La professoressa Silvia Nozza fa il punto sulle malattie a trasmissione sessuale di origine batterica: dalla gonorrea alla clamidia
L'HIV non ¨¨ l'unica minaccia quando si parla di malattie e infezioni a trasmissione sessuale. Nei paesi industrializzati ¨¨ in corso quella che gli esperti definiscono una "epidemia silenziosa", ovvero la diffusione endemica di numerose infezioni che hanno proprio nel contagio sessuale una delle principali vie di propagazione. Si stima che a livello mondiale si verifichino ogni giorno pi¨´ di 1 milione di nuovi casi, ma mancano statistiche affidabili e la percezione sottostimata del fenomeno favorisce (purtroppo) una scarsa prevenzione, come spiega a Gazzetta la dottoressa Silvia Nozza (foto in basso), specialista in malattie infettive presso l'Ospedale San Raffaele e ricercatrice presso l¡¯Universit¨¤ Vita-Salute San Raffaele di Milano, per capire quali sono le infezioni sessualmente pi¨´ diffuse, i rischi correlati e le strategie di diagnosi precoce e prevenzione.?
Quali sono le Malattie a trasmissione sessuale (MTS) batteriche pi¨´ diffuse?
"Sono la gonorrea, la clamidia, la sifilide e la tricomoniasi. Sono le 4 pi¨´ diffuse che si caratterizzano per essere tutte e quattro curabili con antibiotici anche se anche soprattutto per alcune sta emergendo il problema dell'antibiotico resistenza, che ¨¨ un po' tipica delle malattie infettive. ?d ¨¨ un problema globale".?
Oltre al preservativo ci sono metodi per prevenirle?
"L'utilizzo del preservativo ¨¨ importante, ma purtroppo non protegge al 100% dalle infezioni sessualmente trasmissibili, in quanto alcune infezioni sono trasmissibili anche in presenza del preservativo o sono altamente trasmissibili con i rapporti orali, che nessuno di noi fa con il preservativo. Per esempio il papillomavirus - che non ¨¨ una di queste 4 batteriche che ho citato ma che ¨¨ un virus - si trasmette tramite contatto anche in presenza del preservativo, anche se ovviamente con frequenza molto molto minore, e di conseguenza l'unica prevenzione ¨¨ la vaccinazione. Ma per queste altre malattie non c'¨¨ una gran prevenzione, bisogna fare attenzione".
Esistono farmaci i grado di prevenire le infezioni sessuali?
"Ci sono alcune strategie preventive 'pi¨´ attuali', nel senso che per la sifilide e per la clamidia c'¨¨ la cosiddetta doxypep, cio¨¨ un antibiotico che ¨¨ anche curativo, la doxiciclina, che pu¨° essere preso con due compresse in mono-somministrazione entro 72 ore da un rapporto a rischio. Questa strategia ¨¨ altamente raccomandata in persone che sono pi¨´ ad alto rischio, perch¨¦ come facilmente si pu¨° capire, non ¨¨ che tutte le volte che si ha un'attivit¨¤ sessuale ci si pu¨° calare due compresse di antibiotico, non tanto per le infezioni sessualmente trasmissibili, ma per la resistenza agli antibiotici di altri batteri".
La gonorrea si pu¨° prevenire?
"Per quanto riguarda la gonorrea in base ai dati che abbiamo, sembra che un vaccino usato per il meningococco B, in particolare la forma 4-MEN-B, protegga in percentuale variabile, a seconda degli studi ma piuttosto alta, nei confronti della gonorrea.
Quindi, ricapitolando abbiamo una strategia preventiva che ¨¨ la vaccinazione per la gonorrea, anche se - ¨¨ bene precisarlo - non ¨¨ un vaccino specifico (¨¨ attualmente allo studio un vaccino mirato per la gonorrea) e abbiamo una terapia farmacologica, la Doxytep, per Sifilide e Tlamydia, che non hanno invece nessun vaccino, nemmeno lontanamente all'orizzonte".
Quali sono i trattamenti per le MTS se non si riescono a prevenire?
"Soprattutto antibiotici, tenendo conto della resistenza. Per fortuna, gli antibiotici che usiamo attualmente non sono tali, per cui i batteri che vengono curati sono ancora sensibili: per la clamidia viene usata la doxiciclina, per la sifilide la penicillina e per la gonorrea l'azitromicina. La gonorrea ¨¨ quella che preoccupava di pi¨´ per l'antibiotico resistenza. Sono stati segnalati i ceppi resistenti soprattutto tra il 2012 e il 2015, poi non c'¨¨ stato l¡¯aumento temuto e adesso dal punto di vista del trattamento ¨¨ sotto controllo".?
Quali sono i sintomi pi¨´ comuni delle infezioni a trasmissione sessuale?
"Il primo ¨¨ l'uretrite, che interessa l'uretra e lo presentano sia gonorrea, che clamidia che tricomonas: si osservano delle perdite a livello uretrale che sono visibili nell'uomo ma non nella donna, quindi la donna per quanto riguarda questo tipo di malattie ¨¨ pi¨´ spesso la portatrice asintomatica. La sifilide invece pu¨° manifestarsi con un rash cutaneo, quindi con delle eruzioni della cute".
La gonorrea e e atre MTS sono molto contagiose?
"La gonorrea pu¨° essere contagiosa nel 90% dei casi dopo un rapporto: quindi se pensiamo di aver avuto un comportamento che ci ha esposto a un'infezione sessualmente trasmissibile ¨¨ bene fare gli screening. Ricordiamo inoltre che la fonte dell'infezione sostanzialmente i cosiddetti asintomatici".
Quando bisognerebbe fare uno screening per le MTS??
"In linea generale gli screening sono consigliati ad almeno 2-3 settimane dal rapporto a rischio, per l'HIV anche un po' di pi¨´. Sono screening piuttosto semplici, e che in alcune regioni, come la Lombardia per esempio, sono completamente gratuiti, quindi anche le persone che hanno difficolt¨¤ magari a pagare ticket e cos¨¬ via, possono accedere agli ambulatori, trovano l'elenco sulle regioni sul sito della regione Lombardia gratuitamente e farsi screenare".
E ogni quanto bisognerebbe sottoporsi agli esami per le infezioni sessuali?
"Non c'¨¨ una tempistica precisa: chi non ha mai fatto uno screening, dovrebbe farlo se ha avuto rapporti no protetti con almeno pi¨´ di un partner nella vita. Poi molto dipende dal comportamento sessuale, quindi dal numero dei partner e dall'utilizzo o meno del preservativo".?
Quali possono essere le conseguenze a lungo termine delle malattie a trasmissione sessuale non trattate?
"Le conseguenze a lungo termine delle MTS batteriche non trattate sono particolarmente gravi nella donna, nel senso che le uretriti non conosciute da clamide in particolare e minor misura da gonorrea e minor misura ancora da tricomonas possono causare la sterilit¨¤. La clamidia ¨¨ la prima causa di sterilit¨¤ al mondo. La sifilide invece ¨¨ una malattia che se non riconosciuta pu¨° dare delle forme sistemiche quindi nel nostro corpo molto gravi: in particolare a livello del cervello, e si pu¨° manifestare con disturbi all'occhio, disturbi all'orecchio, e veri e propri disturbi comportamentali. Nel nostro centro negli ultimi sei mesi abbiamo ritrovato diversi casi di sifilide cerebrale insomma".
Rispetto all'HIV e alle malattie pi¨´ conosciute come le epatiti, quanto sono diffuse queste malattie batteriche?
"A livello mondiale si contano un milione di casi al giorno di infezioni sessualmente trasmissibili, non solo quelle che ho citato ma anche altre tipo l'herpes, il papillomavirus, ecc. Nell'ultima statistica che abbiamo e si riferisce al 2021 ci sono 374 milioni di persone con infezioni sessualmente trasmissibili. C'¨¨ un rischio ad alcune infezioni possano essere trasmesse dalla madre al feto, come la sifilide: questa pu¨° causare una forma congenita della malattia molto grave nel neonato, con conseguenze per tutta la vita. Fortunatamente, esistono analisi di screening durante la gravidanza che consentono di diagnosticarla e intervenire con una terapia adeguata, prevenendo cos¨¬ i rischi di trasmissione al feto. In Italia per esempio lo screening della sifilide in gravidanza ¨¨ obbligatorio".
Nel nostro Paese le malattie a trasmissione sessuale sono molto diffuse? ? davvero un'epidemia silenziosa?
"S¨¬, si pu¨° parlare di epidemia silenziosa, nel senso che i dati raccolti dall'Istituto Superiore di Sanit¨¤ non sono conosciuti perch¨¦ il sistema di raccolta ¨¨ un po' diverso rispetto a quello delle infezioni da HIV. Sappiamo che per esempio nel 2022 ci sono stati 1.888 casi in Italia di nuove infezioni da HIV. Ma si calcoli che solo noi al San Raffaele, nel 2022 abbiamo fatto pi¨´ di 900 nuove diagnosi di infezioni sessualmente trasmissibili a fronte di non pi¨´ di 30 nuovi casi di infezione da HIV controllate".
Ci sono dei soggetti pi¨´ a rischio di prendere una MTS?
"I soggetti pi¨´ a rischio per le infezioni sessualmente trasmissibili sono in ordine l'uomo che fa il sesso con uomini e poi la donna, anche per questioni anatomiche, e in particolare entrambi in giovane et¨¤".
Come se ne esce?
"Accettando l'invito a sottoporsi a uno screening e a battere lo stigma per quanto riguarda le MTS. Chi volesse fare questi esami ¨¨ importante che sappia che non deve passare per il proprio medico di famiglia, cosa per molti potrebbe rappresentare un problema. E che soprattutto per le donne prima di pensare al concepimento ¨¨ bene fare uno screening proprio perch¨¦ alcune infezioni potrebbero avere complicanze sia sulla gravidanza che sulla trasmissione materno-fetale".
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