dislipidemie. I rischi cardiovascolari aumentano progressivamente fin da quando il Bmi (Body mass index, ossia lĄŻindice di massa corporea, che si calcola dividendo il peso espresso in chili per il quadrato della statura espressa in metri) ¨¨ compreso fra 25 e 30, valore che indica un sovrappeso. Per essere classificati come obesi il Bmi deve essere superiore a 30. Ą°Il calcolo del Bmi ¨¨ sicuramente utile, ma per una valutazione pi¨´ approfondita bisogna tener conto anche del rapporto tra massa grassa e massa magra, del sesso, dellĄŻet¨¤, dellĄŻetnia e di altri fattoriĄą sottolinea il professor Daniele Andreini, responsabile dellĄŻUnit¨¤ Operativa di Cardiologia Clinica e Imaging Cardiaco e di Cardiologia dello Sport allĄŻIrccs Ospedale Galeazzi-SantĄŻAmbrogio di Milano.
OBESIT?: SERVONO FREQUENTI CONTROLLI
ĄŞ ?Anche se qualcuno crede che i chili in pi¨´ non rappresentino un problema serio per la salute cardiovascolare se non si ¨¨ in l¨¤ con lĄŻet¨¤, in realt¨¤ bisognerebbe tenere il peso sotto controllo fin da giovani. Infatti, lĄŻaterosclerosi ¨¨ una malattia che progredisce lentamente nel tempo e, pur causando spesso problemi quando si ¨¨ anziani, in realt¨¤ inizia a danneggiare le arterie ben prima. Ą°Perci¨°, anche persone di 30-40 anni in sovrappeso (e a maggior ragione quelle obese) dovrebbero prestare pi¨´ attenzione alla propria salute anche quando i valori della pressione arteriosa, del colesterolo e della glicemia rientrano nella norma, ma sono tutti e tre vicini alla soglia massimaĄą suggerisce il professor Andreini. Se si ¨¨ sovrappeso o obesi ¨¨ quindi importante monitorare costantemente questi parametri, programmando controlli alla cadenza consigliata dal medico. Inoltre, ¨¨ opportuno sottoporsi a una visita cardiologica con elettrocardiogramma, cos¨Ź da rilevare eventuali problemi al cuore in fase iniziale e trattarli per tempo.
? PI? PROBABILE SVILUPPARE FIBRILLAZIONE ATRIALE
ĄŞ ?? scientificamente dimostrato che lĄŻobesit¨¤ aumenti il rischio di sviluppare le pi¨´ comuni malattie croniche, che interessino il cuore o meno. Una di quelle in cui ¨¨ coinvolto tale organo ¨¨ la fibrillazione atriale. LĄŻobesit¨¤ comporta infatti lĄŻaumento delle dimensioni di tale muscolo, compresi gli atri, condizione predisponente allo sviluppo della malattia. Ą°In soggetti normopeso con fibrillazione atriale in genere si interviene con una procedura di ablazione. LĄŻesecuzione di questa operazione ¨¨ per¨° decisamente pi¨´ complessa se vi si sottopone una persona obesa. Il trattamento di tali individui ¨¨ pi¨´ complicato sia quando si ricorre a un approccio cardiochirurgico sia quando si ricorre a un approccio interventistico. Per lĄŻalto rischio di complicanze, poi, a volte si ¨¨ costretti a rinunciare a operare persone con tanti chili in pi¨´Ąą spiega il professor Andreini. Infine, siccome il dosaggio di ogni farmaco deve essere adeguato alle dimensioni dellĄŻorganismo, per i medici non ¨¨ facile individuare la posologia giusta per le persone obese.
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