ginnastica ritmica
Le ¡°Farfalle¡± devono mangiare: troppa dieta nuoce alla salute
Nina Corradini, ex atleta di ginnastica ritmica, promessa delle Farfalle azzurre, pochi giorni ha spiegato in una intervista i motivi per cui ha abbandonato l¡¯attivit¨¤ agonistica: il controllo del peso, diventato ossessione per anni, e le umiliazioni subite giornalmente davanti alla squadra. "L'allenatrice ci umiliava ogni giorno per non farci mangiare, appuntava il peso di ognuna sul suo quadernino. Il rito del peso in mutande era il mio incubo. Ricorrevo a lassativi per rientrare nei canoni, mi mettevo ultima nella fila per non essere umiliata davanti a tutta la squadra". Dopo aver lasciato la ginnastica ritmica, Nina ha trovato la forza di parlare, confessare. E non ¨¨ la sola: un¡¯altra ex atleta, Anna Basta, ha deciso di raccontare sui social la sua traumatica esperienza vissuta in Nazionale che l¡¯aveva portata a sfiorare l¡¯idea del suicidio. Come mai si creano questi insani meccanismi? Le testimonianze purtroppo non sono una novit¨¤. La grande Nadia Comaneci, dopo la fuga in America, aveva gi¨¤ esposto i suoi problemi di anoressia e bulimia, il rapporto malato con il cibo, i vissuti.? Noi abbiamo chiesto a due esperte cause e conseguenze sulla salute fisica e psichica di questi comportamenti.?
Parla la nutrizionista Flavia Bernini
¡ª ?Certo la dieta ¨¨ importante, mantenere un giusto peso ¨¨ necessario, ma bisogna fornire al corpo il corretto apporto calorico. "L¡¯eccessiva restrizione calorica, tipica degli sport in cui ¨¨ richiesta una percentuale di massa grassa molto bassa, ¨¨ una delle tre componenti alla base della cosiddetta 'triade dell¡¯atleta femmina', insieme a osteoporosi e perdita del ciclo. Le conseguenze in termini di salute fisica e psichica sono enormi: dalle continue fratture, a problemi in ambito riproduttivo, ai disturbi del comportamento alimentare. ? necessario pi¨´ che mai che le atlete, non solo d¡¯¨¦lite, ricevano il corretto supporto nutrizionale perch¨¦ il messaggio non pu¨° mai essere di 'non mangiare', ma di farlo in modo corretto".?
Parla la psicoterapeuta Caterina Bianconi
¡ª ?"Il controllo del peso, il suo assiduo monitoraggio, la restrizione alimentare e il ricorso a atteggiamenti compensatori come ad esempio l'uso di lassativi, vomito autoindotto, attivit¨¤ fisica compulsiva, possono innescarsi come un mezzo utile a rientrare in determinati canoni". All¡¯inizio si pu¨° avere l¡¯impressione che queste condotte permettano di avere tutto sotto controllo, ma presto o tardi finiscono per rendere schiavo chi li subisce, e ne compromettono la salute e la capacit¨¤ di funzionare nei diversi contesti di vita. "Non mi stupisce che le atlete arrivino ad abbandonare la propria disciplina. Questa scelta cos¨¬ estrema ci dice quanto pervasivi possano essere i comportamenti di controllo e racconta della loro capacit¨¤ di annientare tutto il resto. La forza per uscire da queste dinamiche la si pu¨° trovare nella ricerca di coordinate nuove per definire chi siamo, coordinate che partano dall¡¯ascolto di s¨¦ invece che esterne. Penso sia fondamentale che le atlete siano supportate e? lo siano a livello multidisciplinare".
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